Intervista a Dario Borin, Titolare – Sapò

Dario Borin
Dario Borin

Sapo’ è storicamente nota nell’ambito della bio-cosmesi: quanto conta in questo particolare settore la sinergia tra l’uomo e la natura?
Ad essere sinceri per noi è tutto. Da sempre il nostro impegno è stato creare prodotti “naturali” o meglio prodotti che salvaguardano l’uomo e la natura. Oggigiorno non è difficile fare un bel prodotto , difficile è ottenere un prodotto di qualità ed efficacia dermatologica inequivocabile utilizzando estratti ed essenze vegetali e coloranti naturali. Ed è per questo motivo che siamo riusciti a fidelizzare, soprattutto i clienti che amano e rispettano la Natura come se stessi.

Sul portale ufficiale dell’azienda, in homepage, si evidenziano le garanzie relative alla tutela dell’ambiente e degli animali: è così difficile abbinare questi concetti a quello pressante della produttività?
Certamente queste garanzie hanno un prezzo che va ad incidere sul costo di produzione, ma per noi è stata una scelta, che ci ha premiato sin dall’inizio.

Dovendo utilizzare poche parole-chiave per descrivere il rapporto tra la famiglia Borin e Sapo’, quali sono le prime che le vengono in mente?
Farmacista, Lealtà , Energia e Semplicità.

Farmacista: Essere farmacisti, sicuramente ci ha agevolato il percorso fatto, costruito sulle basi di un grande preparazione professionale, iniziata subito dopo la laurea in Farmacia, con la specializzazione in Scienza e Tecnologia Cosmetica di Ferrara e quella in Scienza e Tecnica delle Piante Officinali a Pisa. Questo è il nostro timbro di garanzia per i nostri clienti.

Lealtà: Ogni cliente deve avere massima fiducia nei nostri prodotti , sapendo che sono tutti veramente artigianali, veramente naturali, veramente italiani e veramente di qualità estrema; non temiamo alcun concorrente in questo senso.

Energia: L’energia è invece il nostro motore, ciò che ci permette di rinnovarci in prodotti ed organizzazione e proporre novità con una alta frequenza.

Semplicità: La semplicità è la caratteristica che ci differenzia dai competitors, non abbiamo puntato su packaging vistosi o appariscenti, il nostro prodotto è  destinato a gente semplice, essenziale e attenta alla qualità più che alla confezione.

In un momento di così difficile contingenza economica, che mette a dura prova la resistenza di tutti, può la cura del corpo e la bellezza aiutare a rinvigorire anche l’io interiore?
Crediamo proprio di sì. E’ proprio in questi periodi di crisi economica che ci si rifugia nella famiglia, nei rapporti interpersonali e nel proprio io. In questo contesto la cura dell’Io esteriore aiuta a rafforzare l’Io interiore, a sentirsi più soddisfatti di se stessi, più belli fuori e quindi dentro, e contribuisce a ridurre lo stress giornaliero.

I prodotti Sapo' in farmacia con il Dott. Borin
I prodotti Sapo’ in farmacia con il Dott. Borin

Tra le innumerevoli garanzie poste a tutela dei consumatori dei prodotti Sapo’ si evince anche l’orgoglioso stemma del Made in Italy: secondo lei, visto che oggigiorno l’abitudine principale è quella di produrre al di fuori dei confini nazionali, si dovrebbe puntare sull’eccellenza dei prodotti italiani per invertire questa tendenza “esterofila”?
In effetti stiamo vivendo un periodo strano. Le fabbriche ed i laboratori si stanno spostando all’estero per ovvi motivi di economia produttiva ; nello stesso tempo però uno dei pochi mercati trainanti è il Made in Italy. In questo contesto noi crediamo, forse peccando di un antico nazionalismo, di voler produrre ITALIANO, riuscendo solo così a garantire la qualità.

La sua scelta e le sue capacità di sviluppare un profondo connubio tra natura e bellezza, dall’erborista al galenico: quanto conta la sua preparazione accademica?
Direi che é proprio dalla nostra preparazione e cultura farmaceutica che nasce  l’esigenza di produrre prodotti di qualità, sia dal punto di vista dermatologico , che da quello cosmetologico. Per ogni prodotto c’é dietro uno studio approfondito atto a garantire la sicurezza dell’utilizzatore finale . Per questo motivo , non ci siamo fermati alla laurea in Farmacia; mio fratello Franco, si é specializzato in Scienze Cosmetiche all’università di Ferrara, mentre io ho scelto la strada del naturale con la specializzazione in Scienze e Tecniche delle Piante Officinali a Pisa; la sinergia delle nostre conoscenze ci ha permesso di ottimizzare il connubio prodotto-natura : massima biodisponibilità transdermica dei principi attivi naturali, titolati alle più alte concentrazioni e di qualità controllata. Questi sono i criteri che utilizziamo quando affrontiamo la formulazione di nuovi prodotti.

La famiglia Borin si dedica a questo lavoro ormai da tre generazioni; quello del farmacista è, per definizione, un lavoro sedentario, invece la sua famiglia ha persino varcato i confini Africani, ci racconti della favola nel “Continente Nero”
Nel 1961 mio padre, annoiato dalla routine della gestione di una piccola farmacia di paese , fece  un colloquio con la Bayer a Bruxelles e decise di provare l’esperienza africana. Si trasferì in Zaire e  dopo 6 mesi,entusiasta, fece arrivare anche la famiglia. Io avevo compiuto da poco 2 anni e pertanto ho vissuto lì la mia infanzia e l’inizio dell’adolescenza. Mio fratello Franco, invece e’ nato proprio nella capitale Kinshasa .

Il nostro rientro nel 1972 fu legato solo all’instabilità politica purtroppo assai frequente nel continente africano.

Una parte del nostro cuore è rimasta ancora lì. II contatto diretto con una natura così ricca e originale nei colori, nei profumi, nei suoni e nei sapori ha sviluppato in noi una particolare sensibilità e SAPO’ è frutto certamente anche di  questa nostra propensione, i sensi a 360° gradi.

Abbiamo interagito sin da piccoli con gli animali di questo continente,  dai leoni, agli scimpanzé, alle antilopi, ai gorilla del Ruwenzori e abbiamo imparato ad amarli e rispettarli. Ciò ha fortemente influito sulle nostre scelte. No ai test dermatologici sugli animali!

Il corner di Sapo' in farmacia
Il corner di Sapo’ in farmacia

Tra le innumerevoli garanzie poste a tutela dei consumatori dei prodotti Sapo’ si evince anche l’orgoglioso stemma del Made in Italy: secondo lei, visto che oggigiorno l’abitudine principale è quella di produrre al di fuori dei confini nazionali, si dovrebbe puntare sull’eccellenza dei prodotti italiani per invertire questa tendenza “esterofila”?
In effetti stiamo vivendo un periodo strano. Le fabbriche ed i laboratori si stanno spostando all’estero per ovvi motivi di economia produttiva ; nello stesso tempo però uno dei pochi mercati trainanti è il Made in Italy. In questo contesto noi crediamo, forse peccando di un antico nazionalismo, di voler produrre ITALIANO, riuscendo solo così a garantire la qualità.

Sapo’ è presente in oltre 70 punti vendita sparsi per tutto il centro-nord, e possiede al contempo un completissimo portale di e-commerce: anche in questo settore la Rete è già un importante supporto della spesa tradizionale?
Sappiamo bene quanto sia importante prendere visione del prodotto dal vivo  ma nell’ottica nel risparmio del tempo e dell’ottimizzazione della spesa anche Sapo’ si è preoccupata di creare un portale di e-commerce completo e facile da utilizzare (www.assaporasapo.it) con la possibilità di acquistare dal proprio PC e ricevere il tutto direttamente  a casa entro pochi giorni. Il leit-motiv di  Sapo’ è “VEDERE, ANNUSARE, TOCCARE”. Ed è per questo che abbiamo investito molto nella formazione ed informazione di chi propone Sapo’, scegliendo punti vendita altamente professionali come ad esempio la Farmacia, dove riconosciamo l’altissimo valore professionale e la capacità di consigliare.

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
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