L’impianto è efficiente con il service di Ceccato

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Che cosa lega i bruciatori per forni da pane ai sistemi di lavaggio per autoveicoli? Semplice, Pietro Ceccato. La storia di Ceccato inizia nel lontano 1936 quando il “visionario” fondatore Pietro gettò le basi di quella che sarebbe diventata l’azienda leader nella produzione di tecnologie e sistemi di lavaggio per autoveicoli, con un fatturato di 46 milioni di euro, 275 dipendenti, una sede in Brasile e tre unità operative dislocate in Polonia, Cina e Germania. Difficile individuare un unico driver che ha condotto al successo l’azienda di Montecchio Maggiore (Vicenza), e che per 75 anni è riuscita a interpretare la continua evoluzione dei mezzi di trasporto, superando la recente crisi economica puntando soprattutto sul service management. I servizi, infatti, sono in grado di generare marginalità più ampie rispetto al prodotto, nonostante l’attività di assistenza – intesa come fornitura di manodopera specializzata – sia ancora inferiore se confrontata alla vendita dei prodotti core business di Ceccato. Tuttavia, Sergio Vinci, Direttore Generale dell’azienda, fa notare che “se la vendita degli impianti automatici per il lavaggio degli autoveicoli è condizionata dallo scenario economico” nel service “la continua ottimizzazione dei processi e delle prestazioni conduce a un maggiore incremento della marginalità nel suo complesso”. Offrire un servizio post vendita di valore, significa inoltre che “il cliente riconoscerà nei futuri prodotti un ulteriore vantaggio” e in tempi di estrema competitività si traduce in un miglior posizionamento rispetto ai competitor. Ma i servizi stabilizzano davvero anche i flussi di entrata? Sembrerebbe di sì, come confermato da Vinci: “I contratti di manutenzione degli impianti sono spesso forfettizzati che significa poter pianificare la frequenza d’intervento durante l’anno e quindi stabilizzare gli introiti”.
Questa strategia consente a Ceccato una migliore gestione degli impianti – “pesantemente condizionati dalle condizioni meteorologiche” – e una progettazione puntuale per offrire ai clienti il livello di servizio ottimale. La manutenzione di Ceccato prevede “per contratto” il rispetto di parametri altamente qualificanti, come “il ripristino del funzionamento dell’impianto nel tempo concordato dal cliente” che solitamente è di circa quattro ore, “di cui due riguardano l’intervento e le restanti due sono dedicate alla trasferta dei tecnici”. Per rispondere a queste esigenze è quindi necessario individuare sul territorio “la migliore collocazione dei partner del service, assicurando la corretta disponibilità dei ricambi sui furgoni” analizzando gli elementi critici del processo e “monitorando tutte le attività di manutenzione”. Le innovazioni proposte dall’azienda vicentina riguardano soprattutto “il livello di professionalità” nella gestione degli impianti, perché, spesso, il cliente preferisce “esternalizzare tutto il processo gestionale delle strutture, dalla manutenzione al mantenimento dell’impianto” perché, non possedendo competenze tecniche specifiche, è alla ricerca di “un partner con la necessaria esperienza”. Ulteriore conferma che il rapporto fornitore-cliente non si esaurisce con la vendita del prodotto, ma prosegue con i servizi e la consulenza. Il service management consente, quindi, alle aziende di non risentire dei cicli economici e rappresenta una valida soluzione per sopravvivere anche in tempi di crisi: “Nei due anni appena trascorsi c’è stata la riduzione di quasi il 20% dei volumi di vendita, ma il service ha subito un incremento e, rappresentando una quota significativa del fatturato complessivo, si è trasformato in una soluzione ottimale per gestire il 2009 e il 2010”. Inoltre, la continua attenzione di Ceccato per il service, ha permesso all’azienda di scoprire nuove opportunità, come la “riqualificazione del personale di fabbrica in tecnici specializzati attraverso percorsi formativi svolti durante le ore di cassa integrazione”. Questa strategia ha consentito a Ceccato di far fronte al calo di richieste d’impianti e di proporre ai clienti una rete logistica di servizio ancor più puntuale sul territorio attraverso le risorse interne riqualificate”. E nel corso dell’anno saranno perfezionate le attività di installazione degli impianti attraverso il monitoraggio delle fasi di messa in opera dei prodotti “con l’obiettivo di trasferire le conoscenze alle officine esterne”, estendendo il know how anche alle filiali estere.

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