PLM: innovazione dei processi in realtà globalizzate

| FabbricaFuturo |

Il Plm diventa il vero centro di tutti i processi organizzativi, la bussola che indica quale direzione sta prendendo l’azienda in relazione alle priorità dei diversi enti, oggi più che mai indotti a lavorare in modo coordinato dalla globalizzazione. Proprio come in Hydrocontrol, azienda operativa dal 1969 nel settore della componentistica oleodinamica. Da sempre proiettata verso l’ideazione di prodotti altamente innovativi, come valvole per macchinari mobili ad alta precisione, dal 1998 ha iniziato un percorso di internazionalizzazione che l’ha portata ad aprire filiali operative in Europa, Cina, India, con l’obiettivo di presidiare i mercati in maggiore espansione. L’analisi dettagliata di contesti nazionali molto diversi fra loro ha condotto la società ad avere un rapporto diretto con costruttori locali che necessitano di soluzioni fortemente personalizzate. La scelta di un sistema Plm estremamente flessibile si è resa così necessaria per offrire all’ufficio tecnico la possibilità di condividere con gli altri enti dell’azienda, su scala globale, informazioni rilevanti su un prodotto divenuto ormai di natura internazionale. “Disponevamo già di un sistema Cad integrato con un sistema Pdm che avevamo sviluppato in maniera parziale negli scorsi anni – spiega a Sistemi&Impresa Davide Mesturini, Responsabile dell’area tecnica. Cercavamo però uno strumento più completo. Avevamo già sperimentato per alcuni sviluppi interni Aras Innovator che ci aveva stupito per essere uno strumento ‘aperto’, un ambiente totalmente configurabile. Con il nuovo progetto, sviluppato in collaborazione con Focus PLM (Gold Partner di Aras in Italia) è stato come partire da un foglio bianco, plasmabile da zero a seconda delle esigenze dell’azienda. Focus PLM ci ha offerto la possibilità di realizzare un collegamento diretto col nostro storico Cad tramite un connettore che garantisce la totale conversione della base dati. La scelta di Aras è risultata vincente anche perché si è dimostrata molto efficiente nella comunicazione via web”. Grazie ai tool messi a disposizione dal nuovo sistema Plm e la completa conversione dello storico, Hydrocontrol ha ottenuto la piena interoperabilità degli uffici tecnici distribuiti nel mondo.

Subito operativi e coordinati

Davide Mesturini
Responsabile area tecnica, Hydrocontrol

I due punti di forza dello strumento – dice Mesturini – sono l’accessibilità e l’univocità del dato. In assenza di un vero Plm i dati sono ‘dispersi’ nei diversi database aziendali e risulta così difficile ottenere in tempo reale una visione univoca della situazione. “Poter raccogliere i dati in un unico repository accessibile da ogni parte del mondo è un vantaggio enorme” commenta. Quanto tempo si risparmia in questo modo? Quando si scambiano informazioni con uffici ‘in remoto’ la velocizzazione diventa davvero cospicua. Basti pensare che prima venivano mantenuti due database differenti con interscambio di file e modelli che dovevano essere perennemente riallineati, con il rischio di errori e ritardi. Oggi invece si lavora come se i progettisti in Italia e quelli in India operassero fianco a fianco. Il progetto è durato alcuni mesi – fanno sapere da Hydrocontrol –, ma solo in parte ha riguardato lo sviluppo vero e proprio dello strumento software. Del tempo è stato necessario all’azienda per effettuare la ‘pulizia’ dei dati storici e il loro riordino, in preparazione alla fase di conversione verso il nuovo sistema effettuata da Focus PLM. “Poco dopo il Go Live in Italia eravamo già operativi anche dall’India, a distanza di sole due settimane. Così nel giro di tre settimane ci siamo trovati a lavorare in maniera coordinata. La condivisione dei dati tra Italia e India è stato il primo obiettivo raggiunto con successo” racconta Mesturini. L’azienda sta ora lavorando alla parte che espanderà le funzionalità più propriamente PLM: non solo gestione dati dunque, ma anche definizione dei processi, dei workflow e dei gruppi di lavoro. Un obiettivo prioritario rispetto all’adozione del sistema su altre sedi, che è comunque nell’agenda a breve di Hydrocontrol. Per quanto riguarda l’integrazione con l’Erp, l’obiettivo primario è stato la condivisione di anagrafiche e ‘distinte base’. Sono stati così realizzati automatismi di scambio tra Plm e gestionale centrale e tra Aras Innovator e gestionali utilizzati delle aziende consociate. In questo modo il Plm è diventato a tutti gli effetti il link, la ‘cerniera’ tra l’Erp centrale e i gestionali localizzati nelle filiali estere.

Più importante il prodotto o il processo?

Con Hydrocontrol abbiamo toccato anche il tema dell’‘innovazione’: è più nella mente del progettista o nelle potenzialità di un software? “Quando si parla di innovazione – risponde Mesturini – è giusto distinguere tra innovazione di prodotto e di processo: nel nostro caso lo strumento Plm ha consentito una ricca innovazione nei processi dell’azienda perché ha definitivamente rotto le barriere dell’ufficio tecnico, consentendo a diversi enti aziendali di diventare i protagonisti attivi dello sviluppo prodotto. L’innovazione di prodotto nasce da idee geniali ma tutto quello che riguarda lo sviluppo, la messa in produzione e la riduzione del ‘time to market’ si può considerare altrettanto cruciale per l’innovazione aziendale; un genere di innovazione che passa attraverso i tool messi a disposizione da un facilitatore di processo come Aras Innovator”.

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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