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Video-intervento di Sergio Terzi – Progettare i prodotti del futuro

| FabbricaFuturo |

Da un’indagine del 2006 risulta che, su quasi 800 aziende intervistate, solo l’ 1,3% aveva in corso progetti di PLM mentre la parte restante non ha dato risposta, dando ragionevolmente corpo all’idea che il concetto di PLM fosse pressoché sconosciuto in ambito aziendale.

Per Product Lifecycle Management si intendono le pratiche organizzative e i supporti informativi destinati a  gestire il processo inventivo al fine di renderlo più efficiente e più efficace.

È un approccio olistico alla fase progettuale, centrato sul prodotto, volto a  ridurre gli sprechi  in fase di progettazione e ridurre il Time To Market dei nuovi prodotti utilizzando gli strumenti informativi recenti in combinazione con le  metodologie già presenti in azienda (metodologie che esistono sin dagli anni ’50 e che si sono evolute nel tempo – TRIZ, Value Analysis & Engineering fino al Lean Engineering).

Tra le maggiori fonti di spreco vanno annoverate le diverse visioni che convivono all’interno della stessa azienda, le diverse visioni che esistono tra chi produce ed il consumatore ma anche la difficoltà, da parte dei progettisti, a recuperare le informazioni di cui necessitano.

Per raggiungere i suoi scopi il PLM richiede che vengano digitalizzate le informazioni, che si valutino come dati di prodotto anche informazioni derivanti da aree esterni all’area progettuale (Marketing, produzione,  servizio di assistenza ai clienti) e che le conoscenze vengano integrate e rese disponibili con facilità (knowledge management).