Supply chain, mettere i dati in sicurezza

La digitalizzazione dei dati relativi al prodotto, al processo di produzione e, in generale, allo stato dell’impresa sta aprendo nuove possibilità di ottimizzazione delle filiere produttive, nonché di aumento della loro competitività sistemica. Le opportunità di riduzione dei costi e di incremento delle performance di business dell’intera filiera, attraverso l’uso di dati e informazioni provenienti dai suoi stessi stakeholder, sono ben note nella letteratura scientifica (Lotfi, Mukhtar, Sahran e Taei Zadeh, 2013; Rached, Bahroun e Campagne, 2015; Khan, Hussain e Saber, 2016) e si basano sull’applicazione di metodi e tecnologie atti a ridurre il bullwhip effect (Grabara e Starostka-Patyk, 2009) nella previsione della domanda futura, sul miglioramento del coordinamento dei processi realizzati nei diversi nodi della supply chain e sulla maggiore efficienza delle politiche di gestione dei magazzini.

I sistemi di gestione della catena di filiera, attualmente diffusi, permettono (per lo più) di distribuire correttamente e in modo rapido gli ordini e di monitorare produzione e spedizioni. Il principale ostacolo a una più capillare diffusione ed estesa applicazione consiste nell’incerto livello di sicurezza dei dati che tali sistemi garantiscono agli utenti, in termini di protezione durante tutte le fasi di gestione (invio, archiviazione, elaborazione e computazione, restituzione dei risultati).

Lo sviluppo di una architettura cloud e l’implementazione di applicativi per la gestione e la computazione di dati criptati, basati sulle tecniche della secure computation, sono stati gli obiettivi del progetto Practice – Privacy Priserving Computation in the Cloud (www.practice-project.eu). In particolare, l’architettura e le applicazioni sicure sono state inserite nella progettazione e sviluppo di un sistema di gestione collaborativa della supply chain, basato sulla possibilità di processare dati privati e confidenziali appartenenti a più partner della stessa filiera. Tale capacità del sistema è stata abilitata dalle innovative tecnologie di criptazione e gestione dei dati criptati sviluppate nel progetto, che permettono di progettare processi collaborativi sicuri anche in condizioni di scarsa fiducia sia nei confronti dei partner industriali sia del fornitore del servizio cloud (amministratore di sistema e dell’applicazione).

Nell’ambito del progetto Practice, gli autori hanno contribuito alla realizzazione di due applicazioni prototipali di ‘secure collaborative supply chain management’, basate su tecnologia cloud, che implementano, rispettivamente, il calcolo della previsione della domanda di servizi di revisione e manutenzione di propulsori aeronautici e il calcolo della domanda aggregata di prodotti elettronici di largo consumo. Nel presente articolo si discuterà il primo prototipo, relativo al complesso sistema di gestione della flotta (Fleet management).

Previsione della domanda di servizio MRO

Metodologia di ricerca

Analizzando il processo di manutenzione, riparazione e revisione (Manteinance, Repair and Overhaul – MRO) dei propulsori aeronautici è stato riconosciuto che ulteriori miglioramenti delle performance di business (come, per esempio, riduzione dei tempi di esecuzione, riduzione dei costi di magazzino e maggiore efficienza delle risorse) sono raggiungibili attraverso una più accurata previsione della domanda di servizio, come il numero di propulsori da servire o di componenti da sostituire in uno specifico periodo di tempo.

La previsione della domanda di servizio può essere ottenuta combinando tra loro alcuni dati posseduti dalle aerolinee, in particolare quelli che descrivono lo stato di salute dei propulsori. Inoltre, sarebbe possibile anche migliorare la pianificazione del servizio integrando i dati relativi allo stato di utilizzo della flotta dei propulsori con quelli che descrivono lo stato del fornitore del servizio di MRO (come per esempio, il livello delle scorte nel magazzino).
La modellazione del processo di MRO dei propulsori aeronautici, in una prospettiva di supply chain, ha permesso di riconoscere i dati che i clienti (aerolinee) e il fornitore del servizio devono fornire a un’applicazione di Supply chain management per aumentare l’efficienza della pianificazione dei servizi e della gestione del magazzino delle parti di ricambio.

L’articolo completo è stato pubblicato sul numero di Aprile 2017 di Sistemi&Impresa.
Per leggere l’articolo completo – acquista la versione .pdf scrivendo a daniela.bobbiese@este.it
(tel. 02.91434419)

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