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Bertazzoni, innovare nella tradizione i modelli di business

| Martina Midolo |
L’eccellenza italiana è radicata nella storia e nella cultura del nostro Paese, nella passione e nella creatività degli imprenditori e nella dedizione dei lavoratori. Bertazzoni è un esempio di questo spirito: un’azienda che ha saputo cogliere il potenziale dell’innovazione, adattandosi all’evoluzione del mercato e della società, pur restando ancorata ai propri valori. È circa il 1850 quando fu costruita la ferrovia che collega il Nord Italia all’Austria, e i vagoni erano riscaldati da innovative stufe a legna. Quando Francesco Bertazzoni le notò, decise, insieme con il figlio Antonio, di portare questa nuova tecnologia nelle case (a quel tempo riscaldate a camino). Dal 1882 la famiglia aveva già una piccola officina, a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, che fabbricava bilance di precisione per l’industria casearia e farmaceutica, ma negli anni la produzione si concentrò sulle cucine a legna, mettendo a frutto le abilità e le competenze acquisiste nella lavorazione dei metalli. L’attività riscosse enorme successo, anche sostenuta da una salda visione imprenditoriale che si tramandò di padre in figlio, fino a valicare i confini nazionali. “Attualmente vendiamo oltre il 90% all’estero; abbiamo una vocazione fortemente internazionale e perseguiamo in questa direzione”, ha raccontato Nicola Bertazzoni, Chief Operating Officer e sesta generazione della famiglia imprenditoriale, in occasione della tappa di Bologna di FabbricaFuturo 2023, il progetto multicanale promosso dalla casa editrice ESTE (editore anche del nostro web magazine) dedicato ai temi del Manifatturiero. Ed è proprio l’attenzione al mercato globale che ha permesso all’impresa di mantenere il suo posizionamento di eccellenza nel tempo, pur adattandosi ai cambiamenti e alle sfide del mondo moderno. La crescita, infatti, è avvenuta in maniera organica e sostenibile, fino ad affermarsi nel settore degli elettrodomestici premium per la cucina.

Ingegneria, famiglia e cultura del buon cibo

Bertazzoni ha così costruito il proprio successo declinando l’eccellenza del design e dell’ingegneria italiana, il valore della famiglia e la cultura del buon cibo. “Questi tre aspetti sono davvero significativi e ci teniamo a comunicarli con chiarezza a tutti coloro i quali lavorano con noi, che siano addetti, fornitori o clienti”, ha spiegato Bertazzoni. L’azienda ha bene in mente i valori dai quali è guidata e la direzione in cui vuole andare; avere questo forte ancoraggio alle proprie radici e alla propria storia rappresenta un punto fermo quando si tratta di orientare il business o prendere decisioni. L’importanza del design e dell’ingegneria all’interno della Produzione si traduce sia nell’aspetto tecnico (per il quale i prodotti devono funzionare in modo efficiente) sia in quello estetico, con una ricerca costante di materiali e finiture di alta qualità. “L’ambizione ultima è portare la gioia in cucina, e noi lo facciamo attraverso gli elettrodomestici. Questo significa che devono performare bene, ma non solo: è importante che trasmettano gioia anche nel design e nella scelta dei materiali”, ha condiviso il COO dell’azienda. Il valore della famiglia, invece, non fa riferimento soltanto al fatto di essere un’azienda familiare, ma implica di guardare al business con una prospettiva di lungo periodo; contemporaneamente, comporta anche il rispetto per tutte le persone coinvolte nella filiera produttiva, dall’utente finale che utilizza i prodotti, fino a risalire ai collaboratori e ai fornitori. Infine, la cultura del ‘buon cibo’: un valore tipicamente italiano, riconosciuto anche all’estero, che si traduce nella concretezza e nella funzionalità dei prodotti. “In fase di progettazione chiediamo a noi stessi qual è il fine ultimo dei nostri prodotti e nella maggior parte dei casi è cucinare o conservare il cibo. Essere consapevoli di questa finalità ci permette di sviluppare tecnologie che siano efficaci, e non un mero ‘sfoggio’ di innovazione fine a se stessa”, ha aggiunto Bertazzoni.

La creazione di un ecosistema di marchio

I prodotti a marchio Bertazzoni sono digitalizzati, ma si tratta di un aspetto innovativo circoscritto all’interno di un modello di business abbastanza tradizionale: “Il nostro settore è molto maturo e piuttosto lento nella sua evoluzione. Allo stesso tempo, però, la nostra azienda negli ultimi anni è cambiata moltissimo: sentivamo l’esigenza di una forte trasformazione”. Nell’ultimo decennio, infatti, l’azienda si è evoluta da produttrice di ‘monocategoria’ a un ecosistema di marchi (con la gestione di 23 fabbriche nel mondo), che copre quindi tutte le categorie di prodotto (ovvero, la suite per la cucina nella sua interezza). I cambiamenti hanno coinvolto l’infrastruttura industriale, la Supply chain, i canali di distribuzione (dalla grande distribuzione di elettrodomestici all’arredamento e ai costruttori di lusso) e, di conseguenza, anche il posizionamento sul mercato (da Mass premium a Premium luxury). L’azienda ha inoltre assunto la gestione delle politiche di distribuzione commerciale e post vendita nei Paesi in cui vende, che sono circa 60 in tutto il mondo. Tuttavia, la trasformazione è ancora in fase di consolidamento, e Bertazzoni prosegue il proprio percorso di promozione e condivisione della culturale aziendale, così da allineare il Gruppo ai valori e al know how che ha coltivato negli anni.