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Circul’R, il giro del mondo di due giovani francesi alla scoperta dei benefici dell’economia circolare

| FabbricaFuturo |

Un giro del mondo per promuovere la transizione verso l’economia circolare. Con questo obiettivo Jules Coignard, laureato alla Toulouse Business School, ha iniziato a marzo 2015 un viaggio – ribattezzato Circul’R (link: http://www.circul-r.com/) e che si concluderà ad agosto 2016 – in 22 Paesi per svelare 100 iniziative sul nuovo modello economico.
In compagnia dell’amico Raphael Masvigner, Coignard ha già visitato Europa, Africa e Asia. E i risultati raccolti sono promettenti, visto che a circa tre quarti dell’impresa sono già state identificate 90 iniziative.

Guarda il video: Re-thinking Progress: The Circular Economy 

“Il nostro modello economico è lineare: acquistiamo, consumiamo e produciamo rifiuti”, ha spiegato Coignard, evidenziando come, in questo modo, ci sia “un forte spreco di risorse”. L’economia circolare, invece, “si basa su una quantità nettamente inferiore di risorse naturali” e soprattutto è “in grado di contenere la produzione di rifiuti”.
Nel loro viaggio (la Toulouse Business School sostiene il progetto), i due studiosi francesi hanno così potuto “conoscere persone che hanno già implementato modelli di economia circolare” e, grazie ad articoli e reportage video caricati sul web (questa la loro pagina Twitter ufficiale: https://twitter.com/circulr) fanno in modo di diffondere le varie iniziative.
“Abbiamo tre obiettivi”, ha continuato Coignard, “identificare le best practise, mettere in contatto gli attori impegnati in questo campo e fare in modo che il grande pubblico si interessi a questa tematica”. Secondo i due, infatti, “l’economia circolare può essere applicata a tutti i settori, dall’agricoltura all’industria”.

 

 
Dida: Orange Bleue e Circul’R a Casablanca
Finora, tra le varie iniziative scoperte, c’è Interface, società olandese che produce una moquette riciclabile realizzando 1 miliardo di fatturato all’anno. Oppure l’associazione marocchina Orange Bleu che ha trasformato una discarica in una permacultura (produzione agricola sostenibile, ad alta efficienza energetica e rispettosa degli esseri viventi) di 2.500 mq dove cresce frutta e verdura biologica, fonte di reddito locale in un quartiere povero.
A fine viaggio, Coignard e Masvigner hanno promesso di continuare il loro programma di sensibilizzazione con conferenze e interventi in occasione di eventi legati all’ambiente, laboratori all’interno delle aziende partner e una mostra sul progetto. Inoltre i due giovani, forti dell’esperienza maturata, hanno previsto di creare vere e proprie imprese legate all’economia circolare.