Responsabilità, Ricchezza e Relazione

La ricchezza non nasce dalla violenza, che al limite può servire a ripartirla, ma dallo scambio.
La negoziazione, generatrice di benessere collettivo, non si alimenta della sconfitta o della perdita altrui, ma è tale in quanto produce accordi che accrescono reale valore per tutti. Non è da un rapporto di vittima-carnefice che si commisura il proprio successo negoziale, quanto dalla produzione di accordi che immettono risorse nel sistema e che non contribuiscono a impoverirlo.
Accordi strappati o sentiti come svantaggiosi verranno disattesi con oneri importanti, creeranno recriminazioni o risentimenti.
Un leader credibile crea consenso non sacrificando bisogni altrui, ma trovando risposta ad essi al pari dei propri, senza finti buonismi ma sulla base di mero opportunismo. Se io mi nutro di un sistema devo gettarvi ossigeno, non creare asfissia.
Il terzo argomento è correlato a quanto sopra e vorremmo azzardare una proposta concettuale invertendo un approccio diffuso. Spesso la negoziazione è definita come una capacità relazionale che genera accordi di soddisfazione. Cambiamo la posizione dei termini, in questo caso sperando di invertire anche il risultato: definiamo la negoziazione come strumento gestionale (e quindi espressione di complesse technicalities) che impatta sulle relazioni, perché genera accordi di valore.
Il primo approccio non lo consideriamo erroneo, ma è fuorviante perché “marginalizza” la centralità della skill negoziale e la confina tra le capacità relazionali, acquisibile magari grazie alla sola esperienza o fruibile per istinto e talento o addirittura perché si ricopre un ruolo. L’approccio da noi suggerito pone in evidenza la negoziazione come uno strumento gestionale complesso e indefettibile, hard non soft skill, che impatta sui conti economici delle organizzazioni, sulle strategie aziendali e di riflesso ha una importante ricaduta sul patrimonio relazionale dei singoli e della stessa azienda.
Una leadership efficace non può dunque prescindere dall’attenzione continua e costante all’addestramento negoziale, che pone al centro non una piuttosto che l’altra modalità relazionale fine a sé stessa, quanto il governo di un approccio negoziale strutturato che in quanto tale accresce il patrimonio valoriale e relazionale.
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