Festo Future manufacturing. Così si produrrà nel futuro

| FabbricaFuturo |

Un incontro tra i protagonisti del nostro settore manifatturiero per discutere dell’Industry 4.0 e del suo sviluppo in Italia

Qual è lo stato

di avanzamento della quarta rivoluzione industriale nelle aziende manifatturiere italiane? A questo quesito – ma non solo – ha cercato di rispondere il convegno Industry 4.0: la voce di chi produce organizzato da Festo Industrial Automation e Festo Cte nella sede di Assago dell’azienda leader mondiale nel settore dell’automazione di fabbrica e di processo che nel 2016 compie 60 anni.
Secondo i dati di una ricerca fatta in collaborazione con Festo solo il 5,1% delle aziende italiane non si sente “per niente coinvolto” nella trasformazione digitale legata all’Industry 4.0: il dato positivo è che il 95% del campione sta, invece, “sentendo l’impatto” (l’11,4% addirittura in “modo sostanziale”).


La smart factory di Festo

 


Una conferma di come la fabbrica adattiva, dove alla gestione centralizzata dei processi industriali si sostituisce quella a intelligenza distribuita, sia sempre più sentita dalle nostre imprese.
A fare da capofila nel processo di trasformazione in Industry 4.0 è di certo Festo, membro del Consorzio tecnologico europeo Platform Industrie 4.0 per lo sviluppo delle moderne soluzioni produttive, con il suo nuovo sito di Scharnhausen in Germania. Lo stabilimento tedesco rappresenta un modello esemplare di smart factory: ospita un modello di automazione in termini di alto grado di adattabilità e workflow efficienti, caratterizzato da processi snelli, sostenibili ad alta efficienza energetica e prodotti di altissima qualità, oltre che da un approccio fortemente orientato al cliente e risolto a stimolare le potenzialità delle risorse umane.

 

 

Costi ridotti e più qualità

SAP ha approfondito l’argomento dell’IoT for Business, presentando diverse case history, tra cui quella di Harley-Davidson che, grazie alla riorganizzazione dei processi produttivi, ha ottenuto una riduzione sia dei costi sia del delivery time da 21 giorni ad appena sei ore, potenziandonel contempo anche la qualità dei prodotti.
Loccioni, sartoria tecnologica, progetta invece sistemi di misura, controllo e automazione ad hoc, valorizzando i feedback del cliente sulla qualità del processo e del prodotto: fattori fondamentali che permettono alla fabbrica del futuro di auto-adattarsi e garantire la massima affidabilità, efficienza e tracciabilità dei processi produttivi.
Sacmi è diventato un primario gruppo mondiale in qualità di costruttore di macchine per i segmenti Ceramics, Packaging (inclusi Beverage e Closures&Containers), Food e Automation, applicando tecnologie innovative e la ricerca continua di alti standard qualitativi e servizio al cliente.
Salvagnini, azienda che produce e vende macchine e sistemi flessibili per la lavorazione della lamiera, ha presentato la possibilità di elaborare e gestire i big data derivanti dai processi produttivi e dall’esercizio delle macchine nell’automazione di fabbrica come la vera innovazione dell’Industry 4.0.

 

La voce di chi produce

Al convegno di Festo c’è stato spazio anche per Acqua Minerale San Benedetto, Gruppo Fca, Pirelli Tyre e Unilever, che si sono confrontate sulle linee di sviluppo, le implicazioni organizzative e culturali, le soluzioni di automazione disponibili e sperimentate, le applicazioni concrete già in atto e gli orientamenti industriali.
San Benedetto ha condiviso il progetto ‘Ilis’ che prevede l’informatizzazione delle linee di imbottigliamento dello stabilimento di Scorzè; Gruppo Fca ha esposto la sua visione dell’Industria 4.0, quale elemento fondante per il miglioramento della competitività produttiva, basato su un approccio integrato in grado di combinare diverse discipline tra cui anche la progettazione di spazi di lavoro virtuali, mentre Unilever ha trattato i rischi e le opportunità nel trasformare realtà già consolidate, con un focus particolare sulla necessità di impiegare figure qualificate e specializzate, progetto su cui sta lavorando grazie al contributo di Festo Consulting.

www.festo.com 

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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