Skip to main content

Il processo di evasione dell’ordine La risposta alla digital transformation

| FabbricaFuturo |

L’innovazione dei processi di warehousing e transportation: tramutare
in opportunità le innovazioni tecnologiche dell’Internet of Things

di Marco Casamento e Luigi D’Alonzo

I consumatori sono sempre più connessi tramite una pluralità di device con un trend sempre più crescente verso il mobile. In Italia si stimano una media di circa 18 milioni di utenti giornalieri online da device mobile (dati Nielsen). Il mercato e-commerce, secondo Euromonitor International, è in continua crescita in tutto il mondo compresa l’Italia, dove si prevede raggiungerà un valore di circa 14 miliardi di euro entro il 2020. Grazie all’ampia disponibilità di informazioni garantita dal web, i consumatori hanno incrementato il proprio potere contrattuale e sono diventati sempre più esigenti rispetto al contenuto dell’offerta delle imprese, acquisendo familiarità con i servizi del mercato come, fra gli altri, la possibilità di consegna in poche ore a casa, presso locker, punti vendita o in mobilità. Un aspetto fondamentale della trasformazione digitale che ha subito una decisa accelerazione negli ultimi anni è il fenomeno dell’Internet of Things (IoT) e dei connected product, ossia la possibilità abilitata da internet di connettere tra di loro oggetti diversi che si rendono riconoscibili tramite sensori e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere a informazioni aggregate da parte di altri. La rivoluzione digitale ha comportato un cambio di paradigma nel business model delle aziende e, conseguentemente, nei loro modelli operativi, in particolare in ambito supply chain.  

Digital Fulfillment Framework


I processi logistici legati all’evasione dell’ordine cliente (fulfillment), ossia la gestione del magazdizino (warehousing) e dei trasporti (transportation) sono due tra i driver più importanti a disposizione delle imprese per garantire un alto livello di servizio ai clienti (per esempio order promising, order tracking, on time in full delivery) con un basso costo di evasione dell’ordine, come l’ottimizzazione costo di picking, ottimizzazione configurazione carico e routing trasporti (Figura 1).

Control Tower


La Control Tower è un’unità di servizio centralizzata e condivisa da tutta l’organizzazione che monitora e indirizza le attività lungo la supply chain, rendendone tutti i nodi allineati, collaborativi e guidati dalla domanda. Una Supply Chain Control Tower agisce come hub centralizzato che gestisce dati provenienti da più sistemi transazionali in tempo reale per favorire l’integrazione di processi e strumenti. Secondo Accenture la Supply Chain Control Tower, oltre a fornire warning automatici (visibilità estesa), deve essere caratterizzata anche da due ulteriori componenti: analitiche e eccellenza nell’esecuzione. Secondo Accenture una Control Tower è costituita da tre moduli principali:
• visibilità estesa: la Control Tower, tramite l’integrazione B2B con sistemi transazionali interni ed esterni all’azienda, fornisce visibilità tramite dashboard e alert di tutti gli eventi interni ed esterni alla supply chain;
• analytics: sulla base della visibilità estesa la Control Tower effettua root cause analysis per comprendere le ragioni dei fenomeni e what if analysis/analisi dei rischi per simulare gli effetti delle decisioni da prendere;
• esecuzione: sulla base delle informazioni ottenute la Control Tower esegue in maniera integrata i processi di fulfillment (warehousing e transportation) garantendone trasparenza, efficacia e coerenza con le business rule e i livelli di servizio attesi.

Per leggere l’articolo completo (totale battute: 10000 circa – acquista la versione .pdf scrivendo a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434419)