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L’Italia nel 2022? Iperconessa, più veloce, a tutto video

| Redazione |

Nel 2022 l’Italia sarà iperconessa, più veloce, a tutto video. Lo affermano le previsioni di Cisco in base allo studio Visual Networking Index, secondo il quale nel 2022 il 60% della popolazione mondiale userà Internet. Saranno online più di 28 miliardi tra device e connessioni e l’82% di tutto il traffico IP prodotto sarà costituito da contenuti video.

L’Italia non si sottrae a questa vorticosa crescita. Lo confermano le proiezioni locali dello studio Cisco VNI, che ci mostrano un Paese iperconnesso, ma anche con molti più utenti Internet e sempre più mobile. In particolare sono previsti:

Sempre più traffico: nel 2022 il traffico dati sulle reti IP italiane triplicherà, passando dai 14,5 Exabyte di dati prodotti nel 2017 a ben 43,6 Exabyte.

Sempre più utenti: secondo i dati Cisco, nel 2022 in Italia l’84% della popolazione (50 milioni di persone) utilizzerà Internet; ne 2017 erano 42 milioni.

“Autostrade digitali” sempre più veloci: la velocità media delle connessioni in banda larga fisse nell’Italia del 2022 sarà di 45,3 Mbps, quasi tre volte maggiore della media di 16,4 Mbps registrata nel 2017. Finalmente, il 99% delle connessioni supererà il “minimo” sindacale dei 5Mbps e ci aspetta un grande balzo in avanti: Cisco prevede infatti che ben il 70,4% delle connessioni fisse nel 2022 sarà più veloce di 25 Mbps, mentre nel 2017 sono il 16,9 di esse lo era; e il 58% supererà i 50 Mbps, contro il 6,8% del 2017.

Accelerazione mobile: anche la velocità delle reti mobili, in corsa ormai verso il nuovo standard del 5G, aumenterà moltissimo. Secondo Cisco la velocità media delle connessioni mobili in Italia quintuplicherà rispetto al 2017: nel 2022 sarà di 41 Mbps.

Sempre più “cose” connesse: l’Italia del 2022 sarà “abitata” da 513,5 milioni device connessi, di qualsiasi tipo: dalle macchine industriali alle auto, dagli elettrodomestici ai nostri smartphone; nel 2017 erano “solo 301,2 milioni”. Guardando nel dettaglio di questo dato, emerge chiaramente la trasformazione del concetto di “connettività” che ci sta investendo: solo il 3% degli oltre 500 milioni di”cose” connesse previste per il 2022 saranno i tradizionali PC ma ben il 72% saranno “moduli M2M” ovvero oggetti connessi ad altri oggetti, come ad esempio i componenti delle macchine di nuova generazione che si stanno diffondendo nelle nostre aziende manifatturiere.

Italia a tutto video, anche in Ultra HD: come a livello mondiale, la massima parte del traffico dati italiano (l’80% nel 2022) sarà generato dalla diffusione e fruizione di contenuti di tipo video, da Youtube alla videochat, dalle videoconferenze aziendali ai contenuti in streaming e on demand. Video che sarà sempre di maggiore qualità, grazie al parallelo aumento di velocità di banda che si verificherà nei prossimi anni. Sarà come se ogni secondo nel 2022 fossero scaricati o trasmessi in streaming 17.595 minuti di video. Di tutto questo traffico, il 57,9% sarà video HD, il 16,9% Ultra HD e soltanto il 24,9% restante sarà in bassa definizione. Per fare un confronto, nel 2017 il video rappresentava il 69% del traffico Internet e i video Ultra HD rappresentavano solo l’1,1% del totale.

Una “casa” connessa nel 2022: secondo Cisco VNI, nel 2022 la “casa media” (Internet household) dotata di connessione internet produrrà ogni mese 116,3 Gigabyte di traffico – un balzo del 156,22% rispetto al 2017, quando la media era di 46,2 Gigabyte. Le case dotate di connessione in fibra di qualunque tipo produrranno ben 246,3 Gigabyte: il 124% in più delle famiglie prive di questo tipo di connettività in banda larga. Addirittura, lo studio prevede che nel 2022 ci sarà uno 0,9 di case in cui si produrrà oltre un Terabyte di traffico al mese.