Quando il prodotto è alta tecnologia: il mondo delle due ruote
Puntare sul design significa non solo progettare prodotti belli ma anche contribuire a semplificare la vita delle persone che quei prodotti useranno.
È la vision di GIVI, marchio storico di accessori e abbigliamento per moto. Dal 1978 GIVI è sinonimo di ‘bauletto’ per moto.
L’azienda ha filiali in 40 Paesi, dalla Nuova Zelanda alla Russia, dall’Australia al Sudafrica, all’Asia ed è presente con succursali dirette in America, Austria, Francia, Germania, Inghilterra, Malesia, Spagna. In Malesia, grazie a un operazione di merchandising, è il marchio del Made in Italy per eccellenza.
GIVI applica le sue competenze anche nel settore caschi (progetto Head Protection System, HPS) e oggi il brand copre una gamma completa di prodotti per il motociclista e la sua famiglia.
Oggi l’azienda fornisce quasi in esclusiva tutto l’equipaggiamento alle primarie case motociclistiche.
Alla testa della società il fondatore Giuseppe Visenzi (da qui l’acronimo GIVI) insieme con i figli Hendrika e Vincenzo. Da sempre appassionato di moto, Giuseppe ha conquistato la medaglia d’argento nella classifica dei piloti del motomondiale nel 1969 con una Yamaha 350 all’età di 28 anni.
A lui abbiamo chiesto come questa crisi si sia trasformata in un’opportunità per la sua azienda.
“La crisi – ci risponde – ha ridimensionato i budget di spesa del consumatore e ha spinto le aziende verso una maggiore efficienza. Noi, oltre ad esserci ulteriormente sensibilizzati su ogni tipo di spreco e inefficienza, abbiamo iniziato un percorso di Lean Production che ha interessato le varie unità di produzione”.
Nonostante gli sforzi per ridurre al minimo gli sprechi il mercato italiano è stagnante su tutti i settori da qualche anno. Se nell’ultimo anno la situazione è ulteriormente peggiorata, in Europa gli affari vanno mediamente meglio. Ma tanto è una partita che non arriveremo a giocare alla pari, perché “i veri mercati emergenti – commenta Visenzi – stanno fuori dal vecchio continente”.

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