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Servizi innovativi e nuovi business, i vantaggi dell’Economia circolare

A partire dalla prima rivoluzione industriale, il tradizionale modello lineare di produzione e consumo ha dominato il contesto economico, provocando significativi danni ambientali. Tuttavia, la crescente preoccupazione della società, per quanto riguarda l’esaurimento delle risorse naturali e il degrado ambientale, ha indotto sia gli studiosi sia le imprese a focalizzarsi sul concetto di Economia circolare (in inglese Circular economy).

Si tratta di un nuovo sistema economico caratterizzato da un ciclo chiuso, in cui i materiali giunti al termine della propria vita sono trasformati in nuovi beni e servizi utili, contribuendo a mantenere e recuperare parte del valore creato dalla loro produzione. Questa è oggi considerata una soluzione a numerosi problemi ambientali e socio-economici, in quanto permette di reinventare il modello economico nell’interesse del capitale naturale e dei bisogni umani.

Tuttavia, il perseguimento di una strategia circolare richiede l’impegno e la partecipazione di tutte le parti coinvolte, tra cui le aziende, i clienti e i Governi centrali. In particolare, la configurazione e il coordinamento della Supply chain rivestono un ruolo critico. In tale contesto, l’industria tessile, uno tra i settori più inquinanti al mondo e caratterizzato negli anni da vari episodi di sfruttamento della forza lavoro, può beneficiare in modo significativo dallo sviluppo di un modello economico circolare, utile alla realizzazione di imprese più sostenibili.

Le aziende tessili, infatti, operano generalmente secondo un sistema di produzione lineare, utilizzando grandi quantità di risorse, tanto che una stima del 2017 della Ellen MacArthur Foundation ha valutato che nel comparto tessile-abbigliamento ogni anno oltre 500 miliardi di dollari di valore vengono sprecati a causa di Supply chain non strutturate per il recupero dei prodotti. Inoltre, è importante non dimenticare che questo settore è caratterizzato da catene di approvvigionamento molto complesse e frammentate, che richiedono maggiore coordinamento e collaborazione.

In tale contesto, l’obiettivo della ricerca qui presentata attraverso il racconto di una best practice, consiste nell’espandere la conoscenza e la consapevolezza di come un modello di Economia circolare sia utile e vantaggioso rispetto al tradizionale modello lineare: un primo passo verso la comprensione di come il settore tessile possa diventare in futuro più sostenibile.

Economia circolare e Supply chain collaborativa

Economia circolareCon il termine “Economia circolare” si intende un sistema in cui tutte le attività – a partire dall’estrazione delle materie prime e dalla fabbricazione dei prodotti – sono organizzate in modo tale che i rifiuti generati diventino una risorsa per altri attori del sistema economico.

Il concetto ha le sue radici in varie scuole di pensiero e teorie che minano l’attuale sistema economico basato sull’eccessivo consumo di risorse naturali. Recentemente, l’idea di un’Economia circolare ha ricevuto una crescente attenzione in tutto il mondo a causa del forte interesse nato verso la trasparenza e l’affidabilità dell’approvvigionamento delle risorse e dell’efficienza nel loro utilizzo, riconosciuti come due punti fondamentali per la prosperità delle economie e delle imprese. Comprendere la rilevanza di questo argomento risulta pertanto essenziale per lo sviluppo futuro di politiche industriali sostenibili ed efficaci.

Una delle definizioni più citate di economia circolare è stata fornita dalla Ellen MacArthur Foundation, che la descrive come “un sistema industriale ristorativo o rigenerativo per intenzione e design”. Questa nuova concezione della produzione e del consumo che “sostituisce il concetto di fine vita con il ripristino” e focalizza l’attenzione sull’impiego di energie rinnovabili, sull’eliminazione di sostanze chimiche tossiche che ostacolano il riutilizzo e mira all’eliminazione degli sprechi attraverso una progettazione migliore di materiali, prodotti e sistemi organizzativi, è stata adottata da diversi Governi e società in tutto il mondo in quanto considerata una soluzione efficace per riconciliare gli obiettivi legati alla crescita economica e alla sostenibilità ambientale.

Attuare un cambiamento del modello economico da lineare a circolare non è però un compito facile, in quanto comporta una trasformazione degli attuali modelli di produzione e consumo. In particolare, solo attraverso tecnologie di trasformazione innovative – combinate con un pensiero creativo – è possibile ottenere cambiamenti radicali in tutta la catena del valore.

A tal riguardo, la struttura e la configurazione della Supply chain giocano un ruolo importante nel perseguire una strategia di economia circolare vincente. Nello specifico, un’Economia circolare richiede di fare affidamento a una Supply chain collaborativa, in cui una rete di attori condividono e scambiano in maniera trasparente dati, materiali e responsabilità, perseguendo gli stessi ideali e impegnandosi in attività sostenibili congiunte.

Pertanto, è impensabile e infruttuoso che una singola azienda possa implementare le logiche di Economia circolare da sola, anche perché solo quando le aziende stabiliscono relazioni di lungo termine e lavorano a stretto contatto condividendo obiettivi, informazioni, risorse e rischi comuni e prendendo decisioni congiunte, ottengono benefici più significativi, grazie a un maggiore recupero del valore aggiunto e alla possibilità di sviluppare nuovi modelli di business.

 

Per continuare la lettura dell’articolo, leggi il numero di Ottobre 2018 di Sistemi&Impresa.
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