World Manufacturing Forum 2014: a Milano i player dell’industria globale

di Luca Papperini

Nel clima di incertezza che governa le leggi del mercato i policy maker riconoscono strategico il contributo del comparto manifatturiero per rinsaldare lo sviluppo sostenibile dell’intera economia mondiale.
Governi, industria e investitori sono i tre attori di un cambiamento che vede nella cooperazione il raggiungimento di un obiettivo comune: la crescita.
La competizione tra le grandi economie mondiali nella corsa al modello di fabbrica del futuro è un progetto che va condiviso a livello internazionale. Si impone così la necessità di un confronto tra i Paesi più avanzati in questo settore. L’economia italiana è per sua natura ‘manufacturing orientend’ ma sarà ancora a lungo il nostro Paese la culla delle attività produttive ad alto valore aggiunto?
In cima all’Olimpo delle prime sette potenze manifatturiere a livello mondiale, l’Italia è stata scelta quest’anno per ospitare la quarta edizione del World Manufacturing Forum sotto l’egida della Commissione Europea.

Marco Taisch, Advanced & Sustainable Manufacturing Systems Professor, Politecnico di Milano
Marco Taisch, Advanced &
Sustainable Manufacturing Systems Professor, Politecnico di Milano

L’evento, indipendente e di respiro ‘globale’, si svolgerà a Milano presso Palazzo Mezzanotte nei giorni 1 e 2 luglio 2014 con il supporto di IMS (Intelligent Manufacturing System) e con la media-partnership di Sistemi&Impresa, testata ufficiale dell’evento.
Diversi i temi caldi sul tavolo. La garanzia di uno sviluppo sostenibile, le tecnologie abilitanti nuovi modelli di business, le strategie a lungo termine da mettere in pista per affrontare l’era della post globalizzazione e post crisi.
L’appuntamento, dedicato agli attori della filiera produttiva mondiale, offrirà una fotografia dello scenario e dei trend che le aziende, guidate dagli strateghi del manufacturing, condivideranno insieme con un parterre di ospiti di altissimo profilo internazionale.
Sul tema “The Way Forward to Prosperity through Global Manufacturing Collaboration” spokerman di aziende come Analytic Services, Autodesk, BAE Systems, Boeing, Dassault Systèmes, Fastems, ITI TranscenData, McKinsey & Company, Universal Robots, e Whirlpool hanno già confermato i loro interventi. Leader di alto profilo, provenienti da organizzazioni come CLAUT, CONACYT, European Commission, FUMEC, Georgia Tech, National Academy of Sciences, NIST, e SCRA offriranno il loro punto di vista sul tema dei processi collaborativi. Relatori ancora non confermati sono attesi da ABB, COMAU, Siemens, GE, KUKA, VTT Technalia e WEF.

Manifatturiero: fiore all’occhiello del nostro Paese
Il World Manufacturing Forum sarà occasione per la nascita di un tavolo di confronto tra le grandi potenze mondiali sul tema della crescita sostenibile su piattaforme di sviluppo condivise. L’evento sarà anche occasione per pianificare percorsi congiunti che aziende e centri di formazione percorreranno insieme.
In Italia, a dispetto di una costante stagnazione della domanda interna, i numeri del comparto manifatturiero sembrano iniettare fiducia nel sistema Paese. Secondo le indicazioni derivanti dalle consuete domande trimestrali rivolte da un’indagine Istat alle imprese manifatturiere italiane che svolgono attività d’esportazione, nel primo trimestre dell’anno migliorano sia i giudizi sia le attese sul fatturato. Scende al 30% la quota delle imprese interpellate che lamenta la presenza di significativi ostacoli all’attività di esportazione; tra questi ostacoli diminuiscono di importanza quelli legati ai costi, ai tempi di consegna, ai finanziamenti e alla qualità dei prodotti. Tra le destinazioni delle esportazioni delle imprese aumenta leggermente l’incidenza dei paesi Ue. La Germania, la Francia e la Cina continuano a essere considerate dalle imprese italiane tra i maggiori concorrenti internazionali.
“Tra questi competitor non si devono dimenticare gli Stati Uniti – commenta Marco Taisch, Advanced & Sustainable Manufacturing Systems Professorpresso il Politecnico di Milano e chairman italiano dell’evento –. Entro il 2020 la Cina diventerà il primo Paese produttore a livello mondiale, il primo per tasso di PIL, obbligando gli Stati Uniti a retrocedere al secondo posto”.

Obiettivo della prima giornata – articolata in diverse sessioni plenarie – è dar voce agli stakeholder che operano per lo sviluppo di un nuovo manufacturing: dai policy makers industriali al mondo delle imprese. Entrambi questi attori si confronteranno insieme sulle sfide che attendono il comparto manifatturiero orientato alla fabbrica intelligente.

I contenuti del forum
Una sessione sarà dedicata al ruolo delle persone e delle loro conoscenze nel governo dei processi industriali. Quali saranno le competenze richieste? A discuterne saranno aziende che hanno fatto del tema ‘education’ e formazione il proprio cavallo di battaglia.
A seguire, durante il pomeriggio della prima giornata di lavori, una sessione tutta dedicata al ruolo del venture capital come supporto a nuove start up manifatturiere. Quale il ruolo del ‘vecchio’ capitale nella nascita di nuovi

L'edizione 2012 del WMF a Stoccarda
L’edizione 2012 del WMF a Stoccarda

business?
La seconda giornata si aprirà con una sessione dedicata ai vantaggi che la robotica è in grado di portare al settore industriale, in particolare alle piccole e medie imprese. Importanti risultati sono infatti attesi da un utilizzo più diffuso delle tecnologie di produzione e assemblaggio in termini di aumento della produttività e di maggiore reattività ai cambi di direzione del business.
Il tema della ‘standardizzazione’ dei processi in chiave IT sarà al centro della successiva sessione plenaria che ha l’obiettivo di identificare gli standard futuri richiesti nell’era del modello ‘prodotto-servizio’ per una corretta gestione dei Big Data e delle nuove tecnologie che abilitano l’innovazione.
Spazio anche alle policy di gestione e protezione della proprietà intellettuale nella sessione intitolata “Cyber Security Issues for Manufacturing”. L’appuntamento sarà occasione per confrontarsi sul delicato tema della sicurezza informatica applicata ai processi produttivi.
Ultima, ma non per importanza, la sessione dedicata alle innovazioni tecnologiche che promettono di trasformare i processi del settore manifatturiero. “Quali sono i fattori di sviluppo delle tecnologie utilizzate nelle fabbriche? Quali i mega-trend? Oggi parole come collaboration, mobility, connettività, intelligence sono già sotto i riflettori del nuovo manufacturing” conclude Taisch.

http://www.worldmanufacturingforum.org/

 

 

 

 

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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