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Dallara Automobili: progetti complessi in tempi ridotti

| FabbricaFuturo |

Dopo un’illustre carriera nell’industria automobilistica, Gian Paolo Dallara fondò nel1972 aVarano de Melegari, in provincia di Parma, la Dallara Automobili. Negli ultimi 40 anni, l’azienda si è concentrata sulla progettazione e realizzazione di alcune tra le migliori vetture da competizione al mondo con il proprio marchio ma anche per grandi case come Lancia e Ferrari, fino alle Formula 1 per Honda, passando da vetture Gt per Maserati. Senza dimenticare le collaborazioni per Audi, Toyota e Bugatti. Nel 2012, dopo avere corso e vinto per numerosi anni in regime di competizione, la casa di Parma è stata nominata unico fornitore ufficiale per la serie Indy Car e, con le nuove avveniristiche vetture, la recente500 migliadi Indianapolis è stata considerata una delle migliori di sempre. Nonostante la Dallara si presenti come un’azienda dalle dimensioni ridotte, si trova ad affrontare tutte le problematiche di sviluppo prodotto di realtà che operano su volumi molto più grandi. Uno dei suoi asset strategici è lo sviluppo di progetti complessi in tempi estremamente ridotti. “Un periodo tra i 9 e 10 mesi è il tempo necessario per passare dal foglio bianco all’automobile in pista” racconta Luca Pignacca, Chief designer e Responsabile della progettazione di Dallara automobili. Mediamente il ciclo di vita di un’automobile Dallara si chiude in tre /quattro anni. Soprattutto in regimi di monomarca – come le Gp2, Gp3, e la ‘Renault world series’ – difficilmente si apportano modifiche sostanziali alla vettura prima dei tre anni di vita. Durante questo periodo si può verificare che alcune componenti vengano aggiornate o modificate. Alla fine dei tre anni l’azienda è pronta a mettere in pista un nuovo modello.

Un Plm per la prototipazione rapida

Che ruolo gioca un software per lo sviluppo di un prodotto così complesso come un’auto da corsa? “Lo sviluppo prodotto è un’attività che l’uomo porta avanti da quando ha iniziato a progettare opere complesse – commenta Pignacca –. Si può dire che già dai tempi delle Piramidi ha dovuto fare i conti con questi processi di sviluppo. Oggi, in supporto a queste

Luca Pignacca
Chief designer e Responsabile produzione, Dallara Automobili

attività, vi sono software che gestiscono ciò che prima era affidato all’intraprendenza dei singoli progettisti”. Le vetture Dallara sono interamente progettate e modellate utilizzando software parametrico tri dimensionale (ProEngineer di PTC). Questo permette di realizzare un modello integrato a 360 gradi e ottimizzare la progettazione prima dell’inizio della produzione. In un mercato sempre in continuo cambiamento, questa flessibilità permette di effettuare modifiche, sviluppi e cambiamenti nel modo più efficiente possibile pur mantenendo tutti i requisiti chiesti dai clienti. Il pacchetto PTC è usato anche per l’analisi strutturale insieme ad altri software specialistici di altri fornitori per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei componenti super sollecitati di una vettura da competizione. “Prima della scelta del fornitore di software abbiamo sviluppato in casa una piattaforma per iniziare ad approcciare l’universo digitale del Project Lifecycle Management – spiega Pignacca –. In futuro utilizzeremo Windchill di PTC come Plm web based. Il software progettato in casa diventerà complementare a Windchill, accrescendone il valore aggiunto grazie al bagaglio delle nostre esperienze”.

Univocità del dato il parametro fondamentale

La Dallara vende ingegneria, sia in forma virtuale (ricerca aerodinamica, simulazione di dinamica del veicolo, progetto di componenti o vetture complete), sia reale (vetture o componentistica). Il suo know how si traduce quindi in ‘oggetti’, ‘manufatti’: una monoscocca, un alettone, un gruppo ruota, e così via. È importantissimo che a ogni oggetto siano associate in modo univoco tutte le informazioni che lo devono accompagnare durante il suo ciclo di vita : i dati tecnici, ovviamente, ma anche il costo, la numerazione dei pezzi, report sul controllo qualità, eventuali problemi riscontrati in pista, fotografie. Inoltre, un parametro fondamentale per la scelta di un buon software Plm, secondo Pignacca, è l’univocità del dato, condizione indispensabile a operare modifiche recepite da tutti in tempo reale. “Abbiamo sviluppato il nostro sistema Plm – sottolinea Pignacca – guidati innanzitutto da questa necessità: il dato deve essere certo ed unico. Windhill permette di associare all’oggetto Cad tutte le altre informazioni, permettendo ai progettisti e al resto dell’azienda di operare in un unico ambiente. Con architetture Plm di questo tipo le persone sono nella condizione di operare al meglio. I sistemi di Plm, se scelti con cura, offrono un vantaggio competitivo importante soprattutto a chi si gioca la vittoria per pochi millesimi di secondo”.