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Accrescere la competitività con formazione e innovazione

Per affrontare le complesse sfide economiche e industriali che l’Italia sta affrontando occorrono riforme, investimenti e una visione di lungo periodo. Queste tre soluzioni sono quelle individuate da Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali di Torino e fondatore, Presidente e Amministratore delegato di Sabelt (azienda torinese che produce sistemi di sicurezza passiva per veicoli stradali e da competizione), durante il suo intervento a FabbricaFuturo Torino, la tappa piemontese del progetto multicanale promosso dalla casa editrice ESTE (editore anche del nostro web magazine dedicato alla Manifattura) che osserva e racconta quanto accade nel settore manifatturiero italiano, proponendo eventi nelle principali città del Paese, caratterizzate dalla loro vocazione produttiva.

Tra i numerosi temi critici che riguardano l’attuale scenario economico italiano, l’imprenditore ha evidenziato l’impatto della guerra in Palestina e le tensioni nel Mar Rosso: “La situazione geopolitica incide sull’economia italiana e sulla nostra Produzione, così come ha ripercussione la crisi del mercato tedesco, un Paese centrale nell’attuale scenario economico europeo”, ha dichiarato. Affrontare le sfide globali è ormai una necessità, tuttavia “occorre considerare attentamente l’impatto di eventi geopolitici sulle decisioni di investimento e, allo stesso modo, servirebbero politiche mirate per attrarre investimenti esteri in Italia”.

Fare rete e guardare lontano

Per rendere l’Italia più attraente e competitiva nel contesto globale, Marsiaj ha sottolineato la necessità di riforme strutturali, esortando a investire in una formazione di qualità e in politiche che incentivino l’attrazione di giovani talenti nel Paese. “Riconosco la complessità del contesto attuale, ma sono consapevole anche delle opportunità intrinseche che possono emergere da una gestione oculata e innovativa delle sfide economiche. Su tutto, dobbiamo puntare a promuovere l’innovazione e la crescita delle imprese italiane, con una visione a lungo termine e incentivando la collaborazione tra imprese”, ha aggiunto il Presidente di Unione Industriali Torino.

Un fattore importante per accrescere la competitività sarebbe la valorizzazione dei rapporti di lungo periodo tra aziende e fornitori (che, quindi, sarebbe più corretto chiamare “partner”) e tra realtà industriali di uno stesso territorio. Rispetto a questo ultimo aspetto, Marsiaj ritiene fondamentale mantenere il settore manifatturiero italiano saldo e robusto, con un focus su Torino come centro di ingegneria. Per farlo, il governo dovrebbe sostenere politiche che promuovano la permanenza degli stabilimenti automobilistici, rafforzando così la posizione del Paese nel panorama industriale globale.