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C’è (molto) futuro per l’ICT in Italia

| Dario Colombo |

Siamo a Forlì e la sede di uno degli ICT player italiani più innovativi trova spazio nella zona industriale in continua espansione; d’altra parte serve spazio a questa attività imprenditoriale che, dalla sua fondazione (1986), cresce anno dopo anno, di pari passo con l’evoluzione del digitale e delle nuove opportunità generate dall’online che richiedono adeguate infrastrutture. Così, dalla manciata di collaboratori degli Anni 80 si è arrivati agli attuali 360, con una forte crescita, in particolare dal 2020 (+150 persone in tre anni: chi entra in azienda è ribattezzato “VEMmer”), in parallelo con l’espansione degli spazi, rivisti per rispondere alle nuove necessità dell’organizzazione, ma pure per allinearsi alle strategie di business.

La nuova sede sede – realizzata non distante da quella storica che si trova a pochi chilometri – è oggi un grande laboratorio-vetrina delle tecnologie implementate da VEM sistemi: dai data center alle soluzioni per la collaborazione, ogni spazio è pensato per essere funzionale ai nuovi bisogni delle persone (per esempio sono stati realizzati uffici open space, sale polifunzionali, laboratori, ambienti per il lavoro individuale e oltre 25 sale meeting dotate di videoconferenza), ma al contempo per far toccare con mano a tutti il potenziale delle tecnologie più innovative. Ne è un chiaro esempio l’aula dedicata alla formazione, dotata delle più recenti soluzioni di Cisco che permettono una fruizione ottimale della lezione sia in presenza sia da remoto, grazie ai microfoni ambientali e alle telecamere che seguono lo speaker o il pubblico in sala. Queste tecnologie caratterizzano tutte le sale meeting e permettono la collaborazione tra clienti, fornitori e colleghi, garantendo parità di esperienza tra chi si collega da remoto e chi lavora in ufficio. In realtà questa esigenza è maturata già all’interno dell’azienda, perché nel corso del tempo all’headquarter si sono affiancate altre sedi sparse per l’Italia: dopo Forlì, sono stati aperti gli uffici a Milano, Modena, Padova, Roma e Senigallia. Dietro questa decisione c’è la necessità dell’azienda di essere vicina ai clienti e proprio questa strategia ha condotto alla completa acquisizione di alcune società impegnate nello stesso business, come spiegano Stefano Bossi, Amministratore Delegato di VEM sistemi, e Marco Bubani, Direttore Innovazione VEM sistemi e Presidente di NEEN.

Le acquisizioni di tecnologia

L’azienda di Forlì è però cresciuta anche per merito dell’espansione in altri settori complementari al suo core business, attraverso altre acquisizioni. Sta anche in questo aspetto la particolarità di questa impresa, il cui successo trova riscontro nei numeri del fatturato: dai circa 60 milioni di euro del 2020 si è arrivati agli oltre 70 milioni nel 2022. “Anche per il 2023 i dati sono confortanti, tanto che è probabile che supereremo la crescita ipotizzata di oltre il 4%”, commenta Bossi. Lo stesso AD, precisa, però, che la crescita è stata impostata secondo una logica ‘per gradini’: si affronta un’accelerazione e poi la si consolida per preparare quella successiva. Proprio per crescere, l’azienda ha iniziato da tempo anche le acquisizioni ‘tecnologiche’, in particolare per inserire nell’offerta alcune soluzioni già sviluppate esternamente. E così nel corso del tempo sono state introdotte nel Gruppo, oltre a NEEN, managed cloud provider specializzato nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture distribuite e ad alta affidabilità (la cui acquisizione del 67% del pacchetto azionario risale all’inizio di luglio 2023) altre aziende: Certego, società fondata nel 2013 a Modena e specializzata nell’erogazione di servizi di cyber security in grado di rispondere ai sempre più evoluti attacchi informatici; e myDev (acquisita del 2015), che ha consentito l’introduzione di un nuovo modello di system integration basato sulla capacità di realizzare integrazioni software, in grado di mettere a fattor comune tecnologie anche molto diverse tra loro. Grazie all’espansione del gruppo, oggi sono quattro i pilastri di specializzazione: technology integration; cybersecurity; software development; Cloud integration.

Per supportare questa strategia, dal 2021 l’headquarter di Forlì ospita all’interno di Vega (acronimo di Vem Experience Garden & Academy) l’Experience Center ideato per dimostrare le esperienze possibili con l’IT e per toccare con mano le tecnologie e i loro benefici. L’iniziativa è costantemente aggiornata: a inizio 2023 gli spazi sono stati rinnovati e ora gli ambienti propongono soluzioni sempre più innovative (si legga l’approfondimento nel Box): per esempio proprio questa estate è stato inaugurato il nuovo Demo Lab, un laboratorio progettato secondo il paradigma di cloud distribuito, in cui i dati e workload si spostano da infrastrutture locali a infrastrutture pubbliche, mantenendo coerenti e inalterati i livelli di sicurezza e di protezione del dato. Lo spazio, realizzato in collaborazione con i partner strategici (Cisco, Check Point, NetApp, RedHat, Rubrik e Schneider Electric), permette di comprendere il concetto di cloud distribuito, dando alle aziende la possibilità di avere esempi concreti dell’evoluzione che sta interessando il paradigma di progettazione e implementazione dei data center.

L’articolo integrale è pubblicato sul numero di Settembre 2023 di Sistemi&Impresa.
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