I sistemi gestionali a supporto della digitalizzazione: come si trasforma il modello di business delle imprese

| FabbricaFuturo |

di Franco Coin, CEO MHT

Il panorama delle piccole e medie imprese italiane è piuttosto complesso e variegato. Un nuovo elemento, tuttavia, le accomuna, ovvero un interesse crescente, anche se tutt’altro che eclatante, alla digitalizzazione. Stiamo assistendo a un progressivo cambio generazionale nei vertici aziendali, che, contemporaneamente, è causa e conseguenza della nuova percezione della digital transformation. L’esperienza digitale dei giovani imprenditori e manager è un continuum tra la vita privata e quella professionale, e porta con sé, inevitabilmente, la necessità di rinnovare i processi aziendali con la tecnologia. Qualsiasi organizzazione, inoltre, è consapevole di come tale digitalizzazione sia ampiamente diffusa tra le persone comuni: tutti utilizzano smartphone, tablet, dispositivi sempre connessi. I millenials, per di più, hanno anche una diversa percezione della proprietà, perché prediligono l’accesso ai beni e servizi più performanti e di ultima generazione e non sentono la necessità di possederli. Tali fenomeni non possono non incidere sul business, coinvolgendo tutti i segmenti di mercato e le figure professionali. La domanda di una PMI italiana oggi è la seguente: come posso sfruttare al meglio gli strumenti digitali e l’IT per migliorare l’efficienza e cogliere nuove opportunità?

La risposta è articolata e, innanzitutto, riguarda la digitalizzazione intesa come globalizzazione e movimento. Le imprese italiane stanno ampliando i propri confini, non solo geografici. La digitalizzazione permette di “essere altrove”, ovvero internazionalizzare, portare il business in aree geografiche inesplorate, ma anche in mercati diversi da quelli in cui si opera. Poniamo il caso di un’azienda che produce abbigliamento: oltre a confezionare i capi e distribuirli ai punti vendita, può progettare e aprire una catena di negozi con il proprio marchio. D’altro canto, una qualsiasi realtà manifatturiera potrebbe specializzarsi sui servizi collaterali, come quelli logistici, e rivenderli ai clienti. Così il business si trasforma, evolve, non si ferma mai. Per stare al passo con questi cambiamenti è necessario avere a disposizione un sistema informativo in grado di sostenerli, organizzarli, coordinarli, monitorarli. In una parola, orchestrarli. In tale processo di orchestrazione dell’evoluzione aziendale, le piattaforme CRM e ERP assumono un ruolo di primo piano, sono totalmente integrate nei processi e hanno il compito di armonizzare tutti gli elementi nuovi che ogni giorno l’impresa deve affrontare e renderli sistemici, supportando il cambiamento organizzativo e l’innovazione.

 

franco coin

 

Quando parliamo di soluzioni gestionali, non possiamo fare a meno di citare CRM e ERP insieme, come parti integranti della stessa logica evolutiva. I confini tra l’uno e l’altro sistema sono sempre più liquidi, così come si assottigliano quelli dell’impresa e si affievoliscono le distinzioni tra i ruoli aziendali. Il nostro mantra, infatti, applicato a ogni progetto di implementazione CRM/ERP, recita che ogni persona in azienda si trova quotidianamente a fare almeno una cosa nuova o in modo diverso e il software deve essere contemporaneamente lo strumento di orchestrazione e il driver del cambiamento. Il nostro interlocutore aziendale, di conseguenza, non è più soltanto il CIO: dobbiamo interfacciarci con i responsabili delle diverse linee di business, per comprendere le esigenze a livello più “alto” e fornire la soluzione adeguata. I nostri servizi, quindi, si configurano sempre più come partnership evolutiva verso il cliente, in grado di supportare l’azienda nell’armonizzazione di un business sempre più guidato dai cosiddetti “big trends” dei big data, IoT, mobility e cloud. Il system integrator è un consulente a tutto tondo e viene coinvolto attivamente nei progetti di evoluzione digitale dell’azienda, diventando sempre più un fornitore di servizi di “digital business development”.

Per supportare efficacemente i clienti nei progetti di sviluppo e innovazione, comprendenti tutte le aree di business, un partner come MHT ha provveduto ad acquisire competenze trasversali, ampie e strutturate. Fondamentale, inoltre, è sviluppare esperienze in mercati e nazioni diversi, assicurando così di erogare i servizi in modo ottimale, continuativo e globale, seguendo i clienti nello scenario internazionale. MHT, infatti, ha una sede anche in Serbia e può contare su una solida rete di partner in ogni continente. Con i nostri 180 collaboratori, operanti in un mercato costituito dall’80% di aziende con sedi internazionali, offriamo un supporto completo alle imprese che intendono continuare a rinnovarsi e cogliere le opportunità della digital transformation, tramite l’implementazione delle soluzioni CRM e ERP Microsoft.

 

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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