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Formare i nuovi esperti informatici: progetto Confucio lancia i talenti digital

Competenze digitali
In Italia attualmente ci sono più di 1 milione di disoccupati tra i 15 e i 34 anni, la fascia più colpita da oltre un decennio, secondo Generation Italy, fondazione no-profit creata dalla società di consulenza strategica internazionale McKinsey & Company. Nel frattempo, le Tech company fanno a gara per acquisire talenti e competenze introvabili. È uno dei paradossi degli ultimi anni, citato in più occasioni sui tavoli e nei dialoghi tra scuole di formazione, aziende e istituzioni: sostanzialmente, da un lato, manca il lavoro in generale; dall’altro, non ci sono abbastanza figure professionali nei settori IT e ICT in grado di colmare il gap tra domanda e offerta. Nel 2021, infatti, in Italia erano poco più di 1 milione i giovani senza lavoro, pari al 30% circa per il segmento di età 15-24 anni, e al 14% per la parte 25-34 anni. Valori significativamente più alti rispetto alle altre fasce di popolazione prese in considerazione da Generation Italy, cioè quelle tra i 35 e i 44 anni (8,4%) e tra i 45 i 54 anni (6,9%). Numeri più alti anche rispetto ai livelli pre crisi del 2018: nel 2007 il tasso di disoccupazione Under 25 era, infatti, del 20,4%. A questo problema si aggiunge il fatto che a livello europeo l’Italia si colloca tra gli ultimi nella classifica delle competenze digitali: siamo al 20esimo posto su 27 nell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Desi Index 2021). Per affrontare la situazione, Generation Italy, attraverso programmi di formazione, aiuta i giovani a lanciare la propria carriera professionale nell’ambito digital e supporta le aziende nel trovare le persone con le competenze di cui hanno bisogno. Con i partner che la sostengono, dal 2018 ha offerto gratuitamente corsi di formazione a oltre 2mila ragazzi e ragazze, in 16 città italiane. Dall’inizio delle sue attività, l’85% degli studenti è stato assunto, dopo circa 30 giorni dalla fine della formazione, dalle diverse aziende partner della rete.

Competenze tecniche e soft skill per una formazione completa

Insieme con Retex Group, player nel settore dell’innovazione tecnologica del retail fisico e digitale, inoltre, Generation Italy ha dato il via a Progetto Confucio. Il suo scopo è racchiuso nel nome stesso del programma, che richiama il filosofo cinese a cui è attribuita la frase: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”. L’intento dell’iniziativa, infatti, è quello di mettere i giovani in condizione di avviare il proprio percorso professionale nel settore digital. “Vogliamo anche insegnare loro una professione attraverso l’apprendimento di competenze pratiche e abilità tecniche concrete, tali da acquisire una preparazione che consenta di potere aspirare a ricoprire il ruolo che desiderano”, ha commentato Andrea Negrin, Managing Director People di Retex Group. La prima edizione del progetto (che si è svolta a gennaio 2022) ha accolto 35 partecipanti con un’età media di 25 anni, suddivisi in cinque classi tecniche, ciascuna orientata su un linguaggio di programmazione diverso (Java, Dot.net, Vue.js, Angular, Pl-Sql). Le altre lezioni hanno riguardato le soft skill, per esempio come avere uno stile di leadership efficace, saper lavorare bene in team, assumere comportamenti corretti. In totale, il progetto ha erogato di più di 400 ore di formazione da remoto e a oggi oltre il 75% di chi ha partecipato ha trovato lavoro (19 sono stati assunti da Retex Group). Il successo della prima edizione ha spinto gli organizzatori ad accogliere nuove candidature nei prossimi mesi. “Siamo felici di aver avviato questa collaborazione con Retex Group, sostenendo la carriera di giovani motivati che, grazie al corso di formazione, hanno l’opportunità di avviare un percorso di crescita personale e professionale in ambito digitale”, ha commentato Oscar Pasquali, CEO di Generation Italy.

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Elisa Marasca

Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, lavora anche come copywriter, addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.