Gabel con Mantero Seta per il Made in Italy
Una produzione italiana e green
Uno stile che concilia tradizione e innovazione, originalità e benessere e una storia interamente italiana iniziata nel 1957 e che continua ancora oggi in tutto il mondo. Il Gruppo Gabel da oltre sessant’anni contribuisce a scrivere la storia del tessile Made in Italy; per l’azienda è molto importante continuare a produrre sul suolo italiano. “Per salvarci dalla delocalizzazione selvaggia e dall’arrivo nel settore di grandi gruppi multinazionali, abbiamo continuato ad alzare l’asticella della qualità, investito in tecnologia e in comunicazione, migliorato l’efficienza dei processi, perché crediamo in un Made in Italy fatto di altissima qualità, sempre più green e ‘su misura’ per le persone”, rivela Moltrasio. La produzione del Gruppo avviene, infatti, per la maggior parte sul territorio italiano. In particolare, nello stabilimento di Rovellasca, in provincia di Como, si trovano la stamperia e la tintoria, e a Buglio in Monte, in provincia di Sondrio, si svolge la tessitura. Come ha fatto sapere il Presidente e Amministratore Delegato: “Produciamo in Italia circa il 94% di ciò che vendiamo: negli stabilimenti di Rovellasca e Buglio in Monte gestiamo direttamente tutte le fasi della filiera a partire dalla tessitura, passando per stampa e tintoria, fino alla nobilitazione dei tessuti”. Anche un impegno nei confronti della sostenibilità è ciò che caratterizza la lavorazione dei materiali. “Abbiamo fatto in modo di ricevere certificazioni internazionali che garantiscono il rispetto dell’ambiente”, ha detto Moltrasio. Il gruppo comasco ha ottenuto, in particolare, quella destinata a chi realizza prodotti tessili con fibre naturali da agricoltura biologica – riconosciuta a livello internazionale – e quella per gli stabilimenti tessili green. Del resto, fin dai suoi esordi, Gabel si è posta come obiettivo quotidiano quello di favorire la transizione verso modelli di sviluppo sostenibili, etici e significativamente meno impattanti sull’ambiente. Solo controllando direttamente l’intera filiera in Italia, si può essere sostenibili a tutto tondo.
Laureata magistrale in Comunicazione, Informazione, editoria, classe di laurea in Informazione e sistemi editoriali, Federica Biffi ha seguito corsi di storytelling, scrittura, narrazione. Si occupa prevalentemente di tematiche riguardanti la sostenibilità, l’innovazione tecnologica, l’uguaglianza, l’inclusione, anche in ambito digital e social, contribuendo a divulgare contenuti per giornali e siti web. Appassionata di cinema, ha lavorato nell’ambito della comunicazione e collabora con la casa editrice ESTE in qualità di redattrice.
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