Il Made in Italy nell’era digitale, con il 4.0 rinasce l’artigianalità

È sempre più intenso il dibattito sull’impatto che l’Industria 4.0 ha sulle imprese manifatturiere italiane. Vogliamo contribuire a questo dibattito portando dati e considerazioni che si basano sull’attività di ricerca che abbiamo condotto nel corso degli ultimi tre anni all’interno del Laboratorio Manifattura Digitale dell’Università di Padova.

Piccolo non è un limite

Uno dei primi punti sui quali vale la pena soffermarsi riguarda la questione dimensionale dell’impresa. Molti interlocutori sottolineano come la forte presenza di imprese di piccole e medie dimensioni costituisca un freno agli investimenti in tecnologie 4.0. I dati che abbiamo raccolto dicono, al contrario, che la maggioranza delle imprese che oggi utilizzano queste tecnologie sono di piccole dimensioni.

Del 18,6% delle imprese manifatturiere che hanno adottato il 4.0, il 41,6% è una piccola impresa; il 21,6% è una microimpresa (tra 1 e 2 milioni di euro) e quasi l’8% è sotto il milione; le medie imprese sono pari a circa il 22%, mentre le grandi imprese sono pari al 6,3%. Il problema non è appunto quello dimensionale in sé, ma riguarda piuttosto la strategia dell’impresa.

La ragione principale che frena l’impresa dall’adottare il 4.0 è legata, nel 65,9% dei casi, alla percezione di una scarsa pertinenza di queste tecnologie rispetto al business aziendale. In questa prospettiva non è quindi la dimensione che costituisce un freno, quanto piuttosto il fatto che non vengono compresi i potenziali benefici per la competitività dell’impresa di un investimento tecnologico legato all’Industria 4.0.

Investire in ICT abilita il 4.0

La seconda considerazione riguarda le competenze digitali. Quello che abbiamo osservato è che le imprese che hanno iniziato a investire in 4.0 sono quelle che avevano già investito in passato nelle tecnologie ICT. I risultati raccolti mettono in evidenza come ci sia stato, nelle imprese che hanno adottato il 4.0, un importante investimento in ambito ICT con dati significativi per esempio sul fronte del CRM e del commercio elettronico (24,7%) oltre ai social media (45,3%), così come anche in ambito della progettazione e integrazione con la produzione (CAD-CAM).

L’ERP è adottato da circa un’impresa su quattro ed è la tecnologia che ha mostrato negli anni di saper traghettare le imprese più piccole verso la crescita dimensionale e una maggiore capacità di controllare processi e strutturarsi anche in vista dell’internazionalizzazione.

Questa correlazione tra ICT e Industria 4.0 è emersa con ancora maggiore forza nella ricerca che abbiamo condotto nei primi mesi del 2019 nelle imprese manifatturiere top performer, ovvero quelle imprese che hanno performance decisamente superiori alla media delle imprese italiane.

Queste imprese evidenziano un tasso di intensità nell’uso delle tecnologie ICT estremamente elevato: il 72% dichiara di avere implementato tre o più tecnologie. Proprio aver compreso le potenzialità del digitale ha consentito alle imprese di apprezzare i potenziali vantaggi del 4.0. Senza questa ‘palestra digitale’ è quindi più difficile per le imprese agganciare la rivoluzione del 4.0.

Tecnologie specifiche per settore

La terza considerazione riguarda il modello di adozione. Non c’è un unico modo di applicare il potenziale delle tecnologie. Anzi, le imprese mostrano un’ampia varietà di percorsi di adozione. È il settore industriale a essere il fattore più significativo.

L’investimento sul fronte delle tecnologie Industria 4.0 cambia in relazione alle specificità del processo industriale e del prodotto. Scomponendo il dato delle tecnologie adottate in relazione al settore di appartenenza dell’impresa, emerge come le imprese dell’Automotive e del Mobile hanno investito sul fronte della robotica, mentre la Manifattura additiva è adottata principalmente dalle imprese dell’occhialeria, del settore orafo, degli articoli sportivi.

Il laser cutting è diffuso nel settore dell’occhialeria, nella produzione di mobili e nell’occhialeria. I Big data-Cloud computing si concentrano nelle imprese che producono apparecchiature elettriche e nell’occhialeria. La Realtà Aumentata è adottata soprattutto dalle aziende che producono apparecchi di illuminazione e nell’orafo.

Infine l’Internet of Things (IoT) è adottato sostanzialmente dalle imprese che appartengono al settore delle apparecchiature elettriche e di illuminazione. In sostanza imprese con caratteristiche settoriali diverse investono su tecnologie 4.0 diverse.

Nuovi modelli di business

La quarta – e ultima considerazione – riguarda l’impatto che queste tecnologie hanno sul vantaggio competitivo delle imprese. Le evidenze che abbiamo raccolto dal punto di vista sia quantitativo (dati) sia qualitativo (interviste agli imprenditori) puntano verso una crescente capacità di personalizzazione del prodotto e di differenziazione dell’offerta da parte delle imprese che hanno adottato il 4.0.

Da un punto di vista dei dati quantitativi possiamo osservare che quasi il 70% delle imprese adottanti sviluppa prodotti su misura o personalizzati, mentre solo il 33% vende prodotti standard. Da un punto di vista qualitativo, le interviste con gli imprenditori ci hanno permesso di comprendere quando questo processo di differenziazione del prodotto sia significativo.

Grazie al 4.0 un produttore di fase come Del Brenta, che realizza tacchi per scarpe da donna, è riuscito ad accrescere la propria competitività e competenza diventando un punto di riferimento per i principali brand del lusso a livello mondiale. Se prima degli Anni 2000 l’impresa produceva per grandi lotti e per pochi clienti, oggi, grazie alla flessibilità del digitale, è in grado di lavorare per piccole e piccolissimi lotti per un numero di clienti più elevato.

L’utilizzo del digitale ha permesso all’impresa anche di fornire servizi a valore aggiunto. Se in passato vendeva solo tacchi, oggi Del Brenta vende (anche separatamente dalla produzione) pure il servizio di progettazione e sviluppo del tacco, aspetto che è sempre più apprezzato dai brand che vedono nell’impresa un partner strategico per l’innovazione del prodotto. Sembra quasi un paradosso, ma il 4.0 sta rendendo le nostre imprese ancora più artigiane e più capaci di lavorare su misura per i propri clienti internazionali.

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
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