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SDR Pack: digitalizzazione e materiali innovativi

Magazzino digitale
Negli ultimi tre anni il mercato si è evoluto costantemente, favorendo importanti trasformazioni. Tra queste c’è la sempre maggiore richiesta da parte dei consumatori di prodotti che abbiano un basso impatto ambientale. A questo proposito SDR Pack, azienda veneta atti­va nel settore del packaging flessibile, sta investendo nello sviluppo di soluzio­ni innovative che garantiscono un fine vita ottimizzato, facilitando le attività di riciclo. “Per soddisfare quanto più le esigenze dei nostri clienti, che puntano a imbal­laggi totalmente riciclabili, abbiamo potenziato il nostro reparto di estrusione (divisione con macchinari per la trasfor­mazione del granulo in film plastico, ndr) dove testiamo ‘ricette’ personaliz­zate anche per prodotti compostabili”, racconta Giorgia Ferracin, Responsabile Controllo Strategico e di Gestione di SDR Pack. L’innovazione fa parte del Dna aziendale dalla sua fondazione, nel 1960, quando Giorgio Ferracin intuì che i prodotti alimentari sarebbero stati venduti confe­zionati e non più avvolti in fogli di carta. Acquistò quindi uno dei primi estrusori, che all’epoca produceva 12 kg di film in polietilene all’ora. Tornando al presente, dal 2021 gli investimenti in nuove tecnologie sono aumentati: l’azienda ha riprogettato le strutture dei capannoni e ha acquistato macchinari di ultima generazione. “Ogni anno ci poniamo importanti obiettivi che hanno lo scopo di soddisfare alcuni principi di sostenibilità e comportamenti socialmente responsabili. Ci impegniamo a raggiungerli mettendo in atto azioni e interventi che coinvol­gono a 360 gradi la nostra azienda, dal processo produttivo in poi”, spie­ga Ferracin. Tutti i reparti produttivi sono stati così rinnovati e ampliati: estrusio­ne, stampa (con una nuova macchina da stampa e un sistema totalmente auto­matizzato e robotizzato per il montaggio dei cliché, cioè le matrici tipografiche), accoppiamento, taglio e un magazzino automatizzato con tecnologia Automatic Guided Vehicle (Agv). “In passato stocca­vamo la materia prima presso depositi in conto terzi. Abbiamo progettato que­sto magazzino compattabile in modo da ottimizzare gli spazi, così la merce si sposta autonomamente a seconda del punto in cui deve essere prelevata”, chiarisce Ferracin.

Coinvolgere le persone è il primo passo verso la digitalizzazione dei processi

La necessità di un magazzino apposito per contenere la materia prima nasce dal fatto che le tempistiche di consegna del prodotto per l’azienda devono essere inferiori a quelle di approvvigionamento delle risorse. “Il processo è stato lungo, ma siamo estremamente soddisfatti del nuovo modello di gestione degli articoli”, commenta Ferracin, ricordando anche il valore dell’accompagnamento delle risorse umane al cambiamento. Per attivare il magazzino, infatti, sono mutate delle mansioni e sono stati creati dei ruoli ad hoc. “I cambiamenti spesso spaventano, perché sono carichi di incertezza, ma abbiamo coinvolto il personale in questo processo spiegando le motivazioni della scelta e la nostra strategia, imparando talvolta a risolvere insieme problemi tecnici ed eventuali blocchi del sistema”, racconta. I posti di lavoro, comunque, non sono diminuiti, mentre è aumentata la mole di pallet da gestire. In linea con quanto descritto nel primo Bilancio di sostenibilità pubblicato nel 2021, l’azienda ha inoltre installato un secondo macchinario per l’abbattimen­to delle sostanze nocive emesse con il processo di stampa. Il primo era stato installato nel 2015, anno in cui SDR Pack ha iniziato il percorso di digitalizzazione, informatizzando alcuni macchinari tra­mite l’installazione di un Manufacturing Execution System (MES). “In questo modo abbiamo ottenuto il controllo di tutti i dati dell’intero ciclo produttivo. Ora stiamo informatizzando alcuni pro­cessi anche negli uffici, per esempio le mansioni di supporto alla tesoreria”, anticipa Ferracin. Il processo continuerà in produzione con l’introduzione del metodo Lean per la coordinazione degli attrezzaggi in macchina. Questo permetterà di ridurre al minimo gli sprechi e velocizzare ulte­riormente la produzione dell’articolo finale. Per quanto riguarda la crescita aziendale, invece, l’obiettivo è di puntare all’eccellenza del packaging, diventando un punto di riferimento per il settore e aumentando la percentuale di espor­tazione, attualmente il 4% rispetto alla totalità della clientela.

Logistica - Supply Chain, Logistica digitale, Magazzino automatico, Product life management


Elisa Marasca

Elisa Marasca è giornalista professionista e consulente di comunicazione. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Pisa, ha conseguito il diploma post lauream presso la Scuola di Giornalismo Massimo Baldini dell’Università Luiss e ha poi ottenuto la laurea magistrale in Storia dell’arte presso l’Università di Urbino. Nel suo percorso di giornalista si è occupata prevalentemente di temi ambientali, sociali, artistici e di innovazione tecnologica. Da sempre interessata al mondo della comunicazione digital, lavora anche come copywriter, addetta stampa e social media manager di organizzazioni pubbliche e private nazionali e internazionali, soprattutto in ambito culturale.