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Tecnologie e consulenza, i fattori strategici per l’Impresa 4.0

| Redazione |

Il piano incentivi 2019 per l’Impresa 4.0 punta a sostenere le imprese nella digitalizzazione e nell’innovazione dei processi produttivi oltre che nell’integrazione di tutte le informazioni in un’unica piattaforma, semplificando e velocizzando la gestione dei dati.

Per far fronte alla sfida dell’interconnessione, condizione imprescindibile per le tecnologie abilitanti su cui si basa il paradigma Impresa 4.0 è indispensabile digitalizzare i processi produttivi e logistici, agevolando il dialogo tra i vari sistemi coinvolti. Solo così la trasformazione digitale potrà avere un impatto positivo sull’attività delle imprese, come rileva una recente ricerca KPMG, per la quale gli effetti più significativi sono stati registrati in termini di efficienza produttiva (62,4% degli intervistati), incremento del valore aggiunto di prodotti e servizi (48,4%), miglioramento delle relazioni con i clienti (38%) e con i fornitori (16,4%).

L’aggiornamento tecnologico di macchinari e sistemi informativi generato dal Piano Impresa 4.0 ha contribuito a interconnettere ed automatizzare i processi della catena di distribuzione aziendale, migliorando il controllo sulle operation. Questo adeguamento mira a controllare una mole di dati molto vasta e proveniente da fonti diverse, aumentare la collaborazione e la condivisione delle informazioni tra tutte le divisioni dell’azienda e garantire una conseguente riduzione dei costi e dei tempi di gestione.

Ciò che determina il successo di progetti con questi obiettivi è la capacità di chi fornisce il software di individuare le problematiche del cliente e guidare l’azienda verso una trasformazione culturale e organizzativa. Capacità che può derivare solo da una profonda conoscenza dei processi produttivi e dei problemi concreti delle aziende.

La consulenza di società come Axioma, per esempio, in questo caso è fondamentale nella riuscita del progetto poiché è in grado di utilizzare la tecnologia come strumento per rispondere alle esigenze.

Se si guarda agli strumenti di Smart manufacturing, questi hanno il vantaggio di avere i dati in tempo reale: per monitorare l’avanzamento della produzione, intervenire in tempo in occasione di fermi macchina o per salvaguardare la marginalità prima della conclusione della commessa; danno la garanzia della correttezza dei dati; controllano tempi di consegna adeguati e coerenti agli ordini; monitorano la riduzione del valore di magazzino per diminuire il capitale circolante o per aumentare altri investimenti; agevolano una maggior collaborazione con i fornitori per migliorare il servizio al cliente.

Come evidenziano alcuni dati recenti, nel 2018 l’Impresa 4.0 si è ormai assestata come un fenomeno pienamente avviato nelle aziende di medie-grandi dimensioni (una su due) ma risulta assai meno consolidato nelle realtà medio-piccole (meno di una su 10). Mantenere un alto livello di qualità e puntualità di consegna è tuttavia un aspetto cruciale nella relazione con il cliente per tutte le imprese.

Grazie a un’azienda di consulenza che, oltre a seguire l’avviamento dell’impresa, realizza un’interfaccia per permettere ai nuovi programmi di raccolta dati e schedulazione della produzione di inviare report e consuntivi di produzione al gestionale in uso, le imprese possono raggiungere un’ottimizzazione dei processi e una visibilità in tempo reale dell’intero ciclo produttivo. Ne giovano anche la pianificazione tra i diversi reparti, con una miglior collaborazione interna e la garanzia del corretto funzionamento degli impianti e dei macchinari.

Gli ordini, per esempio, possono venir schedulati in base a logiche ottimizzate e strategiche, in base cioè alle priorità degli ordini-clienti e alle date di consegna con un miglioramento globale del servizio e soprattutto una più alta soddisfazione del cliente.