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Olitalia, rafforzare filiera e qualità con il giusto ERP

| Federica Biffi |

Presenza internazionale, ricerca e sviluppo di prodotti innovativi, qualità e tracciabilità delle materie prime. Olitalia, azienda che produce e commercializza olio e aceto, fa del potenziamento tecnologico e della sostenibilità il proprio mantra. Fondata nel 1983, esporta il 40% della sua produzione ed è presente in oltre 120 Paesi nel mondo con un’ampia gamma di oli extravergine, di oliva, di semi e aceti. L’azienda – che nel 2021 ha generato 200 milioni di euro di fatturato (in crescita dell’11% rispetto al 2020) – è guidata da Angelo, Elisabetta e Camillo Cremonini, figli di Giuseppe, co-fondatore del player del settore delle carni Inalca.

L’attenzione per la ricerca e lo sviluppo

A livello internazionale Olitalia è presente nei principali mercati, in tutti i continenti, e opera attraverso importatori e distributori locali, con i quali si creano delle importanti collaborazioni strategiche. Grande attenzione è posta alla ricerca e allo sviluppo di prodotti innovativi, con la prospettiva lungimirante di offrire ai mercati elevati e costanti livelli di qualità e sicurezza. Per questo è stato strutturato un processo di selezione e controllo delle materie prime e dei processi di trasformazione: qualità e tracciabilità dei prodotti sono assicurate grazie al ‘sistema qualità’ aziendale, regolarmente aggiornato e sottoposto a frequenti audit, interni ed esterni.

L’azienda è dotata di un moderno laboratorio, recentemente ampliato e modernizzato, in cui vengono effettuate gran parte delle analisi per la determinazione della freschezza e della genuinità del prodotto durante il processo produttivo, ma anche in fase di acquisto delle materie prime. Fiore all’occhiello è l’Acetaia Giuseppe Cremonini – che conta tre linee di produzione, mentre Olitalia ne ha otto – la cui sede e lo stabilimento è a Spilamberto, in provincia di Modena, dove il reparto più vasto è dedicato all’affinamento e all’invecchiamento dell’aceto balsamico.

Digitalizzare diverse aree aziendali

Olitalia è un’azienda multicanale con un’offerta di prodotti ampia che parte da quelli tradizionali come gli oli extravergini, per arrivare a quelli ‘tecnici’, come gli oli per la frittura ideati per avere una performance decisamente superiore rispetto ai semi normalmente utilizzati. A questa profondità di offerta si affianca il tema della multicanalità, che porta con sé logiche di servizio e processi di gestione diametralmente opposti: la logistica per la Grande distribuzione, infatti, ragiona per autotreni completi e ha come destinazione i centri di distribuzione; quella dell’ecommerce, invece, si basa sulla singola bottiglia e ha come punto di arrivo le abitazioni dei consumatori. Proprio per gestire e ottimizzare le procedure è stato avviato un progetto di digitalizzazione delle informazioni che ha come obiettivo la dematerializzazione del dato passando progressivamente da una gestione dei processi basata sulla carta a una navigazione dei dati sui sistemi informativi aziendali.

Il cuore del programma è SiFides, la soluzione di Enterprise resource planning (ERP) di Sinfo One, software house di Parma che vanta quasi 40 anni di esperienza nella fornitura di sistemi tecnologici per far evolvere le imprese. A spiegare il progetto è Gianmarco Antonelli, Chief Information Officer di Olitalia: “Abbiamo scelto SiFides più di 10 anni fa per la sua struttura di processi core molto stabile e per la sua base dati robusta e aperta alle interrogazioni dei dati grezzi”. Tutti i progetti di digitalizzazione delle informazioni si sono appoggiati a questi due pilastri seguendo una ricetta consolidata: dalla carta, all’analisi del fabbisogno di informazioni, alla costruzione di un prototipo per analizzare i dati, per poi atterrare su un nuovo modulo o su una nuova funzionalità del sistema informativo.

In questo modo sono stati completati alcuni progetti molto importanti per Olitalia come l’estensione del modulo Material requirement planning (MRP) al comparto della movimentazione delle materie prime per calcolare i fabbisogni netti di cantina e migliorare la lettura del dato di giacenza delle miscele e l’efficacia del reparto acquisti (dalla valutazione della domanda di mercato si passa alle giacenze di prodotto finito; si arriva poi alla pianificazione della produzione, considerando successivamente le giacenze delle miscele, per passare alla pianificazione di cantina e all’acquisto di materie prime).

Anche la logistica ha subìto un rinnovamento, come spiega il CIO di Olitalia: “Abbiamo integrato diversi partner esterni e implementato all’interno di SiFides il controllo della movimentazione dei pallet che da oggetti di proprietà sono diventati una commodity a noleggio”. Un altro esempio virtuoso è legato alla sostenibilità: “Stiamo integrando nell’ERP i processi di contabilizzazione legati alla filiera Coripet, un consorzio volontario, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in Polietilene tereftalato (Pet)”.

L’articolo integrale è pubblicata sul numero di Dicembre 2022 di Sistemi&Impresa.
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