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Come superare i limiti delle Lean Production, il caso Vin Service

Vin Service è una media azienda italiana leader mondiale nel design di impianti di spillatura e sistemi di refrigerazione per bevande alcoliche e analcoliche. L’azienda è entrata a far parte di un noto gruppo multinazionale a novembre 2016, con lo scopo di crescere ulteriormente a livello mondiale offrendo prodotti altamente innovativi. L’innovazione infatti ha da sempre caratterizzato il percorso di crescita di Vin Service.

Operaia a lavoro nello stabilimento Vin Service

Innovazione che non significa solamente rinnovamento dei propri prodotti, ma anche ripensamento e miglioramento nella gestione dei processi produttivi. A tal riguardo, a partire dal 2011, al fine di mantenere la propria competitività a livello mondiale evitando la delocalizzazione delle attività, l’azienda ha trasformato radicalmente la propria organizzazione produttiva introducendo un programma pluriennale di Lean Production per promuovere l’efficienza, ridurre al minimo gli sprechi e garantire maggiore puntualità e servizio al cliente.

Digitalizzare i processi per migliorare le prestazioni 

L’implementazione del Lean Thinking in Vin Service ha portato rapidamente al raggiungimento di risultati tangibili nelle aree dove è stato applicato, tanto che l’azienda ha esteso le logiche del pensiero snello anche ad altri reparti produttivi. Nonostante gli eccellenti risultati ottenuti nelle aree con produzioni standard, non si è potuto dire lo stesso per la zona dedicata all’assemblaggio di alcuni prodotti caratterizzati da un numero variabile di configurazioni e di operatori coinvolti nel processo (chiamato per semplicità “Beta”). L’insoddisfazione crescente e le ridotte prestazioni ottenute a seguito dell’introduzione dei principi di Lean Production nel reparto Beta, hanno quindi spinto il management a rivedere le scelte puntando ad alcuni investimenti nella digitalizzazione dei processi. In particolare l’uso di tecnologie ICT e IoT al sistema produttivo ha permesso di migliorare la produttività e la flessibilità dell’impianto e la qualità della produzione, grazie alla possibilità di aumentare l’interazione uomo-macchina e di abilitare la raccolta ed elaborazione di una grande varietà di dati direttamente dal campo.

Rendere le informazioni accessibili e personalizzate 

Per ottenere questi risultati, lo stabilimento si è inizialmente dotato di alcuni strumenti smart, ovvero tablet installati a bordo linea (uno per ogni postazione di lavoro), dotati di applicazioni mobile realizzate ad hoc per le esigenze produttive. In particolare, le App disponibili hanno consentito di riportare a video in tempo reale le informazioni necessarie all’avvio della produzione dei diversi prodotti, quali il numero di pezzi e il modello da realizzare, nonché il takt-time, ovvero il tempo di produzione imposto dalla domanda del cliente. Inoltre è stato possibile, sempre grazie alle App, inserire alcune funzionalità di gestione della linea direttamente dalla postazione in accordo ai principi della qualità totale (Jidoka), come la possibilità di arrestare il flusso produttivo in caso di problemi, in modo tale che questi possano essere risolti tempestivamente garantendo il livello di qualità richiesto dal cliente.

Uso dei tablet in postazione

L’interfaccia uomo-macchina è stata successivamente dotata di diverse opzioni che ne hanno permesso una migliore interazione con gli operatori. Oggi, tramite il tablet di postazione, ogni operatore può ottenere informazioni dettagliate riguardo le modalità di assemblaggio visualizzando immagini e istruzioni grafiche, nonché fornire il proprio feedback sul processo, partecipando così attivamente all’ottimizzazione dei cicli di lavoro.

Grazie all’introduzione di un’intelligenza artificiale, è stato inoltre possibile trasformare il sistema di gestione dei dati in input a proattivo. Le informazioni dal campo non servono più soltanto ad alimentare una banca dati per sviluppare dettagliate statistiche e analisi, ma vengono elaborate in automatico per generare notifiche personalizzate destinate ai vari utenti, dal management (fornendo dettagli importanti per la reportistica di alto livello), alla programmazione e controllo della produzione, all’ufficio tempi e metodi, in modo che ciascuno possa intervenire tempestivamente per riorganizzare la produzione, reimpostare i cicli di produzione e risolvere qualunque tipo di problema si verifichi.

Le tecnologie aiutano l’uomo 

I risultati sono stati molto significativi. A fronte di un importante miglioramento in tutte le aree di prestazione, è stata proprio la zona di montaggio caratterizzata da elevati mix, bassi volumi e nota per ritorni molto scarsi nella fase introduttiva del progetto (quando cioè si optò per sistemi di miglioramento tradizionali), a presentare i migliori risultati a seguito dell’introduzione degli accorgimenti tecnologici a supporto delle pratiche di Lean Production. Peraltro, la possibilità di ricevere informazioni in tempo reale e di utilizzare Internet e le tecnologie digitali, così da rendere tutti i reparti di Vin Service altamente interconnessi, hanno facilitato interventi tempestivi nella risoluzione o nella prevenzione dei problemi. Inoltre l’Appization, ovvero la presenza di strumenti semplici, di facile uso che consentono una facile interazione del personale con le macchine, ha favorito la propensione al feedback e agevolato il self training.

 

Per leggere l’intero approfondimento dedicato alla Lean Production, leggi il numero di Marzo di Sistemi&Impresa.
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