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Visione, competenze e valori per il futuro delle PMI

Giust
Le Piccole e medie imprese (PMI) sono aziende le cui dimensioni rientrano in parametri occupazionali ed economici prefissati. Il limite entro il quale sono comprese tutte le PMI (media, piccola e microimpresa) è stabilito dalla definizione di media impresa, ovvero, quando il numero dei dipendenti è inferiore a 250, quando il fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro o il totale dell’attivo dello stato patrimoniale annuo non supera i 43 milioni di euro. Le PMI rappresentano una delle caratteristiche distintive del sistema economico italiano, contribuiscono in misura rilevante alla formazione del Pil e all’occupazione della forza lavoro, giocando un ruolo importante per lo sviluppo e la crescita del Paese. Questo articolo si rivolge principalmente alle PMI italiane, con l’intento di fornire loro un metodo strutturato per favorire e rafforzare il vantaggio competitivo conseguito, oltre a delineare un approccio al mercato coerente rispetto alla strategia aziendale intrapresa. Spesso, le principali criticità rilevate nelle PMI sono inerenti alla difficoltà di realizzare congiuntamente una visione di lungo periodo (ambiziosa, ma soprattutto fattibile), supportata da adeguate competenze e governata da valori aziendali strettamente coerenti all’identità dell’azienda. Le PMI, frequentemente e con scarsa consapevolezza, sottovalutano questa importante correlazione. Visione, competenze e valori rappresentano le tre pietre angolari sulle quali costruire l’architettura del successo dell’impresa, ovvero il consolidamento del vantaggio competitivo. Il caso Varaschin Outdoor Therapy, oltre a rappresentare un esempio di successo, ha fornito un considerevole contributo per analizzare, codificare e sviluppare questo importante paradigma: il modello strategico triade.

Il sistema triade

‘Il sistema triade’ è inteso come un sistema interconnesso e contraddistinto da un elevato grado di consonanza tra i valori aziendali, la relativa visione e le necessarie competenze distintive. Questi fattori rappresentano i principali elementi strategici per costruire un solido vantaggio competitivo per l’impresa. Con questa sintetica definizione si intende evidenziare un importante punto di arrivo per una PMI, ovvero conseguire un rilevante risultato, sia strategico sia organizzativo. A emergere, innanzitutto, è un sistema coerente e competitivo, in quanto le tre componenti strategiche sono in armonia e in relazione reciproca, parlano lo stesso linguaggio ed esprimono i medesimi contenuti, attraverso un significativo allineamento, sia culturale sia di intenti. Ma com’è possibile conseguire questo risultato e perché è importante per le imprese? Questa duplice domanda richiede un adeguato approfondimento allo scopo di fornire, in modo chiaro ed esauriente, tutti gli elementi utili per comprendere la forza e l’efficacia di questo esito. Innanzitutto, è importante far sì gli stakeholder siano sempre molto sensibili nel valutare le scelte e i comportamenti delle aziende, soprattutto nel lungo periodo. Privilegiano elevati gradi di coerenza e la capacità di mantenerla nel tempo mediante precisi standard rappresentati dal relativo modello di offerta (prodotto-servizio). L’offerta si deve ricollegare all’identità dell’azienda, in quanto costituisce una garanzia storica di continuità per gli stakeholder e riguarda il ‘saper fare’ dell’impresa, comprovato dagli anni di storia dell’azienda, in un definito ambito di offerta. La principale difficoltà di conseguire questo risultato nasce dalla necessità di mantenere un forte allineamento di contenuti tra le tre componenti del sistema. Si tratta di uno sforzo importante da parte del vertice della PMI, che richiede metodo, costanza, coerenza e una forte condivisione aziendale. Questi parametri sono fissati dalla Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003, con la quale la Commissione Europea ha provveduto ad aggiornare le regole sulla base delle quali un’impresa può essere definita PMI, con decorrenza dal 1° gennaio 2005. Le competenze distintive sono “l’insieme di capacità e conoscenze frutto del processo di apprendimento collettivo dell’azienda: elementi che, oltre alle risorse (umane, tecniche e finanziarie) di cui l’impresa si avvale, distinguono l’azienda dai concorrenti e le consentono di esprimere una strategia innovativa vincente”.
L’articolo integrale è pubblicato sul numero di Marzo 2024 di Sistemi&Impresa. Per informazioni sull’acquisto di copie e abbonamenti scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434400)

Modelli organizzativi, PMI, Stefano Giust, strategia