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Voci del Manufacturing: le aziende si raccontano a FabbricaFuturo

Manifattura
Digitalizzazione, formazione, sostenibilità, Energy management. Sono tra i pilastri dell’Industria 4.0 e su cui la Manifattura deve puntare (ancora) per fronteggiare al meglio la trasformazione digitale. A distanza di cinque anni dal Piano Industria 4.0, ora le imprese hanno a disposizione numerosi fondi dedicati all’evoluzione tecnologica e organizzativa. E vale anche per il Manufacturing. I fondi agevolano e supportano il cambiamento, ma non bastano per attuarlo. Le conseguenze dell’emergenza sanitaria e la recente invasione della Russia ai danni dell’Ucraina hanno contribuito al rincaro dei costi delle materie prime e alla crisi energetica; questi scenari in continua evoluzione impongono che le aziende siano agili e preparate ad affrontare l’era delle incertezze. È proprio per dare una risposta al particolare momento storico che FabbricaFuturo, il progetto multicanale promosso dalla casa editrice ESTE e che da 10 anni osserva e racconta quanto accade nel settore manifatturiero propone la testimonianza di aziende manifatturiere che stanno fronteggiando la crisi anche attraverso l’implementazione delle nuove tecnologie e la gestione della transizione ecologica. Ne sono un esempio i casi che si raccontano nella tappa di Bologna del convegno, ospitata all’Opificio Golinelli il 25 marzo 2022: Pennelli Cinghiale, Alce Nero, Villani Salumi, Caviro, Varvel, Focchi, Trenton, Macron, Gruppo Fabbri Vignola, Ferrarini, Gruppo Icel, Opera Group, Fonderia Ghirlandina. Ma sono già numerose le aziende che hanno aderito anche alle altre tappe del progetto – Torino (8 aprile 2022), Treviso (13 maggio 2022), Brescia (8 luglio 2022), Ancona (14 ottobre 2022), Bari (11 novembre 2022) – come Apr, Monge, Sambonet Paderno Industrie, Vitale Barberis Canonico, Scam, Sabelt, Borsalino, Ri-Generation, Reynaldi Cosmesi, Golosità dal 1885, Pastiglie Leone. CLICCA QUI PER APPROFONDIRE I CONVEGNI DI FABBRICAFUTURO 

Digitalizzare per ottimizzare i processi

Nella tappa di inaugurazione del progetto 2022 di FabbricaFuturo a Bologna, ampio spazio è dedicato alla digitalizzazione, di certo uno degli aspetti centrali della Quarta rivoluzione industriale. A questo proposito, l’azienda produttrice di salumi Villani Salumi racconta – attraverso l’intervento di Francesco Silvestri, Direttore di Produzione – il progetto di informatizzazione della fabbrica con un sistema Manufacturing Execution System (MES) che consente all’impresa di tracciare, registrare e misurare ciò che accade in produzione. Anche l’obiettivo del progetto di Caviro, la Cooperativa vitivinicola più rappresentativa del territorio italiano, è quello di ottenere un miglioramento del processo sia attraverso interventi organizzativi sia con l’introduzione di una suite di gestione della catena di distribuzione. La testimonianza di Elisa Bevitori, Responsabile della Supply chain di Caviro, si concentra sull’analisi dei processi interni, in particolar modo sul processo di pianificazione delle risorse produttive che dall’area commerciale, passa per la pianificazione della produzione fino alla schedulazione delle linee produttive. Varvel, azienda che progetta motoriduttori, attraverso il racconto di Mauro Cominoli, Managing Director, presenta il progetto di rinnovamento della propria infrastruttura IT con nuovo hardware e software, per aumentare la capacità e la velocità dell’infrastruttura e della connettività, aggiornare i server virtuali, incrementare il livello di Business continuity, esplorare il mondo ‘cloud’, adottare strumenti avanzati per la gestione delle postazioni di lavoro. CLICCA QUI PER SCOPRIRE L’AGENDA DELLA TAPPA DI BOLOGNA DI FABBRICAFUTURO

Percorsi di formazione rivolti ai collaboratori

L’implementazione delle tecnologie impone un’attività formativa sulle persone. La filosofia di Focchi – azienda che realizza facciate continue – è riassunta nell’espressione: “Una persona felice è un testimonial felice”. Ecco perché, come testimoniato dalla Senior HR Manager Paola Arcangeli, i lavoratori sono seguiti nella loro crescita, tramite progetti di formazione verticale e percorsi volti a sviluppare la loro visione trasversale. Tra questi c’è il progetto di fidelizzazione del personale: SoulFaces – I volti del dettaglio è un brand film, cioè un’opera realizzata per raccontare la vita aziendale e delle sue persone. La formazione è centrale anche per l’azienda metalmeccanica Trenton. I passaggi generazionali sono tipici delle imprese; tuttavia impongono una riorganizzazione aziendale e, di conseguenza, l’inserimento di nuove figure per rispondere alle sfide attuali. Di questi tempi, sono note, però, le difficoltà di individuare le persone giuste nel mercato (è poi noto il fenomeno delle Grandi dimissioni, ma pure quello della carenza cronica di competenze): Carlotta Giovetti è Presidente e CEO di Trenton e spiega la collaborazione con il territorio e con i partner storici dell’azienda per la progettazione di un percorso professionale teorico in grado di formare il personale per l’organizzazione e per le altre imprese locali.

La sostenibilità come alleato per gli scenari futuri

A FabbricaFuturo c’è spazio poi per la questione ambientale: l’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle nazioni unite prevede obiettivi nel rispetto della sostenibilità e gli investimenti guidati dai criteri Enviromental, social, governance (ESG) rappresentano una guida per le aziende sempre più attente alle questioni ecologiche. Innovazione, pionierismo e pensiero laterale sono le variabili del successo di Pennelli Cinghiale, player nella produzione di pennelli e rulli professionali: Eleonora Calavalle, CEO dell’azienda, presenta l’evoluzione della gamma di prodotti, allargatasi a vernici e formulazioni innovative create con una forte attenzione proprio all’ambiente. Etica e alla sostenibilità ambientale contraddistinguono anche Alce Nero, una realtà che comprende imprenditori agricoli e trasformatori biologici, e che al contempo ha un’importante propensione all’innovazione tecnologica, utilizzando un metodo di produzione rispettoso delle risorse naturali, del lavoro delle persone e dei territori. Il modello – secondo la testimonianza dell’Amministratore Delegato Massimo Monti – è supportato dalla ‘cultura del dato’, che abilita un’attenta attività previsionale e di gestione delle scorte. Un equilibrio perfetto tra sostenibilità ambientale, economica e sociale. Anche Macron, spiegazione azienda, punta sulla sostenibilità ambientale; le scelte green dell’impresa sono raccontate da Antonio Dalle Fabbriche, Quality Assurance & R&D Manager: si tratta di decisioni attente allo scenario ecologico che rendono consapevoli e coinvolgono tutte le aree dell’azienda, dalla produzione alla distribuzione, diventando così un percorso virtuoso che si traduce in ottimizzazione del lavoro, dei costi e riduzione degli sprechi. Preservare senza sprecare è un ottimo mantra, di cui è promotore Gruppo Fabbri Vignola, azienda di conserve impegnata a salvaguardare l’ambiente ed evitare gli scarti, grazie all’innovazione tecnologica e alla sinergia tra confezionatrici e pellicole alimentari. Nello specifico all’Opificio Golinelli, l’Amministratore Delegato Stefano Mele racconta di Nature fresh, il primo film estensibile certificato compostabile per avvolgimento automatico e manuale lanciato dal Gruppo. La sostenibilità rappresenta un carattere distintivo anche per Ferrarini, che si concretizza in azioni che impattano non solo sull’ambiente e sulle persone, ma su tutta la filiera. Secondo la testimonianza di Matteo Milazzi, Legal Counsel dello storico salumificio, l’azienda utilizza il 65% di plastica riciclata per le confezioni di salumi; il packaging, inoltre, riporta le indicazioni per lo smaltimento a vantaggio dei consumatori, che vengono così coinvolti in comportamenti responsabili.

Energy management per fronteggiare i rincari energetici

L’efficientamento energetico è uno dei pilastri – insieme con digitalizzazione, transizione ecologica e formazione – del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e mai come in questo periodo storico serve interrogarsi su come gestire il tema dell’energia: i costi crescenti e le politiche di decarbonizzazione (ora in dubbio a causa del conflitto tra Ucraina e Russia) stanno spingendo le aziende – in particolare le più energivore – a una nuova gestione dei consumi energetici. Opera Group, società che fornisce progetti edilizi ed energetici, si concentra – con Iacopo De Vincenzi, Industrial Controller con Nomina Energy Manager & ETS – sulla letteratura scientifica relativa all’impatto del sistema di scambio di quote di emissione dell’Unione europea (Eu-Ets), il più grande sistema di scambio di emissioni di gas serra del mondo e rappresenta il più importante pilastro di politica energetica dell’Ue. Nell’intervento c’è poi spazio per l’innovazione e la competitività della Manifattura italiana sul tema. Massimo Zacchi, Direttore Operations Industriale di Gruppo Icel – azienda attiva nel mercato dei cavi elettrici – si concentra sull’esperienza di risparmio energetico: la sua organizzazione ha realizzato uno scambiatore acqua/olio con l’obiettivo di permettere la diffusione del calore e ridurre il funzionamento delle caldaie. Infine, l’impegno costante di Fonderia Ghirlandina, azienda specializzata nella produzione di ghetti in ghisa, di cui discute Massimo Ansaloni, Direzione Area Tecnica Impianti, ha permesso all’impresa di destinare tutte le risorse accumulate in nuovi investimenti produttivi, ambientali e nelle risorse umane.

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