FabbricaFuturo Treviso: il riscatto delle aziende manifatturiere del Veneto

| Federica Biffi |

Diverse sfide accomunano le Piccole e medie imprese (PMI) manifatturiere: le conseguenze dell’emergenza sanitaria e la guerra tra Russia e Ucraina hanno contribuito al rincaro dei costi delle materie prime e alla crisi energetica, che hanno impattato sui modelli organizzativi. Le imprese devono far fronte a questi scenari con agilità e prontezza; proprio per questo, e per condividere le loro esperienze, sono numerose le aziende produttive che si raccontano durante la tappa di Treviso di FabbricaFuturo, del 13 maggio 2022: Gibus, Morocolor Italia, MEP Macchine Elettroniche Piegatrici, Benincà, Ferrari Costruzioni Meccaniche, Dani, Diamant, Roncadin, Turatti, Nice, Varaschin, Cereal Docks, Pezzutti. 

Proprio per dare una risposta al particolare momento storico FabbricaFuturo, il progetto multicanale promosso dalla casa editrice ESTE e che da 10 anni osserva e racconta quanto accade nel settore manifatturiero, propone la testimonianza delle imprese manifatturiere che stanno fronteggiando la crisi anche attraverso l’implementazione delle nuove tecnologie e la gestione della transizione ecologica. Le aziende coinvolte nel progetto riflettono sui macro trend che guidano il futuro della Manifattura: digitalizzazione e innovazione tecnologica, formazione e reclutamento del personale, sostenibilità ed Energy management. Gli interventi delle aziende sono affiancati dai punti di vista del mondo accademico e di player del settore. 

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Fronteggiare gli scenari incerti con la digitalizzazione 

Nella tappa di Treviso di FabbricaFuturo, ampio spazio è dedicato alla digitalizzazione e all’ottimizzazione della produzione. A questo proposito, Alessio Bellin, Managing Director di Gibus, azienda che produce pergole e tende da sole, racconta l’evoluzione dell’organizzazione e del modello di business in chiave digitale, tra difficoltà e opportunità, occasioni per rivedere modus operandi consolidati. Marco Moro, Presidente di Morocolor Italia, azienda produttrice di colori, scandisce la crescita dell’impresa nell’ambito dell’innovazione tecnologica e dell’automazione, arrivando all’implementazione della filosofia lean. 

L’economia mondiale, com’è noto, ha risentito degli effetti delle politiche di contenimento della pandemia, subendo una crisi che ha compromesso i sistemi di gestione delle Supply chain. Grazie alla digitalizzazione e all’analisi dei dati, il Gruppo Benincà, impresa attiva nel settore degli automatismi per cancelli, porte, portoni, barriere stradali e accessori elettronici, ha saputo contrastare le criticità garantendo la continuità delle linee produttive. A raccontarlo è Marco Pesavento, Group Operations Manager di Benincà. 

Territorio ingegnoso e laborioso, il territorio del Nord-est dell’Italia è in grado di attrarre e conservare competenze, capacità e comportamenti di una comunità di valori e di rappresentare uno spazio umano-sociale eccellente nell’applicare nuove conoscenze, tecnologie e forme di sviluppo economico. All’interno di questo contesto si inserisce l’attività di MEP, Gruppo del Friuli-Venezia Giulia che realizza macchine elettroniche piegatrici: Vito Rotondi, CEO, Managing Director del Gruppo MEP, spiega il suo impegno nel concretizzare sostenibilità e innovazione tecnologica. 

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Formazione e competenze trasversali 

Il futuro dell’industria manifatturiera richiede sempre più competenze trasversali; proprio per questo serve lavorare sulla formazione del personale, nell’ottica di favorirne lo sviluppo. In questo ambito, si concentrano gli interventi di Francesco Ferrari, Amministratore Delegato di Ferrari Macchine Agricole, azienda di costruzioni meccaniche, e di Alessandro Tomba, HR Director di Roncadin, impresa che produce pizze surgelate di alta qualità. 

I candidati di oggi sono cambiati e stanno spingendo sempre più le aziende e la Direzione del Personale a focalizzarsi non tanto su aspetti quali la retribuzione o il livello di inquadramento – elementi che restano rilevanti – quanto ad altri strumenti, come welfare, work-life balance e formazione. Le talent attraction e acquisition sono fondamentali nel tempo storico che stiamo vivendo: lo racconta Debora Santin, Head of HR di Diamant, organizzazione che si occupa dell’ideazione, produzione e ingegnerizzazione di scarpe sportive e della serigrafia industriale. Dell’importanza dell’attenzione verso il personale ne parla anche Stefano Marchiori, HR Manager di Dani, conceria a ciclo completo che produce pelli per tutti i settori, il cui intervento verte su due temi tra loro interconnessi: lo sviluppo di attività di formazione interna e le iniziative adottate dall’azienda in ambito welfare. 

Affiancarsi agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu 

A FabbricaFuturo c’è spazio poi spazio per la sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – come individuato dai 17 obiettivi Agenda 2030 dell’Organizzazione delle nazioni unite (Onu). In questa direzione va la strategia di Turatti, azienda che si occupa di progettazione e produzione di macchinari e linee complete di lavorazione per l’industria alimentare, definita “Sustindustry”, perché coniuga lo sviluppo industriale con quello sostenibile per il Pianeta e per i suoi occupanti. Ne parla Enrico Gribaudo, CEO di Turatti. Anche l’intervento di Marta Gemin, Sustainability Coordinator di Nice, impresa attiva nei settori della Smart home, Security, Home & building automation, si cala in questo ambito: grazie all’innovazione, praticare oggi azioni sostenibili non significa fermare lo sviluppo, ma solamente gestirlo in maniera diversa e più efficiente. 

La sostenibilità rappresenta uno dei valori portanti anche per Varaschin, che da oltre 50 anni realizza arredi per l’outdoor che si ispirano alla natura e a un ideale di vita all’aria aperta, e ne abilita un’importante evoluzione. A spiegarlo è Stefano Giust, COO di Varaschin: si tratta di interpretare un nuovo stile, che si concretizza nel progetto “Leaf”, acronimo di Life, environment, action e future. In questo contesto, interviene anche Valeria Pilastro, Group Sustainability Manager di Cereal Docks, gruppo industriale italiano attivo nella prima trasformazione agro-alimentare. 

Infine, a trattare l’argomento dell’Energy management e a specificare l’importanza del tema in questi tempi – in cui i rincari energetici hanno gravato sulle aziende – è Luca Boatto, Business Development Manager di Pezzutti, fornitore di resine termoplastiche stampate, specializzato nella produzione di componenti industriali personalizzati e di prodotti complessi assemblati. 

Le prossime tappe di FabbricaFuturo: Brescia (8 luglio 2022), Ancona (14 ottobre 2022),Bari (11 novembre 2022). 

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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