Warrant Group, il ‘dietro le quinte’ della cessione di controllo a Tecnoinvestimenti
È la prima volta che Bellelli parla della cessione di controllo della sua impresa al gruppo leader in Italia nel Digital Trust, Credit Information & Management e Sales & Marketing Solutions. L’accordo con Tecnoinvestimenti ha previsto l’acquisizione del 70% di Warrant Group, valutato 33,9 milioni di euro: a fine novembre 2017 è stata corrisposta la prima quota di 25,7 milioni; il resto sarà versato entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio 2017 di Warrant (2,9 milioni se conforme alle previsioni) e i restanti 5,3 milioni in cinque rate costanti nei prossimi cinque anni.
“Il corrispettivo per il rimanente 30% del capitale sarà soggetto a opzioni put-call da corrispondere rispettivamente all’approvazione del bilancio 2018 e del bilancio 2019; tali importi saranno soggetti alla verifica del raggiungimento di obiettivi concordati relativi all’Ebitda di Warrant Group”, è stato scritto sul comunicato stampa diffuso da Tecnoinvestimenti all’atto del closing.
Warrant Group ha chiuso il 2016 con circa 21 milioni di euro di fatturato e 6,3 milioni di euro di Ebitda e il corrispettivo complessivo per l’acquisizione dell’azienda ha tenuto in considerazione la previsione in un fatturato oltre 30 milioni di euro per il 2017 (in crescita di oltre il 50% rispetto al 2016), con un Ebitda in crescita più che proporzionale e una posizione finanziaria netta pari a zero.
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Clima positivo, risultati solidi e il futuro in crescita
Il Gruppo Tecnoinvestimenti sta sviluppando rapidamente e anche con il nostro contributo supererà i 180 milioni di euro di ricavi nel 2017, mentre per il 2018 i ricavi del Gruppo cresceranno di circa il 20% e saranno superiori ai 215 milioni di euro. Il Gruppo ha le spalle larghe con una forte patrimonializzazione e una capitalizzazione in Borsa di circa 300 milioni di euro. Le altre società del gruppo sono leader nei loro settori, come InfoCert, la più grande Certification Authority in Europa. Con oltre 1.200 dipendenti, Tecnoinvestimenti rappresenta una fonte di grande risorse.
“Il clima in azienda è molto positivo e le persone (al 30 giugno 2017, Warrant contava oltre 150 dipendenti) hanno accolto con favore il passaggio di proprietà e non c’è stato alcun abbassamento di tensione”, spiega l’AD di Warrant Group, portando a supporto i risultati conseguiti a gennaio 2018: già al 26 del mese, l’organizzazione aveva ottenuto quanto raggiunto nel 2016 in 31 giorni.
“Siamo convinti che insieme si possa fare cross selling grazie alle altre società del Gruppo Tecnoinvestimenti, come Co.Mark o Assicom Ribes”, continua Bellelli. Warrant Group, infatti, si porta in dote un buon numero di clienti, tanto che la nuova Business Unit, che vede anche la presenza di Co.Mark, ha una base complessiva di oltre 5mila imprese appartenenti in prevalenza al comparto PMI.
Warrant Group ha poi un ruolo importante grazie alle competenze maturate soprattutto nei progetti di finanza agevolata legati alla digitalizzazione. “Si tratta di un processo che non terminerà con la fine degli incentivi; anzi, è destinato a proseguire, perché è un’innovazione che migliora la redditività delle imprese”, ragiona Bellelli. Inoltre, il tema del 4.0 e delle nuove tecnologie porta con sé il nodo delle competenze, che ancora mancano in molte aziende.
“Nelle organizzazioni servono figure competenti di questi aspetti e le imprese faticano a trovare le persone giuste sul mercato e quindi devono formarsele in casa; su questo, tuttavia, il Governo ha mostrato ancora una volta lungimiranza, soprattutto per l’inserimento nella fase 2 del Piano Calenda degli sgravi legati alla formazione 4.0”. Ecco perché Warrant Group può ancora essere “protagonista sul mercato”. Se questo è quanto l’azienda di Correggio offre a Tecnoinvestimenti, di contro quest’ultima consente a Warrant Group “nuove soluzioni tecniche per migliorare i processi produttivi”.
“A giugno 2020 Warrant Group passerà al 100% a Tecnoinvestimenti”, continua Bellelli. Che cosa succederà? “Da parte mia offrirò piena disponibilità per continuare a dare il mio contributo”. Solo il tempo ci dirà cosa ci riserva il futuro.

Dario Colombo, laureato in Scienze della Comunicazione e Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano, è caporedattore della casa editrice Este. Giornalista professionista, ha maturato esperienze lavorative all’ufficio centrale del quotidiano online Lettera43.it dove si è occupato di Economia e Politica, e nell’ufficio stampa del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
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