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La cybersecurity nelle aziende manifatturiere: serve proteggere la produzione connessa

| Federica Biffi |

La sicurezza della Rete è sempre più una priorità per fronteggiare gli attacchi informatici e per garantire lo sviluppo economico delle imprese. Le ultime minacce nel mondo del cyber si rivelano ancora più mirate e complesse, esercitate attraverso malware o attività di phishing e di social engineering, studiando il comportamento di un individuo con lo scopo di carpire informazioni utili. La rapida evoluzione delle strategie d’attacco dei cosiddetti “pirati informatici” richiede, in parallelo, livelli di sicurezza evoluti per difendersi, o ancor meglio, per prevenire le situazioni di pericolo. Specialmente nell’Industria 4.0 le imprese affrontano l’evoluzione organizzativa puntando sulla trasformazione digitale che impone l’introduzione, anche sulle linee di produzione, di nuove tecnologie, ormai uscite dal solo ambito amministrativo-gestionale.

La diffusione improvvisa del lavoro da remoto, poi, con l’uso di dispositivi personali, la connessione a reti domestiche e l’utilizzo delle piattaforme di collaborazione hanno accresciuto il perimetro aziendale da difendere, con la conseguenza di essere più esposti agli attacchi. Secondo i dati delle ultime ricerche a disposizione sulla cybersecurity, nel 2020 il 40% delle grandi imprese italiane ha subito un aumento degli attacchi informatici rispetto al 2019. L’impatto economico della pandemia ha costretto, dunque, le aziende a fronteggiare le sfide di sicurezza informatica, ma dai dati emerge che il 19% delle organizzazioni ha diminuito gli investimenti in sicurezza (contro il 2% del 2019) e il 40% li ha aumentati (nel 2019 era il 51%). Nel 2020 la spesa in soluzioni di cybersecurity ha raggiunto un valore di 1,37 miliardi di euro, in crescita del 4% rispetto al 2019.

Ecco perché il D.lgs 14/2021 (“Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza”) ha definito “l’architettura nazionale di cybersicurezza” e ha istituito in Italia l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, la cui finalità è la promozione e la diffusione della cultura della sicurezza cibernetica e la consapevolezza del settore pubblico, privato e della società civile sui rischi e le minacce cyber. Il 4 agosto 2021 il decreto è stato convertito in legge, completando, così, la strategia di ‘cyber-resilienza’ nazionale. Il settore della produzione, quindi, è chiamato ad adattarsi al cambiamento dello scenario tecnologico e produttivo, dal momento in cui, secondo i dati di Eurostat, l’Italia si colloca tra le prime posizioni in Europa per incremento della produzione industriale nel 2021.

Hanno partecipato allo Speciale della rivista Sistemi&Impresa, edita dalla casa editrice ESTE:

Cristiano Ercolani, Business Unit Director di Euris Technology

Paolo Lossa, Country Sales Manager di CyberArk

Salvatore Marcis, Technical Director di Trend Micro Italia

Umberto Pirovano, Senior Manager Systems Engineering di Palo Alto Networks

Massimo Tambani, Senior Account Sales Security Specialist di NTT

Marco Stangalino, Sales Specialist IoT di Cisco

Eitan Yehuda, Associate Director, Cybersecurity di Boston Consulting Group (BCG)

Samuele Zaniboni, Pre Sales Engineer Manager in Italia di Eset

Fabrizio Zarri, Cloud Security Architect di Oracle Italia

L’articolo integrale è pubblicato sul numero di Settembre-Ottobre 2021 di Sistemi&Impresa.
Per informazioni sull’acquisto di copie e abbonamenti scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434400)