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La sfida dell’uomo, governare la progettazione della fabbrica del futuro

| Redazione | ,

Immaginare scenari futuri diventa importante quando si è immersi in una fase di transizione, dalla cultura analogica alla cultura digitale: in queste fasi non valgono più le regole del passato, che si rivelano inadatte per interpretare i problemi emergenti e non esistono ancora regole per il futuro. Il futuro – ha scritto il Professor Celaschi in un articolo pubblicato sul numero di gennaio-febbraio 2019 di Sistemi&Impresa – è una dimensione che deve essere progettata e classificare futuri possibili è un ragionamento indispensabile per decidere come raggiungere obiettivi di business.

In questo sforzo è importante tener presente gli esseri umani e la loro interazione con l’ambiente. L’attuale era geologica è definita Antropocene, un’era nella quale l’azione umana influenza e modifica l’ambiente. Questo è un passaggio sostanziale nei nostri ragionamenti sulla fabbrica del futuro perché dovremo progettare luoghi all’interno dei quali è l’uomo a governare tecnologia, robotica, intelligenza artificiale, e non il contrario.

Una rivoluzione culturale e sociale

E noi abbiamo la responsabilità di contribuire ad alimentare un dibattito sulla progettazione dell’industria manifatturiera del futuro tenendo conto – come ha scritto Marco Taisch nella prefazione al volume Il Futuro della Fabbrica – che stiamo vivendo una rivoluzione che non è solo industriale e tecnologica ma anche culturale e sociale. È necessario ampliare lo spettro dell’analisi: le sfide che abbiamo di fronte richiedono di intervenire su più fronti: è necessario rivedere i modelli di business, concepire diversamente la modalità la quale portiamo innovazione in azienda, ripensare le catene di fornitura, le relazioni tra l’azienda il dipendente e i percorsi formativi.

L’obiettivo degli incontri di FabbricaFuturo, l’evento promosso dalla casa editrice ESTE che l’11 luglio 2019 ha fatto tappa a Firenze, è contribuire ad ampliare il ragionamento e ad affrontare con maggiore consapevolezza un momento di discontinuità tecnologica che deve essere governato.

Un momento della tavola rotonda della tappa di Firenze di FabbricaFuturo

Tecnologie, cultura e organizzazione

Come emerso nella tavola rotonda dell’evento, il mercato è in continua evoluzione e lo sviluppo della fabbrica del futuro è una sfida che abbraccia non solo le tecnologie, ma anche modelli culturali e forme organizzative. La tecnologia è abilitante, ma non è la soluzione: nelle trasformazioni digitali la definizione di una strategia che individui il Change management non solo in termini di formazione, ma soprattutto in termini di ingaggio delle persone, diventa il fattore chiave per una transizione di successo.

Inoltre creare l’allineamento tra i processi e le nuove tecnologie è fondamentale per sostenere l’innovazione e mettere le persone che li governano al centro della trasformazione digitale. Il percorso è certamente lungo, ma è importante maturare la consapevolezza di dover agire per far sì che il Manifatturiero possa guardare al futuro con ottimismo.