La strada verso il cloud si tinge d’azzurro con Nanosoft

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Si scrive ‘cloud’ ma si legge ‘cambiamento’. La rivoluzione nei processi di business innescata dalla tecnologia dell’As a service inizia a far scintille. Adottare il cloud significa rivoluzionare il modello di business partendo dalle risorse informatiche. Che sia spazio di memorizzazione, utilizzazione di software o analisi di dati, con il cloud si evitano i costi di possesso che derivano dalle necessità di aggiornamento, manutenzione e assistenza delle strutture ‘on premise’.
Se questo è il cloud, come siamo abituati a conoscerlo, forse non tutti sono consapevoli dell’impatto che avrà sull’organizzazione e dei passi che bisogna fare per ottimizzare la gestione informatica in azienda. “Si tratta di un percorso in parte Nanosoft tecnico, in parte culturale” spiega Dario Vemagi, AD di Nanosoft. “Quello che le aziende devono sapere – continua – è che non basta investire in nuove infrastrutture per prendere parte a questo cambiamento. Occorre essere pienamente consapevoli della trasformazione in atto nei processi di business grazie a questa nuova tecnologia”.

La tecnologia per il business di domani
Nonostante un accenno di ripresa abbia caratterizzato l’andamento di questo 2014 oramai agli sgoccioli, controllo dei costi, efficacia ed efficienza sono rimaste ai primi posti nel ranking delle priorità nell’agenda dei CIO. A seguire, l’annoso tema sicurezza. “Il cloud necessita un approccio nuovo alla sicurezza – commenta Vemagi –. Negli anni infatti la sicurezza è stata troppe volte trascurata e ora ci troviamo impreparati sul piano culturale. Per noi parlare di sicurezza fa parte del gioco”.
Dal recente rapporto Assintel sull’andamento del mercato IT in Italia sono emersi dati interessanti, soprattutto per quel che riguarda la crescita e la diffusione di alcune tecnologie come il cloud computing. In controtendenza rispetto alla stagnazione registrata dall’intero comparto IT (+0,7%), il fenomeno cloud è in netta ascesa segnando una crescita del 22%, sia nella componente classica (+33%) sia in quella di Business Process as a Service (+13%).
Una crescita determinata non solo da semplice curiosità per il nuovo trend – spiega Vemagi – ma dalla voglia di intraprendere la strada del cambiamento attraverso progetti strutturati. “Con una tecnologia cloud già matura, come quella di oggi, si riescono a definire con certezza i prerequisiti per affrontare un percorso cloud e si stabiliscono con assoluta precisione i tempi di implementazione”.
Oggi anche le criticità a livello infrastrutturale sembrano essere (quasi) acqua passata. L’ecosistema ideato da Nanosoft che porta verso il cloud si avvale di una rete consolidata di partner, come Veeam, Dell, Colt, Emerson, Sophos. Ognuno con una mission specifica: chi si occupa della disponibilità di banda, di data center, chi di connettività, altri ancora di sicurezza.

Group of Hands Holding Digital Devices with Symbols Da dove iniziare questo percorso? Quali i primi passi?
Tutto parte dai processi aziendali. Solo a fronte di un’analisi accurata dei processi è possibile individuare quelle sacche di inefficienza sulle quali intervenire adottando soluzioni cloud.
Il cloud, protagonista indiscusso della trasformazione digitale in azienda, diventa così la leva del cambiamento strategico di domani. “Un cambiamento talvolta non compreso appieno dalle organizzazioni – replica Vemagi –. Se fino a non molti anni fa il dipendente era sottoposto a una ferrea informatizzazione non appena entrato in azienda, oggi non è più così, perché il mondo consumer è tecnologicamente più avanzato di quello enterprise, ancora rigido e, per certi aspetti, arretrato sull’adozione di nuove tecnologie”.
Esigenze sempre nuove invece impongono un nuovo modo di fare business: in questo contesto cambiare modello significa essere pronti a cogliere nuove opportunità. Per troppo tempo il solo possesso del sistema informativo è stato considerato un valore in sé e non uno strumento per generare valore. Il modello però sta cambiando: il sistema informativo non ha più valore, se considerato mero asset aziendale. Il suo valore è la generazione di informazioni essenziali al business.
Le tecnologie che oggi consentono di raggiungere questo obiettivo sono le vere protagoniste della trasformazione digitale. Tali tecnologie sono già ampiamente disponibili, ma sono solo la punta di un iceberg che porterà in azienda innovazione e un nuovo modo di pensare il business.
Abbracciare la filosofia cloud significa intraprendere un viaggio alla scoperta della migliore soluzione tecnologica volta a rendere più efficaci e agili i processi e le infrastrutture.
Dopo aver rivoluzionato il mondo consumer, l’onda della trasformazione digitale sta travolgendo anche la vita di tutte le organizzazioni: o sei pronto a cambiare o sarà il mondo a cambiarti.

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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