La via ambrata fra tradizione e innovazione

Risale al 1500 la tradizione del liquore conosciuto oggi come Amaretto Disaronno, “il liquore italiano più bevuto al mondo”. Una storia che mette le radici nel territorio, ben conosciuto a quei tempi per la produzione casalinga di liquori, digestivi e vari composti curativi per il benessere della persona.

Diverse erano le famiglie che si contendevano lo scettro per la miglior ricetta che sapesse racchiudere in una bottiglia la passione per il liquore fatto a Saronno. Tra queste c’era quella dei Reina, avanguardisti e pionieri delle erbe officinali tanto da mettere sotto chiave l’originale ricetta dell’amaretto già dal 1600.

La ricetta fu tramandata segretamente di generazione in generazione fintanto che, agli inizi del 1900, Domenico Reina decise di aprire un negozio nel centro storico di Saronno per la vendita del suo liquore.

L’iniziativa ebbe così successo che, nel 1947, forte dell’eredità di una tradizione ultracentenaria, l’Amaretto Disaronno divenne un’istituzione nel settore wine & spirits grazie alla nascita di ILLVA (Industria Lombarda Liquori e Affini).

Oggi ILLVASaronno Holding è una multinazionale italiana a forte diversificazione strategica di business: con una presenza in 160 Paesi, l’azienda produce e commercializza altre bevande alcoliche di grande tradizione, quali Tia Maria, Rabarbaro Zucca, Artic Vodka, Isolabella Sambuca e Aurum e vini di qualità quali Vini Duca di Salaparuta,Corvo e Florio.

Nel Gruppo trovano spazio nel panorama nazionale e internazionale anche aziende primarie del settore dei semi-lavorati per gelati e prodotti da forno con brand quali Prodotti Stella, Montebianco, Anselmi, Chiaravalle, Eurobisco e Gespal. Completa la panoramica delle attività del Gruppo la presenza nel mercato delle lenti ottiche polarizzate tramite Barberini S.p.A. Il Gruppo conta oltre 1.000 dipendenti e 23 società controllate in Italia e all’estero.

Un business così ramificato – malgrado la dimensione ‘tascabile’ del Gruppo – insieme con il coordinamento delle divisioni wine & spirits e semi-lavorati per gelati e prodotti da forno, ha imposto da qualche tempo una rivisitazione dei sistemi informativi a supporto delle attività produttive e logistiche.

L’azienda, fedele al gestionale JD Edwards di Oracle, ha lavorato fianco a fianco con i consulenti di Sinfo One per mettere a punto una nuova release del prodotto che fosse funzionale alle rinnovate esigenze di competitività imposte dal settore food.

Con quartier generale a Parma, Sinfo One è di fatto una realtà che affonda le sue radici nella conoscenza delle dinamiche di business tipiche del settore alimentare. La sua forte expertise ne ha fatto il system integrator più conosciuto in Europa nel food&beverage.

Antonio Pisano, Direttore sistemi informativi di ILLVA Saronno

“Con la coesistenza di diverse sedi, e di diverse versioni del gestionale, il nostro primo obiettivo è stato da una parte il consolidamento dei processi e l’eliminazione delle customizzazioni, dall’altra la realizzazione di una convergenza delle release sui prodotti della gamma 9.0 di Oracle JD Edwards” spiega Antonio Pisano, Direttore sistemi informativi di ILLVA Saronno.

Il salto tecnologico ha permesso all’azienda di allinearsi ai più moderni standard funzionali del software e  di sfruttare al 100% le potenzialità della piattaforma Oracle.

“Abbiamo dovuto revisionare alcuni dei processi più critici – dice Pisano – soprattutto quelli attinenti la gestione degli ordini di vendita. Sono state così integrate nuove applicazioni che consentono al venditore di utilizzare il proprio tablet per l’invio degli ordini garantendo una drastica riduzione dei tempi di attraversamento dell’informazione”.

Il progetto di aggiornamento e di automazione della forza vendite è nato 6 mesi fa con il coinvolgimento di 80 agenti in Italia e di 15 all’estero, oggi interessa complessivamente circa 180 agenti della intera divisione Ice.

 

 

 

 

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