Manifattura nella quarta rivoluzione industriale: dall’as a service alla convergenza digitale

| Ralf Schulze |

La quarta rivoluzione industriale – detta anche Industria 4.0 – è nel pieno del suo sviluppo e ha già iniziato a cambiare radicalmente il panorama manifatturiero.
Nel 2016, abbiamo assistito alla crescita dell’Internet of Things (IoT) come motore dell’Industria 4.0. Le aziende manifatturiere hanno riconosciuto che la sempre maggiore pressione per alti livelli di efficienza, l’incremento della concorrenza e la richiesta di flessibilità produttiva, richiedono investimenti in progetti IoT. Tuttavia, in termini di interconnettività e IoT, il settore manifatturiero sembra essere in ritardo rispetto altri settori, come, per esempio quello della logistica.

 

Secondo un sondaggio sulle tendenze tra aziende di logistica e di produzione condotto dall’agenzia PAC specializzata in ricerche di mercato, il 48% delle aziende di logistica ha dichiarato di aver collegato i loro impianti dislocati in diverse località, rispetto a solo il 13% delle aziende manifatturiere. Le aziende di logistica hanno inoltre implementato e completato più progetti legati all’IoT rispetto alle industrie.

 

Una cosa è certa: l’Industria 4.0 a lungo termine trasformerà i modelli di business e di produzione. Come possono le industrie far leva sull’IoT per rendere i loro modelli di business sostenibili e praticabili per il futuro? E come potranno sopravvivere alla quarta rivoluzione industriale e garantire l’adeguatezza al mercato nei confronti dei concorrenti?

 

Ecco le cinque tendenze hanno caratterizzato il settore manifatturiero cambiando sostanzialmente il modo di fare business:

 

1. Trasformazione dei servizi. Le aziende stanno introducendo sempre più servizi supplementari per far decollare la loro gamma di prodotti e favorire la fidelizzazione dei clienti di lunga durata.
I nuovi servizi intorno ai prodotti esistenti sono progettati per creare un intero ecosistema che promuove una relazione continua con i clienti piuttosto che interazioni puntuali al momento della vendita.

 

2. Everything-as-a-Service. Il Software-as-a-Service è stato solo l’inizio. Le aziende di tutti i settori stanno passando da modelli di business basati sulla proprietà del prodotto ai contratti pay-per-use. I produttori saranno sempre più venditori di risultati e servizi più che di prodotti, per esempio vendere mobilità invece che automobili. I clienti pagheranno per un servizio solo quando e finché ne hanno bisogno, con il conseguente trasferimento di costi di stoccaggio e di manutenzione sui produttori.

 

3. Individualizzazione. Oggi, i clienti richiedono prodotti e servizi adeguati alle loro esigenze specifiche, rendendo la produzione di massa su larga scala inutile e inefficiente, cambiando quindi i modelli di business dei produttori da ‘noi vendiamo ciò che facciamo’ a ‘facciamo quello che vendiamo’. Tuttavia, la combinazione di centinaia o migliaia di opzioni di produzione possibili e le caratteristiche di prodotti personalizzati comporta un’enorme complessità che richiede sistemi performanti e affidabili per elaborare correttamente e in modo efficiente questa enorme quantità di dati.

 

4. Ipercompetizione. L’industria manifatturiera sta assistendo a un cambiamento nel contesto competitivo. Inoltre la crescente concorrenza va di pari passo con un ‘guerra dei talenti’. Negli ultimi nove anni, secondo il Ministero federale dell’Istruzione e della ricerca tedesco (BMBF), il numero di posti di tirocinio disponibili ha superato costantemente la domanda. Nel 2015, per esempio, ci sono stati 563.054 apprendistati disponibili, ma solo 542.806 candidati. Il 30% delle imprese industriali non erano in grado di riempire tutti i posti di formazione nel 2015, secondo l’associazione tedesca per l’industria e il commercio (DIHK), la maggior parte delle aziende spiega questi dati con una mancanza di candidati idonei. Di conseguenza, i talenti sono difficili da trovare e le imprese competono una contro l’altra, non solo per accaparrarsi clienti e quote di mercato, ma anche per i dipendenti di talento che possono garantire il loro futuro in un mondo digitalizzato.

 

5. Convergenza digitale. Le catene di produzione e la supply chain connessa alle aziende manifatturiere stanno spostandosi sulla sfera digitale, con nuovi prodotti e servizi che utilizzano diverse tecnologie quali RFID, WLAN, tecnologie di localizzazione e video-localizzazione. Queste tecnologie, e i diversi tipi di dati che offrono, sono integrati e accessibili attraverso una varietà di dispositivi e applicazioni in cui il mondo fisico e quello digitale sono sempre più collegati attraverso l’IoT.

 

L’IoT come strumento per migliorare i modelli di business

 

Ogni azienda manifatturiera è influenzata da almeno una di queste cinque tendenze. In questo momento, l’IoT si presenta ancora come una misteriosa giungla impenetrabile per molti e molti progetti sono fermi o non vengono messi in pratica a causa della complessità di integrazione dei dati e la mancanza di know how. Ma vale la pena di raccogliere la sfida.

 

L’IoT collega i produttori con i fornitori, con i clienti, con il proprio personale, nonché con le macchine e i materiali lungo l’intera catena di produzione, fornendo alle aziende una visibilità in tempo reale delle loro operazioni e processi.

 

L’IoT aiuta i produttori a migliorare ed espandere i loro servizi, consentendo loro di rispondere rapidamente alle richieste o ai problemi, garantendo in tal modo la soddisfazione dei clienti. Le aziende che abbracciano questa tecnologia saranno quindi in grado di trarre vantaggio dai trend della trasformazione dei servizi e dell’everything-as-a-service.

 

Inoltre, potenti piattaforme IoT forniscono l’infrastruttura necessaria per elaborare e integrare flussi di dati molto grandi e in questo modo ridurre la complessità dei processi aziendali che derivano, per esempio, dalla individualizzazione di massa dei prodotti. Infine, i modelli di business sono migliorati e resi più affidabili attraverso una maggiore produttività che accompagna una riduzione dei costi, per esempio attraverso la manutenzione predittiva dei macchinari e i ridotti tempi di fermo di produzione.

 

Le aziende dovrebbero quindi concentrarsi sui benefici della digitalizzazione e non temere le sfide a breve termine dell’IoT, che invece dovrebbe essere considerato uno strumento indispensabile che fornisce informazioni chiave per il business e aumenti di produttività; oltre a offrire il vantaggio competitivo di cui hanno bisogno e padroneggiare con successo le sfide dell’industria 4,0 sul lungo termine per migliorare i loro modelli di business.

Share on FacebookShare on TwitterShare on LinkedinShare on Pinterest

FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

Contatti

ESTE – Edizioni Scientifiche Tecniche Europee Srl

Via Cagliero, 23 - 20125 Milano
P.IVA: 00729910158
TEL: 02 91 43 44 00

Per informazioni commerciali:
commerciale@este.it
Cookie Policy | Privacy Policy

Iscriviti alla Newsletter