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Nuove sfide e nuove opportunità per la Fabbrica del Futuro

Dopo la prima tappa del 2019 a Brescia (leggi qui l’articolo), arriva in Veneto il progetto FabbricaFuturo, il ciclo di incontri promosso dalla casa editrice ESTE e dalla sua rivista Sistemi&Impresa dedicato a tutti gli attori del mercato manifatturiero.

Le nostre giornate sono un’occasione per riflettere di come l’innovazione tecnologica stia modificando non solo il modo di produrre ma anche gli assetti organizzativi e le relazioni all’interno del contesto produttivo, dove alcune logiche si sono sovvertite per sempre.

Partendo dal ruolo delle persone: l’operatore che esegue un ordine ha lasciato spazio a un operatore aumentato, abilitato alla presa di decisioni. La sfida non è solo tecnologica perché a nuove tecnologie fanno da contraltare nuovi processi e nuovi modelli organizzativi che richiedono nuove competenze e nuovi modelli di contrattazione e rappresentanza.

La sfida, per tutti, sarà saper governare le nuove tecnologie. Le imprese svolgono un ruolo centrale perché la fabbrica è il luogo dove la trasformazione del lavoro si è manifestata nella forma più evidente: il salto è ‘dalla mano d’opera’ a ‘menti d’opera’, l’uomo è passato dall’utilizzare la forza fisica per spostare merci a spostare dati. Anche per questo il manifatturiero rappresenta oggi una grande occasione per contrastare la gender diversity, come ha sottolineato Marco Taisch nell’intervista di copertina del numero di gennaio-febbraio 2019 di Sistemi&Impresa.

L’impresa è un eccellente territorio di sperimentazione perché è al suo interno che si concretizza il percorso di trasformazione digitale e, anche per questo, assume un grande ruolo all’interno di un progetto di sviluppo sociale dove evoluzione dell’impresa ed evoluzione del tessuto sociale sono sempre più connesse.

Per questo parliamo di ‘società digitale’, dei cambiamenti in atto e del loro impatto su economia, finanza in uno scenario dove internet sta ormai in tutte le cose, dove cresce la complessità dell’ambiente competitivo ma ci sono soluzioni e strumenti per gestirla in maniera efficace.

Trasformazione tecnologica, economica e sociale

Esistono sia contraddizioni sia potenzialità nel passaggio dal modo di produzione industriale al modo di produzione digitale. Ciò implica cambiamenti in atto sull’economia e sulle modalità del progetto sociale, come ha spiegato Roberto Masiero, professore ordinario di storia dell’architettura Iuav Venezia.

Le aziende italiane devono trovare un proprio percorso di digitalizzazione, che guardi alla produttività, alla ottimizzazione dell’intero ciclo del valore, esaltando le proprie specificità. Michele Dalmazzoni, collaboration & industry digitalization leader di Cisco, ha illustrato come l’azienda abbia individuato specifiche soluzioni per l’impresa 4.0, e un percorso che permetta di accelerare la digitalizzazione, garantendo investimenti mirati e un ritorno chiaro.

Oggi è necessario adeguare i processi aziendali alle nuove tecnologie, in modo da renderli robusti e affidabili per sostenere l’innovazione tecnologica e mettere le persone che li governano al centro della trasformazione digitale. Per allineare le tecnologie ai processi è prima necessario adeguare gli stessi all’evoluzione dei mercati e ai trend emergenti, come ha spiegato Gianni Dal Pozzo, amministratore delegato di Considi.

Sistemi e organizzazioni complesse devono confrontarsi e interagire con ecosistemi sempre più caotici e imprevedibili. Le attuali prassi gestionali si sono dimostrate adatte a gestire problematiche e situazioni complicate, ma sono ancora quelle corrette quando si ha a che fare con nuove complessità? Massimo Lovise, supply chain director di Illycaffè, ha illustrato le applicazioni implementate dall’azienda.

Soluzioni digitali per lo sviluppo delle aziende

Siemens ha tradotto le competenze specifiche del settore manufacturing in una piattaforma digitale pronta all’uso, la cui base installata di automazione si coniuga ai nuovi servizi digitali.
Andrea Gozzi, business development manager per l’industrial software, divisione digital factory di Siemens Italia ha presentato casi applicativi di IoT e Cloud e modelli Digital Twin e cybersecurity con casi di studio nelle lavorazioni meccaniche.

I consumatori di oggi sono sempre più consapevoli e informati, i millennials mirano a prodotti locali, autentici, trasparenti, tracciati, ed etici. La fiducia cieca nel “brand loyalty” è sostituita dalla richiesta di “product data visibility”. Gianluca Tesolin, amministratore delegato Bofrost Italia, ha spiegato come si intensifica la collaborazione con i fornitori per la tracciabilità blockchain-enabled, un modo per creare valore condiviso.

Supportare le imprese manifatturiere nei loro percorsi di innovazione e concretizzare i loro progetti di Industria 4.0, significa mettere a disposizione delle PMI infrastrutture, risorse e competenze. Lara Binotti, sales director Holonix, e David Tomasin, managing director Inn-Flex, hanno presentato un caso di applicazione concreto, implementato presso l’azienda friulana leader mondiale nel settore degli imballaggi.

Marco Camuccio, sales manager di Premek Hi Tech, ha spiegato come l’adozione di un nuovo sistema di interfaccia digitale tra macchina e operatore sancisca l’avvento di un’operatività totalmente interconnessa, con svariati benefici per l’azienda e nuovi scenari da gestire.


FabbricaFuturo, imprese, innovazione