D-Avengers, la community al servizio della trasformazione digitale

| Giorgia Pacino |

Orientarsi nel mondo della Digital transformation non è semplice. Ecco perché è meglio rivolgersi agli esperti. Si chiama D-Avengers ed è la community pensata per aiutare le aziende a muoversi nel campo dell’innovazione digitale. Nata dall’iniziativa dell’associazione AICA con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, si propone di offrire a manager, lavoratori e semplici cittadini gli strumenti giusti per confrontarsi con la rivoluzione che è in atto.

Riprendendo i personaggi della Marvel, anche i ‘vendicatori digitali’ hanno caratteristiche e poteri diversi. Della community fanno parte infatti esperti di tecnologia, giovani CIO, responsabili HR e giornalisti. Figure diverse, ma tutte accomunate dalla necessità di governare la trasformazione del loro mestiere determinata dall’avvento della tecnologia.

Ognuno è un supereroe nel proprio ambito, ma per vincere dobbiamo mettere insieme competenze diverse”. Gloria Gazzano è Presidente di Aica Lombardia. Ha iniziato a lavorare con l’Intelligenza Artificiale (AI) già 40 anni anni fa, rimanendo conquistata da quella che oggi definisce una “singolarità tecnologica e sociale”. Teorizzata sin dai tempi di Alan Turing e oggi abilitata dalla capacità di calcolo, dalla mole di dati disponibili e dalla connettività.

“C’è chi ne è attratto e chi ne è spaventato, ma di certo siamo in un momento di rivoluzione profonda davanti alla quale bisogna attrezzarsi. Chiunque, che sia uno studente, un lavoratore o un semplice cittadino, è immerso in questa trasformazione. E chi ha le competenze giuste ha il dovere di fare awareness affinché questi fenomeni siano conosciuti in modo oggettivo e senza sensazionalismi”.

La community nasce proprio per rispondere a questo bisogno. Così come alle esigenze di tutti gli esperti IT che lavorano all’interno delle aziende. “I tecnologi si trovano a dover cavalcare una rivoluzione complessa, perché multidisciplinare, e spesso sono invece schiacciati in un ruolo puramente tecnico. Occorre, invece, far capire che queste tematiche impattano su tutti i settori: bisogna dare alle aziende strumenti per orientarsi nel mare magnum dell’innovazione”.

Verso una nuova organizzazione del lavoro

Gloria Gazzano
Gloria Gazzano

L’attività dei ‘supereroi digitali’ prova a muoversi in questa direzione. Il rischio, infatti, è che la digitalizzazione, se non guidata, sia banalizzata e si fermi solo all’acquisto di nuove tecnologie e non inneschi invece un cambiamento complessivo nell’organizzazione del lavoro. “La vera innovazione non sta nella tecnologia, ma nella sua applicazione all’interno dell’azienda. Bisogna trovare l’applicazione vincente che porti valore a ciascuna realtà”, spiega Gazzano.

Un impulso è arrivato anche dallo Stato, prima con le agevolazioni fiscali per le imprese che investono in innovazione previste dal Piano Industria 4.0 e ora con i bonus per la formazione 4.0. “Tutti i soldi spesi in tecnologia hanno un’utilità”, continua la Presidente di AICA. “L’errore forse è stato l’aver orientato l’accesso a questi finanziamenti più sull’hardware, sui macchinari. Bisogna preoccuparsi anche dei software e accompagnare l’azienda nella fase di applicazione”. È ciò che si propongono di fare i D-Avengers.

La community ruota attorno al lavoro di un Advisory Board composto da giovani professionisti chiamati ad animare discussioni e confronti. Il tema scelto per il 2019 è l’Artificial Intelligence. Un primo incontro c’è già stato e ha approfondito lo stato dell’arte nelle aziende italiane e le prospettive di sviluppo a medio termine delle macchine con intelligenza comparabile a quella umana. Le prossime occasioni di dibattito analizzeranno l’impatto che l’AI potrebbe avere su ambiti diversi della nostra vita. Si riparte dalle competenze, per comprendere com’è evoluta negli anni la domanda di skill digitali e quali saranno i mestieri del futuro.

Il terzo appuntamento sarà dedicato al lavoro: esponenti del mondo sindacale e accademico discuteranno dell’evoluzione del mercato del lavoro e delle professioni ‘a rischio’. Infine, i rapporti tra AI ed etica, con i problemi che si manifestano anche in materia di privacy.

Agli incontri fisici si affianca una componente di dibattito online, grazie alle iniziative promosse sulla piattaforma della community. Saranno coinvolti anche i vendor, in qualità di rappresentanti del mondo dell’offerta, invitati a mettere a disposizione delle aziende i loro centri di innovazione. “Ci piacerebbe che la piattaforma potesse diventare un luogo di incontro tra domanda e offerta”, conclude Gazzano. “L’obiettivo è far crescere la community, non solo come target di partecipanti, ma anche come cassetta degli attrezzi a disposizione di chi vuole innovare”.

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