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La chiave per un business resiliente? Accesso ai dati e innovazione

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Le aziende italiane sfidano l’innovazione, ma riconoscono l’urgenza di miglioramenti tecnologici e processuali per affrontare il cambiamento. Nel corso dell’edizione 2023 di SAP Now, l’appuntamento annuale più importante che SAP Italia dedica ogni anno alla business community, sono stati presentati i risultati dello studio La formula per un business resiliente, condotto da SAP Insights. L’analisi ha coinvolto oltre 4mila manager di medie e grandi aziende in 13 Paesi del mondo, inclusa l’Italia, con l’intento di indagare la preparazione delle aziende ad affrontare le sfide presenti e future, evidenziando le leve per una maggiore resilienza.

I risultati indicano che la resilienza nel presente, la resilienza futura e l’accesso ai dati si muovono di pari passo, rafforzandosi a vicenda. Gli intervistati che hanno infatti valutato “molto positivamente” le proprie capacità di affrontare sfide attuali o future hanno anche dichiarato di beneficiare di un migliore accesso ai dati per supportare le decisioni aziendali. Al contrario, le aziende che hanno valutato negativamente la propria resilienza hanno riconosciuto di non avere un accesso adeguato ai dati.

“Investire nei dati è essenziale. Una delle caratteristiche delle aziende resilienti è il loro elevato grado di accesso ai dati. Si può essere cinture nere in ogni disciplina sportiva, ma tutta questa esperienza e tutti questi sforzi verranno ridotti, nel migliore dei casi (e sprecati, nel peggiore dei casi) se non si hanno i dati per sapere come funzionano i processi attuali. Senza questa conoscenza, è più difficile sapere quali processi necessitano di essere corretti per rendere la propria azienda più resiliente”, ha evidenziato Carla Masperi, Amministratore Delegato di SAP Italia.

Nuove tecnologie per guardare al futuro

A rendere un’organizzazione più resiliente è anche l’innovazione, emersa dallo studio come il secondo fattore chiave. Tuttavia, le aziende italiane hanno identificato due barriere principali alla loro innovatività, entrambe citate dal 37% dei partecipanti: la difficoltà ad abbandonare i modelli di business attuali e la presenza di silos tra le diverse funzioni aziendali.

Per affrontare queste sfide, le imprese italiane riconoscono che miglioramenti tecnologici (53%) e miglioramenti nei processi (48%) sono le priorità più urgenti per rendere le proprie organizzazioni più reattive ai cambiamenti nel breve termine. Inoltre, le opportunità di crescita identificate dalle aziende italiane per i prossimi 12 mesi includono lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi (50%), l’espansione in mercati esistenti (46%) e l’uso di tecnologie intelligenti per migliorare l’analisi dei dati e il processo decisionale (45%).

A livello globale, invece, il report individua come sfide principali per la resilienza la capacità di rispondere ai problemi attuali e la preparazione a quelli futuri. Quando gli intervistati sono stati invitati a valutare la propria efficacia in nove aree chiave per la resilienza, solo il 30% si è considerato “molto efficace”, mentre il restante 70% si è riconosciuto preparato solo in tre o meno delle nove aree individuate. Per quanto riguarda la capacità di prevedere e prepararsi ai futuri problemi, invece, il 32% non è “realmente soddisfatto” della situazione della propria organizzazione in una qualsiasi delle 12 competenze necessarie per prepararsi al futuro, mentre il 65% si è dichiarato “veramente soddisfatto” in tre aree o meno.

L’adozione di tecnologie intelligenti, come l’Intelligenza Artificiale, emerge come elemento cruciale. Aziende che fanno affidamento su queste tecnologie non solo aumentano le opportunità di crescita, ma ottengono la capacità di adattarsi rapidamente alle avversità e ai cambiamenti, emergendo più forti di prima.

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Martina Midolo

Classe 1996, Martina Midolo scrive di cultura d’impresa e si occupa di social media. Per FabbricaFuturo conduce il podcast Storie dell’Italia che produce.