La sensibilità per la bellezza

| Chiara Lupi |

In un tempo in cui la manifattura in Italia avanza, grazie a tecnologie robotiche all’avanguardia, che spazio ha l’uomo con la sua sensibilità per la bellezza?

L’Istat ha registrato una crescita della produzione industriale del 4,4% a luglio 2017. Un dinamismo che avvalora la bontà del Piano Nazionale Industria 4.0: il sostegno agli incentivi ‘efficaci’ fa sì che le risorse vengano destinate a imprese che producono e creano occupazione.

E qui si apre un capitolo che merita una riflessione. Ci troviamo in una situazione che nella nostra storia non si è mai verificata: all’aumentare della produzione industriale, il lavoro non aumenta in proporzione. La reingegnerizzazione dei processi industriali vede sempre più protagonista la tecnologia e sempre meno l’uomo. O meglio, l’uomo che affianca le macchine dovrà esprimere competenze d’eccellenza per progettare, governare soluzioni di advanced manufacturing.

I dati ci dicono che il 50% dei posti di lavoro ‘umano’ sono a rischio di sostituzione in una finestra temporale di 10-15 anni. Robotica e intelligenza artificiale stanno stravolgendo il mondo del lavoro e sono maturi i tempi per la presa di coscienza di un fenomeno destinato a creare disuguaglianze: spostare progressivamente reddito dalla remunerazione delle risorse-lavoro a quella del capitale, concentrato nelle mani di pochi, può avere evoluzioni traumatiche e incontrollabili.

Nel frattempo nelle nostre imprese, cosa succede? Abbiamo raccontato la storia di Aurora, un brand con oltre 100 anni di storia. La scrittura manuale è tutt’altro che passata di moda: ora strumenti tecnologici ottimizzano i flussi produttivi e consentono ai clienti di avere a disposizione tutte le informazioni sul prodotto acquistato. La storia dei prossimi anni passerà dalle mani degli artigiani del futuro, a loro il compito di coniugare artigianalità e tecnologia, tradizione e innovazione.

Dalle penne alle macchine professionali di caffè, il Gruppo Cimbali, azienda familiare fondata agli inizi dello scorso secolo, è oggi il più grande produttore mondiale di apparecchiature per il caffè espresso. Un’azienda che ha sempre puntato sull’innovazione tecnologica ed era già 4.0 quando ancora Governo e media non avevano puntato l’attenzione su questi temi. L’Internet delle cose rappresenta ora l’ultima fase di un percorso di innovazione produttiva: le macchine dialogano, trasmettono dati, possono essere controllate da remoto…

Sempre nella prima metà del Novecento ha origine Zamperla, un nome non noto al grande pubblico, anche se con ogni probabilità tutti noi siamo saliti almeno una volta su un’attrazione in un parco divertimenti. Le giostre Disney portano la firma di Antonio Zamperla, così come altre in molti parchi divertimento in giro per il mondo. Il segreto del successo? La gestione di tutti i processi interni ma, soprattutto, la capacità di problem solving.

Forse il valore più importante, racconta Zamperla, è la sensibilità per la bellezza. Abbiamo l’arte nel nostro Dna, dice, ed esorta gli altri imprenditori a valorizzare un patrimonio che nessun altro al mondo possiede. Finché la sensibilità per il bello sarà una prerogativa dell’uomo potremo alimentare la speranza di essere noi indispensabili per la nostra manifattura. E continuare a considerare la tecnologia solo uno strumento.

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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