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L’utilizzo dei droni in Manifattura

Droni Manifattura
Il settore aerospaziale ha risentito significativamente degli effetti causati dalla pandemia da covid-19 sotto diversi punti di vista. A causa delle restrizioni dei Governi che hanno tenuto a terra la maggior parte delle flotte di aerei di linea, i produttori di aeromobili hanno subìto un notevole calo produttivo (Goel et al,. 2020). Le compagnie aeree hanno dovuto interrompere la regolarità o ridurre le frequenze dei loro servizi di trasporto. La maggior parte dei velivoli commerciali è stata sospesa, portando a una duplice conseguenza: da un lato un risparmio economico dovuto alla minore spesa per la gestione dei velivoli negli aeroporti; dall’altro una spesa importante legata ad approfondite attività di ispezione e manutenzione prima del loro riutilizzo (Liptakova et al,. 2020), (Hayward, 2019). Inoltre, a causa della diminuzione esponenziale dei passeggeri, molti veicoli ad alta capacità (per esempio, Boeing 747 e Airbus A380) sono stati ritirati e molti ordini per la produzione di nuovi aeromobili sono stati ritardati o annullati (Pallini, 2021), impattando dunque anche su produttori e fornitori (International air transport association, 2020). L’International air transport association (Iata) ha, infatti, monitorato lo sviluppo del coronavirus e i suoi impatti sull’industria aeronautica e ha calcolato un calo dell’interesse per i viaggi aerei fino a 32 milioni di persone in tutto il mondo nel giugno 2020 (International air transport association, 2020). Di conseguenza, multinazionali come Airbus e Boeing hanno registrato, rispettivamente, una riduzione del 34% e del 60% di aeromobili prodotti nel 2020, il volume più basso di ordini in oltre un decennio (Statista, 2021). Tuttavia, si può osservare una graduale ripresa nell’ambito della produzione di velivoli aeronautici. In questo contesto, i veicoli Unmanned aerial vehicles (Uav) stanno assumendo un ruolo sempre più importante nelle proiezioni economiche globali. Uno studio statistico del 2021 rivela come questi prodotti siano in forte crescita in svariati ambiti industriali e differenti applicazioni, dal settore della difesa a quello pubblico, dall’impresa al singolo cliente, dalla Logistica al Trasporto di merci e persone (Statista, 2021). L’Aerospaziale è un settore industriale ad alto contenuto tecnologico e ad alta intensità di conoscenza attorno al quale ruotano svariati fattori tecnici e abilitatori tecnologici (Castellani et al,. 2019). In termini di progettazione e sviluppo di prodotti complessi, quali gli Uav, è fondamentale poter gestire opportunamente tutti i dati legati all’intero ciclo di vita del prodotto. Il Product lifecycle management (Plm) si identifica come un approccio metodologico e tecnologico per una gestione collaborativa dei dati da parte delle imprese. Inoltre, è estremamente utile per le organizzazioni comprendere quali siano gli impatti legati all’introduzione delle tecnologie Plm per gli Uav nell’ambito dei loro processi produttivi.

Le principali applicazioni dei veicoli Uav

Gli Uav, anche detti velivoli a pilotaggio remoto, identificano una categoria di velivoli operanti senza l’ausilio di un pilota a bordo (Pappalardo, 2003). Il primo Uav fu il Q-2 della Ryan Aeronautical, progettato e utilizzato negli Anni 50 per ricognizioni militari (Sullivan, 2006). Al giorno d’oggi, questi prodotti sono molto utilizzati per eseguire lavori noiosi, sporchi o pericolosi (Cambone et al,. 2005). Infatti, l’interesse verso l’utilizzo di queste tecnologie negli anni è fortemente cresciuto anche in relazione alle evoluzioni di altre tecnologie abilitanti come, per esempio, la comparsa di batterie ad alta densità di potenza, capacità di lungo raggio, micro dispositivi di radio a bassa potenza, microprocessori e micromotori avanzati (Chao et al,. 2010). Gli Uav sono diventati applicabili in diverse circostanze come il telerilevamento, la mappatura geografica, il monitoraggio del traffico, le operazioni di ricerca e salvataggio, il trasporto, le missioni militari (Chao et al,. 2010), (Sullivan, 2006). Tali velivoli possiedono una varietà di sistemi e sottosistemi che ne aumentano le funzionalità, ma anche un’importante complessità di progettazione e configurazione. È indispensabile, per esempio, integrare sistemi di guida e controllo remoto, sensori di assetto e posizione e una molteplicità di payload modulabili in funzione degli obiettivi di utilizzo. Tutti gli elementi costituenti un velivolo Uav possiedono un proprio ciclo di vita che deve essere necessariamente gestito in maniera corretta, a partire dalla fase di progettazione fino a quella di produzione, utilizzo, manutenzione e ritiro dal mercato. Le organizzazioni operanti nella loro produzione, e in generale nel settore aerospaziale, necessitano dell’utilizzo di sistemi informativi che siano capaci di abilitare una gestione efficiente delle informazioni del prodotto in un’ottica temporale coincidente con la shelf life del prodotto stesso.
L’articolo integrale è pubblicato sul numero di Aprile 2023 di Sistemi&Impresa. Per informazioni sull’acquisto di copie e abbonamenti scrivi a daniela.bobbiese@este.it (tel. 02.91434400)

plm, Settore aerospaziale, UAV