ST Powder Coatings e l’evoluzione della Manifattura 4.0
Le sfide tecnologiche evolvono nel tempo
Con un processo produttivo in linea, miscelatori e piccoli mixer da laboratorio, l’azienda veneta ha da sempre abbracciato il concetto di Industria 4.0: tutte le macchine sono connesse a un Manufacturing Execution System (MES), cioè un sistema di raccolta dati che consente alle tecnologie di interfacciarsi tra loro e di essere collegate agli altri software aziendali, come per esempio l’Enterprise Resource Planning (ERP) e i sistemi di gestione relativi alla sicurezza, molto importanti in un’azienda chimica: “Il rispetto delle normative relative a sicurezza ed etichettatura parte in linea, dove le informazioni sono recuperate grazie a un processo interamente connesso, per poi essere stampate e applicate su ogni singola scatola”, racconta il CIO. Le informazioni che circolano in tempo reale all’interno dei sistemi aziendali consentono di ottimizzare anche il sistema di gestione e movimentazione della merce, il sistema di pallettizzazione automatico robotizzato, fino alla preparazione dei bancali da spedire ai clienti o stoccare in magazzino. Ottimizzare i flussi di informazione è una sfida costante, che si arricchisce della necessità di integrare tutto ciò che, nel tempo, è implementato in azienda, come la recente linea de “i Piccolini” installata nel 2021: si tratta di un’unità produttiva destinata al packaging per prodotti premium e per rispondere alle esigenze di un mercato di fascia alta, che chiedeva spesso di poter acquistare ridotti volumi di vernice in polvere. Per soddisfare le richieste e, allo stesso tempo, evitare gli sprechi, ST Powder Coatings non solo ha rivisto il packaging, introducendo la possibilità di acquistare quantitativi inferiori rispetto ai 25 chilogrammi standard, in confezioni da 1-3-5-10 o 15 chilogrammi, ma si sta dotando anche di macchinari di dimensioni ridotte per produrre volumi e lotti più piccoli, così da poter accogliere in modo sempre più puntuale e dedicato le esigenze di ogni suo cliente. Evitare gli sprechi fa parte della cultura aziendale, da sempre orientata alla Lean production, affinché tutte le strutture aziendali agiscano in un sistema efficace, assicurando qualità in ogni fase del processo di produzione e distribuzione dei prodotti. Il nuovo obiettivo dell’azienda è accompagnare la crescita dell’organizzazione, sia nei volumi sia nei risultati, con l’introduzione di nuove soluzioni da connettere e far dialogare con i sistemi esistenti. Nei piani aziendali c’è l’adozione del Product lifecycle management (PLM), il software per la gestione del ciclo di vita del prodotto, del magazzino automatico a sviluppo verticale e di continue evoluzioni per schedulare al meglio la produzione e analizzare i risultati delle attività di controllo qualità, per utilizzarli anche in ottica predittiva ed evitare anticipatamente che i problemi si verifichino.
Dario Colombo, laureato in Scienze della Comunicazione e Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano, è caporedattore della casa editrice Este. Giornalista professionista, ha maturato esperienze lavorative all’ufficio centrale del quotidiano online Lettera43.it dove si è occupato di Economia e Politica, e nell’ufficio stampa del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
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