Trentingrana, produrre come natura comanda

Latte, sale, caglio e rispetto. Rispetto per la natura e rispetto per la tradizione, per un disciplinare rigidissimo, creato dalle stesse persone che si impegnano a osservarlo per realizzare un prodotto di eccellenza. È questo a rendere così speciale Trentingrana – Consorzio dei Caseifici sociali trentini (Concast), che riunisce 16 caseifici cooperativi della provincia autonoma di Trento, che a loro volta associano circa 650 allevatori e produttori di latte, accomunati dalla vocazione per le cose ‘fatte bene’.

“Il vero tratto distintivo di Trentingrana è la provenienza e qualità della materia prima: solo latte di montagna derivante da bovine alimentate con erba fresca, fieno e mangimi certificati No Ogm. Oltre a ciò, va ricordata l’assenza di qualsiasi additivo e conservante nella lavorazione del latte, per un formaggio completamente naturale”, afferma Stefano Albasini, Presidente di Trentingrana Concast.

È anche per questo che Trentingrana rappresenta una specificità territoriale all’interno del Disciplinare Grana Padano. Ognuna delle circa 100mila forme conferite ogni anno deriva dalla produzione dei Caseifici sociali trentini conferenti al Consorzio ed è contrassegnata dalla scritta “Trentino” impressa sullo scalzo: un riconoscimento sancito dal Decreto del Presidente della Repubblica 3181-26/01/1987 a suggello dell’origine di questo formaggio a Denominazione di origine protetta. E in quanto formaggio artigianale e fortemente legato al territorio, Trentingrana si fregia anche del Marchio Qualità Trentino, ulteriore garanzia di tipicità e provenienza: “Non solo per le caratteristiche montane della zona di produzione, ma anche per il peculiare regolamento volontario adottato”, prosegue Albasini.

Processi lenti, prodotti di qualità

Ancora oggi Trentingrana è prodotto nel rispetto della tradizione, seguendo i ritmi lenti imposti dalla lavorazione classica in cui i maestri casari verificano con cura e attenzione che ogni forma sia controllata, rigirata, spazzolata e, attraverso la battitura con martelletto, che la stagionatura proceda al meglio. “La qualità si ottiene solo rispettando i giusti tempi di lavorazione. Nella nostra nuova campagna di comunicazione ci definiamo ‘ribelli’ proprio per questo, perché non seguiamo i ritmi dettati dal mondo di oggi, ma quelli della natura”, evidenzia il Presidente di Trentingrana Concast.

La produzione di formaggi di alta qualità rimane quindi saldamente ancorata alla tradizione, attraverso tecniche di produzione artigianali e consolidate, che sono alla base della reputazione di Trentingrana Concast e della fiducia dei consumatori. Ciononostante, l’innovazione digitale è considerata un prezioso alleato della tradizione e utilizzare le opportunità offerte dal digitale permette di sviluppare una comunicazione sempre più efficace (e raggiungere un pubblico sempre più ampio), ma anche di migliorare aspetti relativi al controllo della qualità. “L’utilizzo della tecnologia ci permette di ottimizzare alcuni processi, ma non compromette l’autenticità e la qualità dei nostri prodotti”, sottolinea Albasini.

Produrre responsabilmente, nel rispetto dell’ambiente

Per Trentingrana Concast la sostenibilità è sia una sfida sia un driver di crescita. “È da evidenziare che il nostro target di riferimento, oltre alla base di consumatori consolidati, è oggi rappresentato anche da un pubblico più giovane e attento nei confronti di un’azienda sostenibile e rispettosa del territorio e della filiera”, aggiunge il Presidente di Trentingrana Concast.

Tutte le attività produttive sono integrate in un’ottica di responsabilità economica, ambientale e sociale, dalla riduzione di emissioni di anidride carbonica, tramite le installazioni fotovoltaiche e l’impianto di cogenerazione, al recupero e alla valorizzazione di prodotti derivanti dalla lavorazione del formaggio, grazie agli impianti consortili per la produzione di burro e siero in polvere. Gli obiettivi di sostenibilità trovano realizzazione sia nell’ambito della produzione sia attraverso la tutela del benessere animale, con disciplinari e controlli mirati, del territorio e di chi lo abita. “Il rispetto è al centro della nostra filosofia, che è condivisa da tutti gli allevatori e caseifici aderenti al Consorzio”, conclude Albasini.

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Martina Midolo

Classe 1996, Martina Midolo scrive e si occupa di social media. Per FabbricaFuturo conduce il podcast Storie dell’Italia che produce.

FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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