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L’evoluzione manageriale come assetto strategico per Domar

Alle aziende oggi è richiesto di saper mutare continuamente, in concomitanza con le condizioni esterne. Le Piccole e medie imprese (PMI), che solitamente fanno più fatica a tenere il passo, in realtà, oggi possono essere più competitive delle grandi, se puntano su un’organizzazione chiara ma dinamica, con uno stile di leadership condiviso. È il pensiero di Debora Lorusso, Direttrice Generale e HR manager di Domar (azienda fondata a Matera nel 1990 e specializzata nella produzione e nella commercializzazione di articoli per il settore dei veicoli industriali), intervenuta a Bari in occasione di FabbricaFuturo, il progetto multicanale promosso dalla casa editrice ESTE che da 10 anni osserva e racconta quanto accade nel settore manifatturiero, individuando i megatrend del Manufacturing.

Lorusso, entrata in Domar nel 2017 per contribuire allo sviluppo dell’azienda di famiglia, racconta che il riassetto organizzativo è partito nel 2019, quando a causa della prematura scomparsa del fondatore dell’azienda Antonio Lorusso la gestione è passata dalle mani di una sola persona a un Senior manager per ogni reparto, coordinati da Debora Lorusso e da sua sorella Marica (oggi CEO), entrambe Under 35. Nel 2021 è poi iniziato il percorso di efficientamento dei processi Lean. “Tutte le nostre persone si sentono responsabili del proprio lavoro. Questo è possibile anche grazie alla digitalizzazione, che ci ha aiutato a managerializzare l’azienda tramite una gestione HR più snella, e uno sguardo più completo ai dati di produzione”, racconta la Direttrice Generale di Domar, sottolineando che la tecnologia consente alle persone di prendere decisioni ponderate in base a dati certi.

Passare dall’ascolto delle persone

Lorusso è consapevole, comunque, che gli strumenti digitali vadano utilizzati come mezzi e attivatori di processi, non come fine ultimo. Un esempio è stata la mappatura di competenze interne svolta nel 2022, che permetterà di stilare programmi di formazione complessivi per i prossimi anni, insieme con un piano welfare adeguato alle esigenze di chi lavora in azienda. “Ogni persona intervistata tramite una survey online ha detto cosa vorrebbe dal primo piano welfare di Domar, e ci stiamo muovendo sia in base a queste indicazioni sia cercando di essere responsabili socialmente e con l’ambiente”, ha dichiarato Lorusso.

Dalla volontà di essere più consapevole rispetto ai suoi impatti, infatti, l’azienda ha pubblicato il primo bilancio di sostenibilità nel 2022, allegato al piano di business fino al 2024. “Siamo un’impresa mediamente energivora: per affrontare i rincari e per salvaguardare l’ambiente abbiamo ampliato il numero di pannelli fotovoltaici per autoprodurre il 30% dell’energia che ci serve”, racconta. L’obiettivo futuro è puntare ancora di più sulla qualità e le prestazioni dei prodotti, sull’automatizzazione dei processi produttivi e l’alto livello di specializzazione tecnica, sul rispetto per l’ambiente e l’attenzione per la sicurezza e la qualità.