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L’innovazione dell’Agricoltura 4.0, opportunità nella gestione dei rischi

L’innovazione, di processo o di prodotto, consente di aumentare le performance aziendali, in termini produttivi o economici, ovvero di ridurre costi, espliciti o impliciti. Non solo: l’innovazione in agricoltura permette di gestire meglio i rischi cui le attività produttive sono esposte.  Il settore primario, esempio emblematico di come il rinnovamento tecnologico possa aiutare a limitare l’impatto di eventi inattesi e indesiderati, non fa eccezione Stricto sensu, l’innovazione è l’introduzione di nuovi sistemi e ordinamenti, cioè di nuove tecniche o tecnologie nella catena di produzione.

Ma perché interessarsi di innovazione? Perché in pochi secoli i processi produttivi si sono evoluti notevolmente e radicalmente, e l’agricoltura non è esente da tali dinamiche. La prima rivoluzione industriale, prevalentemente nel settore tessile e metallurgico, è stata determinata dall’introduzione della macchina a vapore nella seconda metà del 700.

La seconda rivoluzione industriale, il cui inizio è convenzionalmente datato al 1870, è caratterizzata dall’introduzione dell’elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio. A partire dagli Anni 50 del Novecento ha avuto inizio la terza rivoluzione industriale, legata allo sviluppo dell’elettronica, delle telecomunicazioni e dell’informatica.

Con la terza rivoluzione industriale – nota anche come rivoluzione digitale – è stato decretato il passaggio dalla meccanica e dalle tecnologie elettriche e analogiche alle tecnologie basate sul digitale e sull’utilizzo dei calcolatori elettronici. Le sue innovazioni principali, ovvero di Industria 3.0, sono state l’avvento dei personal computer, dei robot, delle prime sonde spaziali e dei satelliti.

I cambiamenti che stiamo osservando in questi anni fanno parte di una nuova era industriale: la quarta rivoluzione, conosciuta anche come Fabbrica 4.0 o Industria 4.0, che sta portando il sistema produttivo a una sempre più spinta integrazione, nei processi industriali, con i sistemi cyber-fisici (Cyber-Physical System o CPS). Cosa è cambiato invece nel settore primario?

Ripercorrendo le tappe delle rivoluzioni agricole, si è passati in meno di un secolo da un sistema scarsamente produttivo, in quanto legato all’utilizzo di capitale-lavoro, a un’agricoltura valorizzata dall’impiego di prodotti chimici di sintesi: a partire dagli Anni 70 la Green Revolution segna il passaggio a un’agricoltura sempre più intensiva, nella quale i prodotti chimici di sintesi trovano impegno in vari ambiti, quali, per esempio, la fertilizzazione del suolo, il contenimento delle infestazioni di patogeni o l’eliminazione di malerbe.

In soli venti anni si assiste a un nuovo passaggio rivoluzionario: a partire dagli Anni 90 ha inizio la cosiddetta fase dell’Agricoltura 3.0. L’introduzione della Precision agriculture (PA), basata sull’utilizzo del GPS, ovvero dei sistemi di geo-localizzazione. Quali sono le principali innovazioni di Agricoltura 3.0?

L’articolo integrale è pubblicato sul numero di maggio 2019 di Sistemi&Impresa.
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