D-Avengers, l’importanza delle competenze per governare la rivoluzione digitale

Uomo tecnologia impresa 4.0

I nuovi scenari tecnologici richiedono sempre più competenze e leadership digitali per governare l’impatto della tecnologia ampliandone i benefici. Si tratta di competenze che ormai permeano tutti i mestieri. Diventa quindi cruciale misurare, creare e dare un valore economico alle competenze delle persone, come individui e come parte fondante delle aziende e della società.

La rapida evoluzione dei mestieri e più in generale la continua trasformazione del mercato del lavoro impone agli individui, sia in ambito formativo sia durante l’esperienza lavorativa (in ottica di lifelong learning), un aggiornamento sistematico e continuo delle competenze per sviluppare la propria professionalità.

Anche l’Unione europea da molti anni sottolinea l’importanza delle tecnologie informatiche e delle competenze digitali dei cittadini individuando nella capacità di sfruttare al meglio le tecnologie il fattore essenziale per lo sviluppo economico e sociale dei singoli Paesi europei nonché dell’Unione stessa.

Ma soprattutto le competenze digitali sono indicate come l’elemento fondamentale e imprescindibile per i giovani cittadini europei che, se non ne saranno in possesso, rischieranno di non potere accedere al mondo del lavoro.

Di questo, e in particolare delle aree di impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI), si è parlato il 23 maggio 2019 a Milano nell’incontro “Competenze e leadership digitali per governare l’impatto della tecnologia ampliandone i benefici” nell’ambito del progetto D-Avengers, la community pensata per aiutare le aziende e le persone a muoversi nel campo dell’innovazione digitale.

Nata dall’iniziativa di AICA (Associazione dedicata alla diffusione della cultura digitale in Italia) con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, D-Avengers si propone di offrire a manager, lavoratori e anche semplici cittadini gli strumenti giusti per affrontare in modo positivo la rivoluzione tecnologica in atto. Per farlo ha organizzato il ciclo di incontri dal titolo “L’alba del pianeta delle macchine: la rivoluzione?” incentrato sul tema dell’AI.

Profondità di pensiero per governare l’evoluzione digitale

Gianluca Salviotti di Sda Bocconi

“Oggi siamo di fronte a un’ondata rappresentata dalla diffusione tecnologica, nella quale emergono trend complessi che spesso si tende a banalizzare, sia da parte dei fornitori sia da parte delle aziende”, spiega Gianluca Salviotti, Associate Professor of Practice, Information Systems and Digital Transformation di Sda Bocconi e membro dell’Advisory Board di D-Avengers.

“Per comprendere e utilizzare l’AI, bisogna saper usare i dati, ma è importante puntare sul ritorno ad alcuni pilastri tradizionali, come l’Umanesimo, e sul ricorso a competenze classiche accompagnate da nuovi strumenti, in modo da governare l’evoluzione digitale”.

Salviotti sottolinea come “l’ampiezza e la profondità di pensiero, unite agli aspetti etici e regolatori, debbano affiancare la tecnologia”. In ambito aziendale, capire gli impatti della rivoluzione digitale sulle imprese è “una questione di comprensione dei processi e di responsabilità nei confonti delle persone, perché in fondo chi utilizza le tecnologie sono gli umani”.

I D-Avengers rappresentano funzioni aziendali diverse: la community accoglie non solo gli esperti di tecnologia, ma è aperta a tutte le figure che vedono trasformarsi il proprio mestiere per effetto del digitale. Con la consapevolezza che la tecnologia è sempre più un fenomeno collettivo, così come lo è da tempo l’innovazione, e che la questione fondamentale è l’impatto sui mestieri, sui processi aziendali e sulla vita quotidiana.

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FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

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