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La tradizione aiuta ad affrontare il presente

Che fine fanno i talenti del Sud Italia? Perché ‘fuggono’ verso il Centro, il Nord del Paese o all’estero? A queste domande ha provato a rispondere il Grand’Ufficiale Barone Vitantonio Colucci, fondatore e titolare dell’azienda Plastic-Puglia (azienda attiva a livello mondiale nel settore dell’irrigazione di precisione), intervenuto alla tappa di Bari di FabbricaFuturo, il progetto multicanale promosso dalla casa editrice ESTE che da 10 anni osserva e racconta quanto accade nel settore manifatturiero, individuando i megatrend del Manufacturing. Dal capoluogo della Puglia è emerso infatti che il tema dei talenti (da attrarre e trattenere nelle aziende) è centrale e vale per tutti gli ambiti dell’economia.

Colucci è partito dal presupposto che i giovani, neodiplomati o neolaureati, dovrebbero avere la possibilità di accedere alle imprese già formati per il lavoro che li attende: “È importante che le università si adattino alle richieste del mercato attuale e che si faccia sistema tra imprese e scuola negli ultimi due anni di corso, per esempio insegnando a usare i macchinari”, suggerisce. L’imprenditore punta anche sul welfare per attrarre e trattenere i talenti: “In ottica di sostenibilità sociale, da anni diamo un sostegno economico ai neo genitori: per ogni nascita eroghiamo un contributo di 6mila euro, sommati a 350 euro al mese per un anno”. Per il fondatore di Plastic-Puglia, d’altro canto, è il momento per le istituzioni di dare coraggio a tutti gli imprenditori e artigiani in questo momento difficile di inflazione. In Puglia, infatti, secondo i dati dell’Osservatorio JobPricing, nel 2022 i prezzi sono saliti del 6,7%.

Una storia nata dall’innovazione

L’azienda guidata da Colucci, nel frattempo, è stata insignita invece dell’alta onorificenza di bilancio Premio Industria Felix, rilasciato da Industria Felix Magazine, rivista de Il Sole 24 Ore, riservato esclusivamente alle eccellenze imprenditoriali con bilanci virtuosi. La Plastic-Puglia è stata individuata – si legge nella motivazione – “come una tra le migliori imprese a vocazione internazionale per performance gestionale e affidabilità finanziaria nell’anno fiscale 2020”, nonostante la crisi generata dalla pandemia.

L’impresa pugliese è stata premiata quindi per avere un indicatore di affidabilità finanziaria di solvibilità e sicurezza, calcolato attraverso un apposito rating algoritmico a cura di Cerved e del Cerved Group Score, una delle principali agenzie di rating in Europa. “Nel 2020 non abbiamo avuto contagi tra i nostri 150 dipendenti, non abbiamo usato la cassa integrazione, e il nostro bilancio è risultato in crescita”, conferma il fondatore, che ha ricordato poi la storia dell’azienda, nata nel 1967 e sopravvissuta a varie congiunzioni economiche difficili a livello internazionale.

Risale infatti all’inizio degli Anni 70 l’invenzione da parte di Colucci del primo tubo di polietilene al mondo destinato all’irrigazione agricola e al trasporto dell’acqua in genere, che ha reso l’azienda famosa globalmente. “Abbiamo iniziato nei frutteti e nei vigneti, dove la quantità e la qualità dell’uva risultava eccellente usando i nostri prodotti: oggi tutti usano questo sistema nel mondo, anche perché, con l’aiuto della tecnologia, si possono controllare e monitorare da remoto i propri raccolti”, spiega. L’impresa si occupa infatti di realizzare impianti completi d’irrigazione, fino alla progettazione dei più recenti software per la gestione remota dell’impianto di irrigazione e fertirrigazione.