Gestione dei dati, Intelligenza Artificiale, nuovi modelli di business e aggiornamento delle competenze. Sono questi i grandi macrotemi affrontati nel corso dell’incontro FabbricaFuturo in programma a Brescia il 5 febbraio 2019, il progetto multicanale promosso dalla casa editrice ESTE e dalla sua rivista Sistemi&Impresa (clicca qui per conoscere le modalità di iscrizione all’evento).
Per concretizzare la trasformazione
delle nostre fabbriche in Imprese
4.0 non bisogna solo cambiare il modo di produrre, bisogna cambiare il modo di pensare al business,
ai processi, alle tecnologie e alle competenze che servono. Serve quindi un cambio culturale e servono nuovi contenuti. L’incontro, grazie a
contributi accademici, testimonianze aziendali e contributi di partner
tecnologici e del mondo della consulenza, si configura come l’unico appuntamento che affronta il tema
nella sua complessità.
I dati saranno il
vero asset su cui puntare per lo sviluppo del comparto manifatturiero. “I
dati sono il nuovo petrolio, ma per riuscire a generare valore a partire dai
dati è necessario adottare un approccio
olistico e integrato e diventare maestri nell’utilizzo dei dati per generare informazioni e conoscenze”,
dice Marco Perona, Direttore Scientifico
del Laboratorio Rise e Docente Ordinario dell’Università di Brescia, che apre
il primo appuntamento de 2019 di FabbricaFuturo.
Se il business
diventa data driven, diventa
essenziale capire come gestire i dati e, soprattutto, come trarne valore. Anche
per immaginare nuovi modelli di business,
come sottolinea Sergio Cavalieri, Professore
Ordinario di Operations Management presso l’Università di Bergamo: “Lo sviluppo e la vendita di soluzioni
tecnologiche associate a un bene rappresenta un’opportunità per le aziende, ma
occorre condividere un percorso di
crescita culturale, organizzativo e gestionale e comprendere quale sia il
valore che una soluzione può conferire all’asset industriale all’interno del
suo ciclo di vita”.
Raccogliere i dati
rappresenta comunque una sfida: come Internet of Things (IoT), Intelligenza
Artificiale e Maching learning si
inseriscono per aiutare le imprese industriali a ottimizzare i processi è oggetto di un approfondimento curato da Giovanni Miragliotta, Docente di
Impianti Industriali e Advanced Supply Chain Planning presso il Politecnico di
Milano.
Disporre di soluzioni gestionali, di Business
Intelligence, di Performance management e sviluppare progetti di PLM – anche di
questo parlano i numerosi partner
tecnologici che sostengono la giornata di lavori promossa da ESTE e da Sistemi&Impresa – diventa essenziale
per dare continuità a business che
hanno la caratteristica di essere sempre più disruptive. Ma servono competenze
in grado governarle.
L’industria manifatturiera si è dovuta confrontare con una accelerazione tecnologica dirompente, ma lo sviluppo delle competenze non ha subito la medesima accelerazione. Il risultato è un gap di competenze che rischia di porre un brusco freno allo sviluppo. Questo è anche il tema affrontato da Marco Taisch, Professore Ordinario di Advanced & Sustainable Manufacturing presso il Politecnico di Milano e Presidente del Competence Center MADE insieme con Daniele Bertoni, Direttore Organizzazione e Vicedirettore generale di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta e Luigi Torlai, Direttore HR di Ducati.
Tra le testimonianze aziendali la tappa di Brescia di FabbricaFuturo
può contare sulla presenza di Smi Group
e Cobo International, mentre i numerosi partner approfondiscono come
inserire coerentemente tecnologie innovative all’interno dei processi aziendali
per impostare un percorso che porti a realizzare un ecosistema 4.0: oltre a Cisco, Derga Consulting, Infor,
Parallaksis, PwC, SpaceWork, Considi, Messe Frankfurt e Siemens, Warrant Hub approfondisce le opportunità
di finanziamento consentite dalla legge di bilancio.