Serve una cultura d’impresa basata sulla managerialità

| Chiara Lupi |

L’intervista di copertina del numero di luglio-agosto-settembre 2019 di Sistemi&Impresa è stata realizzata in un torrido venerdì di fine luglio 2019. Bruno Villani, Presidente ALDAI-Federmanager ha esortato a non dimenticarci che siamo la seconda manifattura d’Europa e, nonostante i valori negativi della produzione industriale, le nostre imprese sanno mixare creatività e competenze.

In Italia bisogna fare i conti con costi più elevati di energia, logistica e burocrazia rispetto alle vicine Francia o Germania e questo non consente di competere ad armi pari. A salvarci sarà lo sviluppo di una cultura d’impresa basata sulla managerialità, per introdurre nuovi metodi di lavoro e ottenere benefici dalla digitalizzazione.

Certo, gli imprenditori hanno anche bisogno di stabilità per non subire, dice Villani, scelte ideologiche dei continui cambi di Governo. Detto fatto, nemmeno due settimane dopo abbiamo assistito alla prima crisi dell’Esecutivo della storia della Repubblica scoppiata alla vigilia di Ferragosto.

Ora abbiamo un nuovo Governo, una nuova maggioranza, un nuovo Ministro per lo Sviluppo Economico. E si ripartirà da capo, con la speranza di poter contare su una rinnovata attenzione verso lo sviluppo delle politiche industriali.

Bisogna evitare che molte imprese, soprattutto piccole e ancora non managerializzate al punto giusto, rischino di rimanere escluse da un’arena competitiva che non lascia spazio a chi non innova tecnologie, processi e modelli di business.

In tempi di incertezza, scrive Enrico Cori nell’articolo degli Scenari macroeconomici, il futuro della fabbrica va costruito giorno dopo giorno, le opportunità di successo e sviluppo sono infinite, ma solo per chi saprà coglierle, oltre qualsiasi stereotipo e convenzione.

Lo sa bene la software house di Parma Sinfo One – alla quale anche nel 2019 dedichiamo ampio spazio – che passo dopo passo ha lavorato alla crescita, nel mercato interno e internazionale. La tecnologia, spiega l’Amministratore Delegato Paola Pomi, è quasi una commodity e la sfida non si gioca nella ricerca di soluzioni più performanti, ma nella loro applicabilità.

Ed è qui che entra in gioco l’azienda con il suo bagaglio di competenze e con la capacità di individuare applicazioni sempre più all’avanguardia, in vari settori industriali. Un caso esemplare è l’alimentare, dove Sinfo One ha saputo costruirsi una credibilità internazionale che spazia dall’Europa all’Oceania.

Dopo Tönnies, il secondo produttore europeo di carni, è recente l’acquisizione di un cliente australiano, leader nel Food. Successi da ricercare nella capacità di individuare le migliori soluzioni per efficientare i processi produttivi, ma soprattutto nell’abilità dell’azienda e del suo management di costruire relazioni basate su solidi rapporti di fiducia.

I nostri clienti, dice Pomi, non comprano tecnologia, bensì un complesso ecosistema di competenze che l’azienda mette a disposizione per risolvere problemi di business ottimizzando organizzazione, processi e sistemi. Se il contesto intorno a noi è incerto, è rassicurante poter contare su aziende che, oltre a fare ricerca e produrre innovazione, mantengono alta l’immagine di un saper fare italiano che rappresenta un asset in tutto il mondo. Sinfo One è guidata da una donna. E anche questo non è un dettaglio.

Share on FacebookShare on TwitterShare on LinkedinShare on Pinterest

FabbricaFuturo è il progetto di comunicazione rivolto a tutti gli attori del mercato manifatturiero (responsabili delle direzioni tecniche, imprenditori e direzione generale, responsabili organizzazione e HR) che ha l’obiettivo di mettere a confronto le idee, raccontare casi di eccellenza e proporre soluzioni concrete per l’azienda manifatturiera di domani.

Nasce nel 2012 dalla rivista Sistemi&Impresa come reazione alla crisi finanziaria del 2011. Negli anni il progetto è cresciuto significativamente, parallelamente alla definizione di politiche pubbliche in ambito industria 4.0 (Piano Calenda e successivi).
Oggi FabbricaFuturo affronta i temi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per offrire alle aziende gli strumenti per affrontare le sfide nella fabbrica di domani.

Contatti

ESTE – Edizioni Scientifiche Tecniche Europee Srl

Via Cagliero, 23 - 20125 Milano
P.IVA: 00729910158
TEL: 02 91 43 44 00

Per informazioni commerciali:
commerciale@este.it
Cookie Policy | Privacy Policy

Iscriviti alla Newsletter